BlizzCon 2023 – La Saga dell’Anima del Mondo – Recensione Evento

BlizzCon 2023  La Saga dellAnima del Mondo  Recensione Evento

“Più le cose cambiano, più restano le stesse”. Ve la ricordate questa frase di Jena Plisskeen? Veniva pronunciata alla fine di Fuga da Los Angeles, film di John Carpenter classe 1996, in cui il protagonista Kurt Russell ribatteva alle richieste degli agenti americani intenti a recuperare un congegno in grado di spegnere il mondo, eliminando tutti i progressi tecnologici raggiunti fino a quel momento.

L'adagio "tutto si dovrà cambiare affinché tutto rimanga esattamente come prima" sembra applicarsi al mondo dei videogiochi, in particolare quando ci si ferma a parlare dei recenti sviluppi nell'azienda Blizzard, e di quello che succederà anche dopo i fatti di Microsoft (l’avete visto Phil Spencer si?).

Ma qualcosa è cambiata da tempo, inutile negarlo. La situazione sembra essere emersa chiaramente con l'uscita di Diablo IV, un capitolo che sembrava destinato a rinvigorire una serie che aveva perso parte del suo antico splendore dopo il fermo produttivo del terzo capitolo.

Qualche ragione la conosciamo, no? Sembra infatti che il gioco sia stato influenzato negativamente dalla ripetizione della formula delle stagioni del terzo capitolo, ripetizioni che hanno mantenuto Diablo III in uno stato di "fluttuazione" senza offrire un'esperienza veramente innovativa.

Questa situazione è emersa anche con Overwatch 2. Hearthstone è stato l'unico titolo capace di mantenere viva la sua community, mentre purtroppo Heroes of the Storm è stato abbandonato da diverso tempo.

Non è stato un periodo facile per Blizzard, ma è incoraggiante vedere che ci sia un desiderio di riscatto e una volontà da parte degli sviluppatori di riportare in auge i loro prodotti senza rinunciare alla loro anima distintiva.

BlizzCon 2023 – La Saga dell’Anima del Mondo – Recensione Evento

World of Warcraft: The War Within – Il Ciclo che Cambia

World of Warcraft ha sicuramente attraversato molte fasi diverse nei suoi vent'anni di storia, e l'attenzione altalenante verso le espansioni è spesso stata influenzata da scelte narrative discutibili, sempre a ragione dei gusti, e dalla dipartita di personaggi chiave molto amati dai fan.

Questi cambiamenti hanno contribuito a definire l'evoluzione del gioco nel tempo, ma hanno anche generato diverse reazioni non sempre piacevoli da parte dei giocatori. Tuttavia, World of Warcraft continua a essere un titolo iconico nel mondo dei MMORPG, e il suo futuro rimane aperto e interessante da seguire.

L'influenza di alcuni personaggi chiave di Warcraft è stata evidente nel corso degli anni, soprattutto nell'andamento di alcune espansioni che hanno reso il gioco indimenticabile dal punto di vista narrativo e contenutistico.

Wrath of the Lich King è stata un esempio lampante di questo successo, e Legion ha anche portato un ritorno di entusiasmo da parte dei fan. Tuttavia, il merito di queste esperienze spesso è stato attribuito a figure di spicco nella narrazione e nella creazione del gioco, come Chris Metzen, che ha avuto un impatto significativo sull'universo di Warcraft. Se vogliamo, questa altalena produttiva può anche essere attribuita proprio a questi cambi di rotta, a questi cambiamenti nella leadership e nella direzione creativa del gioco che hanno portato spesso la macchina a fermarsi, come ingolfata.

Forse serviva Metzen per risollevare il franchise? Beh, forse sì. E l'annuncio di ben tre nuove espansioni dimostra chiaramente l'impegno di Blizzard nel rinnovare e rivitalizzare il gioco, con l'obiettivo di soddisfare le aspettative dei giocatori. Questa longeva saga ha dimostrato nel corso degli anni di avere una base di giocatori estremamente fedeli, ed è sorprendente come sia stata in grado di adattarsi alle nuove sfide e alle evoluzioni del mercato videoludico, con tutto che parliamo di un prodotto ancora a pagamento.

La trama di The War Within rappresenta il primo capitolo di una serie narrativa che proseguirà con Midnight e The Last Titan. Questa serie di prodotti mira a introdurre nuovi personaggi e sviluppare nuovi elementi di storia per rinnovare l'interesse e l'affetto dei giocatori nei confronti di World of Warcraft.

