Oscar 2024, chi vincerà? Le previsioni della vigilia preannunciano poche sorprese

Oscar 2024 chi vincerà? Il super favorito è Oppenheimer, ma in almeno un paio di categorie la sfida sarà all’ultimo voto.

Oscar 2024 chi vincerà Le previsioni della vigilia preannunciano poche sorprese

A meno di 24 ore dalla cerimonia di premiazione di degli Oscar 2024, i giochi sembrano più che chiusi nelle categorie più importanti. A differenza degli anni passati però, è sfida apertissima e all’ultimo voto in almeno una delle categorie attoriali. Ci sono invece poche speranze di vedere il film italiano in corsa uscirne con una statuetta, almeno secondo gli scommettitori. Facciamo dunque il punto sui pronostici della vigilia degli Oscar 2024, con un occhio a quanto riportano le agenzie di scommesse e un orecchio alle voci dell’ultima ora degli insider che intervistano gruppi di votanti per capire in che mani finiranno le statuette.

Per capire come andranno a finire gli Oscar 2024 un ottimo indicatore sono i premi che anticipano gli Academy Awards e che condividono una bella fetta dello stesso parco di votanti. Premi come i WGA dedicati alle sceneggiature, i SAG in cui a votare sono gli interpreti, o i BAFTA, che danno un metro preciso di chi voterà la compagine anglosassone, tendono a tracciare un quadro assai definito dei favoriti della stagione.

Ci sono altri premi, certo, ma questi tre sono indicatori precisi perché assegnati nello stesso periodo in cui i votanti esprimono le loro preferenze finali per gli Oscar e da una selezione di persone che, dopo aver votato per i SAG o i WGA, si esprimerà anche per gli Academy Awards. Spesso si tratta di votazioni fotocopia quando il premio per la specifica categoria è votato agli Oscar solo dai professionisti del mestiere, che qualche settimana prima hanno già premiato i colleghi con la cerimonia del premio di categoria.

Oppenheimer non ha rivali

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Sulla base di queste considerazioni, Christopher Nolan può dormire sonni abbastanza tranquilli stanotte. Oppenheimer non ha mancato un premio importante della stagione, dominando ogni singola competizione. Una sconfitta nella categoria miglior film sarebbe senza precedenti o quasi. Vorrebbe dire che una platea sempre diversa e sempre più significativa di votanti l’ha indicato come miglior film dell’anno per poi “tradirlo” agli Oscar: uno scenario molto, molto improbabile, almeno di colpi di coda alla Moonlight. Considerando poi quanto Nolan sia considerato un maestro di quest’epoca che però non ha ancora un Oscar sulla mensola di casa, il premio di miglior film è praticamente bloccato, così come quello miglior regia.

A far stare tranquillo Nolan c’è anche il fatto che non c’è un chiaro concorrente all’orizzonte. Barbie è considerato troppo commerciale e non ha centrato la nomination a miglior regia, Povere creature! è un film molto ardito e sperimentale che non risulta trasversale per l’Academy quanto un film biografico di stampo tradizionale come Oppenheimer, per giunta americanissimo per storia e contenuti. Se una sorpresa shock dovesse arrivare, potrebbe farla solo Anatomia di una caduta. È estremamente improbabile, quasi impossibile. L'unico indicatore a suo favore è che il film francese ha raggiunto il suo piccolo di popolarità proprio durante i giorni di votazioni finali. Potrebbe beneficiare anche del traino di quanti vorrebbero vedere l’Oscar alla miglior regia andare a una donna. Nessuno pronostica quest’esito, quindi Nolan farà bene a prepararsi un paio di discorsi di ringraziamento.

Oppenheimer sarà probabilmente anche il film con più vittorie a fine serata. È infatti dato per favorito in molte categorie tecniche: miglior colonna sonora, miglior sonoro, miglior fotografia, miglior montaggio.

Tra le attrici la battaglia è all’ultimo voto

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Anche nelle categorie attoriali molti giochi sono già fatti. Quello a Da Vine Joy Randolph come miglior attrice non protagonista in The Holdovers è l’Oscar più sicuro della serata. Se andasse diversamente, vorrebbe davvero dire che tutto sarebbe possibile. Anche Robert Downey Jr. avrà con tutta probabilità la sua seconda resurrezione, post Marvel e post periodo nero negli anni ‘90, portandosi a casa l’Oscar per il suo ruolo da non protagonista in Oppenheimer.

