Tom Cruise: Actor Impossible

Nello speciale che avete letto settimana scorsa, il nostro Roberto Vicario ha ripercorso lo stretto rapporto fra Tom Cruise e la saga di Mission: Impossible. Ma la carriera di Tom Cruise, anche al di fuori di Ethan Hunt e Maverick, ha davvero dell'incredibile. Poche star di Hollywood hanno saputo rinnovarsi e rimanere sempre sulla cresta dell'onda come ha fatto lui, nel corso degli anni, con un abilità degna dei suoi migliori personaggi.

E tutto questo risulta ancora più strano se pensiamo che Thomas Cruise Mapother 4, classe 1962, non aveva sempre desiderato di fare l'attore. L'infortunio che a diciassette anni gli impedì di sfondare nel wrestling fu l'occasione di mettersi alla prova con la recitazione.
L'esordio sul grande schermo avviene nel 1981 con una piccola parte in Amore senza fine di Franco Zeffirelli, film che viene ricordato più per la colonna sonora di Diana Ross e Lionel Richie che non per la trama in sé. Dopo la breve parentesi come fotomodello, torna al cinema con Un week-end da leone – Una gita da sballo, commedia che non ottiene un grande successo di critica.

Nonostante questo inizio non proprio brillante, nel 1983 lavora con Francis Ford Coppola ne I ragazzi della 56esima strada, che lo vede insieme a Patrick Swayze e Matt Dillon. Nello stesso anno é il protagonista di Risky Business, dove interpreta Joel, un liceale che decide di mettersi in affari con un gruppo di giovani prostitute, fra le quali Lana, una giovane Rebecca De Mornay, con la quale Cruise avrà una relazione.
Il successo arriva nel 1985 grazie a Legend, diretto da Ridley Scott, fantasy in cui veste i panni di Jack, innamorato di Lili (Mia Sara) e ostacolato da Tenebra (Tim Curry).
Da questo momento in poi, la sua carriera decolla in modo inarrestabile, alternando azione, sentimenti, film storici e controversie private. Basta citare Scientology, il matrimonio con Nicole Kidman o quello con Katie Holmes per capire quanto forte sia la curiosità del pubblico nei confronti di questo divo, da più di trent'anni al centro di un gossip senza pari.

Tornando alla carriera cinematografica, é chiaro che gli anni '80 rappresentano per Tom Cruise un ottimo trampolino di lancio per il futuro. Il 1986 é l'anno di Top Gun, regia di Tony Scott, che lo consacra come idolo, anche grazie a una regia e una colonna sonora che entreranno nella storia del cinema. Seguono poi Il colore dei soldi di Martin Scorsese, nonché Rain Man – L'uomo della pioggia, solo per ricordare due fra i più famosi, dove collabora con due mostri sacri quali Paul Newman e Dustin Hoffann.

Tom Cruise: Actor Impossible
In Edge of tomorrow lo abbiamo visto accanto a Emily Blunt.


Gli anni '90 si aprono con Giorni di tuono, nuovamente per la regia di Tony Scott, ma le sue interpretazioni di questi anni gli consentono di dimostrare tutta la sua versatilità come attore, affrontando sfide sempre diverse. Dal film romantico di ambientazione storica come Cuori ribelli, passando per Jerry Maguire, che gli vale una candidatura all'Oscar, fino a Mission: Impossible, non si può dire che Tom Cruise non faccia del suo meglio per farsi notare. Il fortunato decennio professionale si conclude in modo ambiguo: da una parte l'onore di lavorare nell'ultimo film di Stanley Kubrick, il controverso Eyes Wide Shut, dall'altra il naufragio del matrimonio con la Kidman, dalla quale si separa dopo aver terminato le riprese.

Mission: Impossible II inaugura il nuovo millennio cinematografico di Tom Cruise, che veste i panni dell'agente Ethan Hunt per la regia di John Woo. Ma gli anni duemila sono anche quelli di Vanilla Sky, oltre che della fortunata collaborazione con Steven Spielberg, prima con Minority Report, tratto da un romanzo di Philip Dick, poi con La guerra dei mondi. Entrambe le pellicole mostrano al pubblico un nuovo Cruise, un attore capace di immedesimarsi senza difficoltà anche nel genere fantascientifico.
In Collateral (2004), lo troviamo nei panni dello spietato killer Vincent, con un'inaspettata ma convincente capigliatura brizzolata. Le tante nomination come miglior attore protagonista per L'ultimo samurai (fra cui un Golden Globe) non si concretizzano purtroppo in una vittoria, ma il film ottiene comunque un buon successo di pubblico e di critica.

Non contento di aver dato prova della sua abilità, Tom prova a stupire tutti alternando Mission: Impossible III con film più impegnati come Leoni per agnelli ma anche con la partecipazione a Tropic Thunder, in un cameo in cui lo vediamo calvo e ingrassato per vestire i panni di un produttore.
Dal 2010 in poi, ritroviamo Tom Cruise in ruoli sempre diversi, dalla rock star di Rock of Ages al soldato-viaggiatore del tempo di Edge of Tomorrow e in Mission: Impossible – Protocollo fantasma, uscito nei nostri cinema nel 2012.

Considerando il suo invidiabile percorso artistico, la saga di Mission: Impossible sembra quindi uno dei tanti tasselli che hanno contribuito alla celebrità di Tom Cruise. Anche se é innegabile che Ethan Hunt sia ormai legato in modo indissolubile al suo interprete, dobbiamo ammettere che in pochi, a Hollywood, possono vantare una carriera del genere. La capacità di fondere interpretazioni credibili e un ottimo fiuto per le pellicole di successo ha fatto di Tom Cruise una delle star più amate di sempre. E se Mission: Impossible – Rogue Nation é tanto atteso, il merito é sicuramente anche suo.