L'entusiasmante cinematica introduttiva ci ha mostrato che qualcosa di significativo è in corso, con visioni ricorrenti che sembrano suggerire nuovamente una possibile alleanza tra le due fazioni, Orda e Alleanza, per affrontare una minaccia comune.

Sembra che Blizzard sia pronta a modificare il suo modello di comunicazione e produzione, con l'obiettivo di ridurre la finestra di tempo di due anni tra le espansioni. Questo cambiamento potrebbe, naturalmente, influenzare il rilascio delle classiche patch di assestamento, ovvero quei mini-capitoli utilizzati per introdurre nuovi contenuti come raid, oggetti e altro ancora. Mirando a una distribuzione più rapida di nuovi contenuti, i giocatori potrebbero provare un'esperienza di gioco più dinamica e ricca di novità, forse più incalzante e viva di quanto vissuto finora.

Secondo Metzen, The War Within segnerà l'inizio di un nuovo capitolo narrativo in World of Warcraft, ed è importante fissare questo pensiero bene a mente, poiché tale approccio mira a concludere l'attuale narrazione avviata venti anni fa e conclusasi ora con Dragonflight.

Nella Saga dell'Anima del Mondo, l'attenzione si concentra sulla crescente minaccia del Vuoto, che sta guadagnando sempre più potere in seguito agli eventi di Battle for Azeroth. Un misterioso sussurro che emerge dalle profondità di Azeroth annuncia il ritorno di Xal'atath, un personaggio con cui i giocatori hanno avuto a che fare in passato.

La narrazione tirerà in ballo anche Magni Bronzebeard, che deve fare i conti con la sua trasformazione in Oratore di Azeroth, e Alleria Windrunner, quest’ultima ricordiamo è colei che ha acquisito poteri legati al Vuoto e rappresenta una delle principali forze di opposizione a Xal'atath.

World of Warcraft: The War Within – Tante Novità in Arrivo

I panel della BlizzCon sono diventati una consuetudine e rappresentano un'opportunità per gli sviluppatori di Blizzard di approfondire le novità delle espansioni annunciate. Nel caso di The War Within, sembra che il team alle spalle del progetto abbia voluto approfittare dell’occasione per mostrare numerose piccole novità, pensate per catturare l'attenzione dei giocatori appassionati.

Ormai lo sapete: nuova espansione = nuova razza, nuova zona, nuovo level-cap e nuovi bilanciamenti a razze, classi e abilità. Nel primo caso, possiamo dirvi che The War Within introdurrà i Terrigeni, una nuova razza alleata creata dai Titani che potrà essere sbloccata durante il naturale corso degli eventi (dimentichiamo il noioso farming delle reputazioni).

I Terrigeni possono personalizzare ampiamente le proprie caratteristiche, ma hanno alcune restrizioni sulle classi che possono intraprendere, essendo esclusi dalle classi di Druido, Evocatore e Cacciatore di demoni.

Quest’ultimi sono suddivisi in tre sotto-razze principali: gli Oathsworn, ovvero Terrigeni che seguono scrupolosamente gli Editti e hanno il compito di proteggere l'Arteria del Nucleo di Azeroth. Gli Unbound, composti principalmente da abitanti rurali che vivono all'interno e intorno alle cave, alle miniere e in altre zone dove è possibile estrarre risorse naturali. E infine gli Machine Speakers, ovvero Terrigeni che hanno contatti limitati con gli abitanti della superficie e vivono in vasti complessi industriali sotterranei.

Come visto in tutte le altre espansioni sino a oggi, anche in questa vediamo inserita una delle tante fazioni con cui dovremo stringere rapporti, comunque importante ai fini della narrazione, qui rappresentata dagli Arathi, un popolo che discende dall'antico impero di Arathor. Nonostante siano rimasti intrappolati a Khaz Algar, la loro missione è quella di portare speranza e luce nell'oscurità.

Sul fronte opposto troviamo i Nerubiani. Sopravvissuti all'Impero Nero, hanno rifiutato i loro antichi padroni e sviluppato una cultura indipendente nell'oscurità grazie al patto consumato tra la regina Ansurek e Xal'atath.