Leggermente meno certa è la partita per miglior attore protagonista. Gli indicatori puntano verso Cillian Murphy per la sua performance nei panni di Oppenheimer, ma Paul Giamatti in The Holdovers non è completamente fuori dai giochi, anche se i premi più recenti puntano nella direzione dell’interprete irlandese.

Tra le attrici protagoniste invece si consuma una lotta senza quartiere, che porterà probabilmente a una vittoria di misura per chiunque prevarrà. Sulla carta Lily Gladstone dovrebbe spuntarla per la sua performance in Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, ma Emma Stone ha vinto abbastanza premi con la sua Bella Baxter in Povere creature! da attestarsi una bella fetta di votanti. Sarà testa a testa con l’elettorato dell’Academy spaccato in due.

Occhio poi alla terza incomoda: se tanta sarà l’indecisione non è detto che la spunti la tedesca Sandra Hüller, la cui vittoria sarebbe difficilmente pronosticabile proprio perché il piccolo di popolarità del suo film e della sua performance è arrivato a ridosso delle votazioni. Non è da escludersi un raro pareggio, che porterebbe a una doppia vittoria.

Le categorie più incerte

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La sfida sembra molto più aperta per i due premi alla sceneggiatura. Anatomia di una caduta dovrebbe avere la meglio in miglior sceneggiatura originale, ma dovrà vedersela con la fortissima concorrenza di The Holdovers, il cui script proprio in queste ore è stato accusato di plagio. In miglior sceneggiatura non originale gli scommettitori danno per favorito American Fiction, ma se sarà plebiscito per Oppenheimer il film di Nolan potrebbe vincere anche qui. Senza dimenticare che l’Academy potrebbe votare in massa per Greta Gerwig sceneggiatrice per “risarcirla” della mancata nomination da regista.

La lotta è apertissima anche nella categoria miglior film d’animazione, con Spider-Man: Across the Spider-Verse che dovrebbe spuntarla di misura su Il ragazzo e l’airone. Difficile pero escludere che parte dell'Academy decida di omaggiare l’anziano maestro giapponese con un secondo Oscar in questa categoria per quello che è considerato un film molto personale e autoriale.

In miglior canzone la sfida è tutta Barbie-centrica: i pronostici dicono che Billie Eilish e suo fratello Finneas O'Connell vinceranno il loro secondo Oscar per “What Was I Made For”, ma la popolarità di “I’m Just Ken” e la faraonica esibizione che Ryan Gosling e i suoi ballerini hanno promesso da giorni potrebbero invertire la rotta.

Tra Barbie e Povere Creature! è testa a testa sia per i costumi sia per le scenografie. Jacqueline Durran dovrebbe spuntarla per il guardaroba di Barbie mentre il trio composto da Shona Heath, James Price e Szusza Mihalek dovrebbe vincere di misura per i meravigliosi set che fanno da sfondo alle avventure di Bella Baxter in Povere creature!, ma abbiano solo certezze relative dagli scommettitori su queste due categorie.

Matteo Garrone potrebbe vincere un Oscar?

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Nella notte delle stelle tutto è possibile, anche che "Io, capitano" vinca l’Oscar come miglior film internazionale. D’altronde il super favorito tra i film stranieri, Anatomia di una caduta, per decisione della stessa Francia non rappresenta il proprio paese nella categoria.

Chi però dirà domani “delusione Garrone” in merito alla sua sconfitta è mal informato o poco obiettivo. Atterrare questa nomination per l’Italia è già stato un grande risultato, uno dei più sorprendenti dell’intera lista di candidati dell’annata. La vittoria di Garrone sarebbe un autentico shock perché significherebbe battere due film fortissimi.

Il super favorito è La zona d’interesse, che infatti ha conquistato anche una nomination come miglior film e miglior sceneggiatura. Se l’Academy dovesse snobbare Glazer, ci sarebbe un altro film immensamente popolarle da battere e un regista che i più attempati dell’Academy tenteranno in tutti i modi di portare a premio: Wim Wenders, in gara con Perfect Days.

Sognare non costa nulla, ma il consiglio è quello di non trattenere il fiato.