La Barbie mania manda sold out anche i pop corn

Cronaca di un successo annunciato: a Ciné 2023 un’azienda che si occupa di snack per le sale spiega che l’hype per Barbie ha già mandato sold out il merchandise dedicato.

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È già Barbie mania e non è una sorpresa. Da quando la campagna promozionale di Warner Bros un paio di mesi fa si è fatta martellante, l’interesse del pubblico cinefilo e non è esploso, generando una grandissima attesa per l’arrivo del film nelle sale. Non è difficile pronosticare che il box office, già a partire dalle primissime ore di sfruttamento, sarà davvero stellare.

Durante Ciné 2023 (una rassegna legata al cinema in sala ricca di sorprese anche per gli addetti ai lavori) altri indicatori hanno segnalato che Barbie di Greta Gerwig si prepara a risultati economici davvero importanti. Il più curioso arriva da PCO, un’azienda leader a livello europeo nella produzione e distribuzione di snack pensati per la realtà delle sale cinematografiche e parchi di divertimento.

I pop corn la fanno ovviamente da padrone, ma ci sono anche nachos, zucchero filato, granite, caramelle gommose: PCO si occupa di fornire tutti gli stuzzichini acquistabili ai bar delle sale cinematografiche partner, oltre che ai macchinari necessari per far scoppiare il mais e tenere in caldo i nachos.

PCO però si occupa anche materiale promozionale esclusivo, dedicato ai film più attesi della stagione. Ci sono per esempio pop corn aromatizzati verde mela per le tartarughe ninja o quelli rosa alla fragola per Barbie appunto, fino a cimeli da collezione.

A raccontare questa realtà che interseca cinema, cibo, design e collezionismo è Simone Limongelli, responsabile vendite del gruppo in Italia. Ecco cosa ci ha raccontato.

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Prima di parlare di Barbie volevo chiederti un po’ di raccontarci il dietro le quinte del mondo degli snack al cinema. Come arriva il mais nelle sale?

Simone Limongelli - PCO è una realtà tedesca che opera a livello europeo e fornisce agli esercenti tutto il necessario per il loro angolo ristoro in sala. Ci occupiamo dunque di fornire le materie prime (come il mais e i nachos), ma anche i macchinari che servono a trasformarle nel prodotto finito, fornendo assistenza e manutenzione.

Una curiosità poco nota è che anche nel nostro settore, quasi sconosciuto al grande pubblico, si muovono grandi passi per essere più sostenibili. Oltre ad avere un grande impianto di pannelli fotovoltaici nell’ultima sede di PCO appena inaugurata, forniamo ai nostri clienti macchine sempre più efficienti a livello energetico, così da ridurre anche il loro impatto economico ed ambientale. La sostenibilità è diventata una priorità anche per il nostro settore.

Oltre al cibo, fornite anche i contenitori per la vendita, come i sacchetti di carta e i tin bucket, i secchielli di metallo che contengono i popcorn, giusto?

Simone Limongelli - Sì e spesso diventano veri e propri gadget da collezione. Parlando di Barbie per esempio tra i gadget più particolari che forniamo c’è questo deluxe che trasforma il contenitore di popcorn nella scatola di vendita di Barbie, con tanto di frontalino trasparente che mostra il contenuto. Abbiamo collaborato con un’azienda statunitense per realizzare questo design, ispirato a quello delle scatole in cui vengono vendute le bambole.

Vanno fortissimo anche i bicchieri per le bibite: c’è quello a forma di palla da spiaggia e i due dalla forma classica con due topper dedicati. Il topper è la parte superiore, che funziona come coperchio del bicchiere. Ne abbiamo di due tipi: uno ha un gadget rimovibile che diventa portachiavi, il secondo è a forma di B di Barbie. Questi tre articoli sono stati richiestissimi, ma tutta la collezione è ormai sold out da più di un mese.

La Barbie mania manda sold out anche i pop corn

In che senso sold out? Il film non è ancora al cinema!

Simone Limongelli - Nel senso che un esercente che oggi voglia proporre alla sua clientela questi oggetti, non avrebbe più disponibilità da parte nostra. La collezione dedicata a Barbie sarà presente solo nelle sale che si sono mosse per tempo.

Gli esercenti rispetto a questo film e al merchandise dedicato all’inizio erano un po’ scettici, non capivano come si posizionasse il film come pubblico: per adulti o per bambini? Una volta che la campagna promozionale si è fatta martellante, gli ordini sono fioccati. Non è l’unica collezione sold out del catalogo, ma ci ha sorpreso l’enorme interesse generato, anche tra addetti ai lavori qui a Ciné 2023.

Quindi i fortunati che frequentano un cinema che si è mosso per tempo potranno comprare questi oggetti. C’è veramente interesse oltre l’acquisto usa e getta?

Simone Limongelli - Sì, molto, perché proprio in chiave sostenibilità molti oggetti sono fatti per durare nel tempo. Sappiamo di clienti che per esempio comprano il tin bucket, il cestello da pop corn in acciaio, e poi lo espongono, lo usano come porta vaso o come cestello da champagne. 

Quindi la collezionalità di questi oggetti, oltre all’evidente ricerca in tema di design, è voluta?

Simone Limongelli - Decisamente. I nostri bicchieri, per esempio, non sono semplicemente stampati. Sono realizzati con IML, un processo che permette di pressofondere l’etichetta con il disegno, il pattern, il design dedicato. Anche se si prova a graffiare la superficie del bicchiere, la stampa rimane integra. Sono oggetti fatti per durare nel tempo insieme al ricordo del film. Sappiamo che le persone li cercano appositamente nei cinema più forniti.

Per Barbie avete anche i pop corn rosa!

Simone Limongelli - Sì, si tratta di pop corn colorati, aromatizzati alla fragola. Sono molto scenici, ma richiedono un’attenzione particolare. Esistono infatti più tipi di mais che permettono di ottenere pop corn, ma dalle forme differenti. Se ci fai caso, questi colorati sono quelli dalla superficie un po’ più irregolare, dove il colore fa presa. Quelli classici invece dono più bombati, ricordano un fungo, e vengono impiegati per utilizzi più “classici”.

La Barbie mania manda sold out anche i pop corn