La regina sta cercando un nuovo destino per il suo popolo e ha creato mostri brutali attraverso un oscuro processo alchemico. Tuttavia, non tutti i Nerubiani condividono questo entusiasmo, perciò probabilmente avremo modo di intrattenere rapporti più o meno burrascosi con questa interessante razza, già incontrata durante i capitoli strategici e l’espansione Wrath of the Lich King.

Blizzard ha lavorato per inserire nuove zone al lancio e grazie ai filmati abbiamo potuto avere un’anticipazione di quello che vedremo in The War Within: Khaz Algar sarà il nuovo continente, sebbene ancora non siamo riusciti a capire dove sarà situato precisamente sulla mappa.

L'Isola di Dorn, situata in superficie, fungerà da casa per i Terrigeni e altre specie, offrendo un ambiente caratterizzato da terreni fertili, una flora rigogliosa e abbondanti corsi d'acqua. Questo luogo servirà da punto di ritrovo per i giocatori, il classico hub centrale da cui partire per intraprendere i diversi percorsi di missione.

La mappa di Khaz Algar comprende anche le Profondità Risonanti, un vasto spazio sotterraneo dove potremo osservare enormi e complesse macchine, fonderie e fucine alimentate dalla lava, che ricordano moltissimo le abitazioni dei Nani Ferroscuro.

Un'altra area affascinante sono i Precipizi Sacri, una vasta cavità circondata da un mare sotterraneo infinito e dominata da un gigantesco cristallo. Questo cristallo emette una luce che cambia ciclicamente in modo casuale, ed è oggetto di difesa da parte degli Arathi nella loro capitale di Mereldar. Infine, Azj-Kahet sembra essere l'ultima zona di leveling in cui è possibile esplorare la Città dei Nerubiani (e dove forse troveremo il primo raid Nerub’ar Palace).

Sebbene non sia previsto il ritorno del sistema di volo Draconico, Blizzard ha assicurato che nelle zone di Khaz Algar sarà implementato un nuovo sistema di volo dinamico per garantire ai giocatori la massima libertà di movimento.

In The War Within, gli sviluppatori hanno l'obiettivo di estendere le filosofie introdotte in Dragonflight, concentrandosi sulla creazione di contenuti sempreverdi per soddisfare tutti i tipi di giocatori e contribuire al costante miglioramento di World of Warcraft.

Tra i nuovi sistemi introdotti, troviamo i Delves. Si tratta di cripte all'aperto che i giocatori potranno esplorare alla ricerca di tesori, collaborando con la Spedizione Scagliadraghi. I Delves potranno essere completati da gruppi di 1-4 giocatori, senza la necessità di ruoli specifici come serbatoi o guaritori, poiché saranno agnostici per il ruolo.

Questi Delves verranno inseriti nei contenuti stagionali e offriranno ricompense specifiche per la stagione, tra cui cavalcature, mascotte e traguardi. Inoltre, saranno presenti NPC stagionali, come Brann Bronzebeard, che aiuteranno i giocatori nelle loro avventure di esplorazione. Ogni cripta concluderà con un ricco bottino di tesori, i cui obiettivi di ottenimento potranno variare dalla sconfitta di boss alla risoluzione di enigmi.

Al fine di soddisfare i giocatori interessati alle attività all'aperto e di mantenere la filosofia di contenuti sempreverdi, verrà introdotta una nuova categoria all'aperto nella Grande Volta. Questa permetterà ai giocatori di completare i Delves e ottenere ricompense dalla Grande Volta settimanalmente.

La funzione Warbands, invece, rappresenta un nuovo sistema che consente di collegare tutti i personaggi all'interno di un account Battle.net. Grazie a essa, è possibile condividere imprese e risorse tra tutti i propri personaggi, inclusa la progressione delle reputazioni e le trasmogrificazioni, indipendentemente dalle categorie di oggetti.

Tuttavia, è importante notare che ci saranno alcune limitazioni sulle risorse che possono essere condivise tra i personaggi, e non tutti gli oggetti saranno trasferibili nella banca comune.

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BlizzCon 2023 – La Saga dell’Anima del Mondo – Recensione Evento

Ovviamente è troppo presto per farsi un’idea di quello che sarà il futuro di World of Warcraft, ma quello che ci fa ben sperare è che il ritorno di Metzen sembra voler indicare una nuova partenza positiva, partenza in cui tutti (sviluppatori e pubblico) sono coscienti che le cose per l’MMORPG di casa Blizzard non sono sempre andate benissimo. Non ci resta che attendere il 2024 per capire come andrà a finire.