I 6 migliori videogiochi di Donkey Kong: le avventure del gorilla più amato di Nintendo

Sei perle videoludiche che raccontano l’evoluzione di Donkey Kong nel tempo.

I 6 migliori videogiochi di Donkey Kong: le avventure del gorilla piu amato di Nintendo

di Biagio Petronaci

30 settembre 2025 13:30

Una leggenda del gaming, protagonista e simbolo dell’evoluzione del medium. Con l’arrivo di Donkey Kong Bananza su Nintendo Switch 2, l’iconico gorilla Nintendo torna finalmente sotto i riflettori. Per celebrare il ritorno di uno dei personaggi più amati della storia videoludica, abbiamo selezionato i migliori giochi di Donkey Kong: titoli che hanno lasciato il segno per innovazione, stile e puro divertimento. Un viaggio tra arcade storici, platform indimenticabili e gemme da riscoprire.

Chi è?
I migliori videogiochi
Due curiosità

Chi è Donkey Kong?

Donkey Kong è uno dei personaggi più iconici della storia dei videogiochi. Apparso per la prima volta nel 1981 nell’omonimo arcade, Donkey Kong era inizialmente l’antagonista del gioco: un grande gorilla che rapiva una ragazza (Pauline) e lanciava barili per ostacolare Jumpman, l’eroe che poi sarebbe diventato Mario.

Con il passare degli anni, però, Donkey Kong è stato trasformato da villain a eroe. A partire da Donkey Kong Country (1994 per Super Nintendo), diventa il protagonista di una fortunata serie di platform, questa volta nei panni di un eroe muscoloso, pigro e amante delle banane, impegnato a difendere la sua isola dai nemici. In questa nuova incarnazione, è affiancato da altri membri della famiglia Kong, come Diddy Kong, Cranky Kong, Dixie Kong e molti altri.

I migliori videogiochi di Donkey Kong

Ecco la nostra selezione!

1. Donkey Kong Bananza

I 6 migliori videogiochi di Donkey Kong: le avventure del gorilla più amato di Nintendo — Il protagonista di Donkey Kong Bananza. Crediti: Nintendo.

Donkey Kong Bananza segna il ritorno in grande stile del gorilla più famoso di Nintendo, con un’avventura 3D capace di unire tradizione e innovazione. Uscito su Nintendo Switch 2 nel luglio 2025, il titolo porta i giocatori in un vasto mondo sotterraneo, dove insieme a una giovane Pauline bisogna recuperare i preziosi Banandium Gems.

A distinguere Bananza dagli altri platform è la possibilità di distruggere quasi ogni elemento dello scenario, creando percorsi alternativi e scoprendo segreti nascosti. Il sistema di trasformazioni animali e la struttura sandbox lo rendono un’esperienza fresca e dinamica, considerata da molti la vera killer app della console. Qui trovi la recensione!

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2. Donkey Kong Country (SNES, 1994)

Un salto tecnologico e stilistico per Nintendo, Donkey Kong Country è il titolo che ha ridefinito l’immagine di Donkey Kong e del platform a scorrimento laterale. Con i suoi fondali pre-renderizzati in grafica 3D e la colonna sonora atmosferica di David Wise, il gioco fu una rivoluzione estetica e sonora per l’epoca.

Nella storia, Donkey Kong e il giovane Diddy devono recuperare la scorta di banane rubata dai Kremling di King K. Rool, dando vita a un’avventura tropicale piena di segreti, ostacoli e carisma. Il titolo vendette milioni di copie e rilanciò il personaggio nel cuore di una nuova generazione.

3. Donkey Kong (Arcade, 1981)

Il capostipite di tutto: Donkey Kong è uno dei videogiochi più importanti della storia. Con la sua uscita nel 1981 (successivamente venne convertito per numerosi computer e console), Nintendo lanciò sul mercato un arcade innovativo, introducendo personaggi che avrebbero segnato la cultura pop per decenni: il gorilla Donkey Kong, la damigella Pauline e Jumpman, che sarebbe poi diventato Mario. Il gameplay semplice e geniale, salire su impalcature evitando barili e nemici, catturò immediatamente i giocatori.

Non solo fu un successo commerciale, ma rappresentò anche uno dei primi esempi di narrazione nel gaming. Ancora oggi, è un’icona della Golden Age degli arcade.

4. Donkey Kong Country: Tropical Freeze (Wii U/Switch, 2014/2018)

Con Tropical Freeze, Retro Studios ha dimostrato come un platform classico possa essere moderno, difficile e spettacolare al tempo stesso. Il gioco vede Donkey Kong e la sua famiglia fronteggiare gli invasori vichinghi noti come “Nevichinghi”, che hanno congelato l’isola.

L’aggiunta di Dixie e Cranky Kong come personaggi giocabili introduce nuove meccaniche di gioco, arricchendo la varietà dei livelli. Visivamente curatissimo e con un ritorno trionfale del compositore David Wise, Tropical Freeze è stato acclamato dalla critica per il suo design raffinato e la sua difficoltà appagante, consacrandosi come uno dei migliori platform 2D dell’era moderna.

5. Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest (SNES, 1995)

Considerato da molti il picco creativo della trilogia originale, Diddy’s Kong Quest è un platform ambizioso e ricco di atmosfera. Con Donkey Kong rapito, il compito di salvare l’eroe ricade su Diddy e Dixie Kong, protagonisti di un viaggio più cupo e variegato rispetto al primo capitolo.

Le ambientazioni sono mozzafiato (tra paludi spettrali, navi pirata e parchi industriali) e il gameplay si evolve con animali alleati e livelli sempre più intricati. La colonna sonora, tra le più amate nella storia dei videogiochi, amplifica l’impatto emotivo. Un vero cult per appassionati di platform e retrogaming.

6. Donkey Kong Jungle Beat (GameCube, 2004)

Jungle Beat, forse il titolo più sperimentale della serie, rompe le regole del genere proponendo un gameplay basato interamente sull’uso dei bonghi DK, un controller musicale sviluppato per Donkey Konga. Il giocatore controlla Donkey Kong con dei tamburi (sì, tamburi) e battendo le mani per farlo saltare, attaccare o interagire con l’ambiente.

Una trovata audace e originale che ha saputo valorizzare la fisicità dell’esperienza. Nonostante il suo carattere “di nicchia”, Jungle Beat fu apprezzato per la sua freschezza e fluidità, rappresentando una delle espressioni più creative di Nintendo nell’epoca GameCube.

Donkey Kong, due piccole curiosità

Il Donkey Kong degli anni '80 (arcade) e quello moderno non sono lo stesso personaggio: quello attuale è il nipote dell’originale, che oggi conosciamo come Cranky Kong.

Il nome “Donkey Kong” nacque da un errore di traduzione: “Donkey” (asino) fu scelto erroneamente al posto di “stubborn” (testardo), combinandosi con “Kong”, termine giapponese ispirato a King Kong.