Poco X7 – In prova lo smartphone 2025
Diversi passi avanti e qualcuno indietro per l'ultimo nato del sub-brand Xiaomi

L'evoluzione 2025 di Poco si chiama X7, smartphone disponibile anche nella più potente versione Pro. A noi è stata data l'opportunità di provare quello "base", anche se nella configurazione più ampia quanto a spazio in memoria.
Poco X7 - La forma e il contenuto
Dispositivo di fascia media che restituisce un'ottima solidità al tatto tra metallo e poca plastica, angoli del telaio rinforzati per un progetto pronto a dare battaglia in un vasto mercato concorrenziale, a caccia di gradimento a partire dal buon design. L'unità è accompagnata da una più che mai fondamentale protezione in silicone non trasparente di colore grigio scuro, da utilizzare immediatamente per evitare danneggiamenti alla sezione ottica sul dorso, altrimenti totalmente esposta alle cadute accidentali. Dimensioni 162,33 x 74,42 x 8,4 mm e peso 185,5 grammi.
Il Poco X7 è dotato di un'ampia gamma di opzioni di connettività: 5G, Wi-Fi 6 (2.4GHz e 5GHz), Bluetooth 5.4, GPS ed NFC. Presenti accelerometro, bussola elettronica, IR blaster, giroscopio e motore lineare asse X. Gli altoparlanti stereo offrono un audio di buona qualità, con dignitosa separazione dei canali e risoluzione notevole in gamma medio-alta, latitando al solito i bassi, incluso LDAC (96 kHz/32 bit) per cuffie compatibili. Protezione IP68 e resistenza in caso di immersione in acqua dolce statica fino a una profondità di 1,5 metri per un massimo di 30' minuti, come dichiarato dall'azienda.
Lo schermo è tra i punti di forza
Le dimensioni del telefono sono piuttosto importanti per la presenza del display (curvo) da 6,67” pollici, lettore d'impronte integrato, risoluzione 1220 x 2712 pixel (446 ppi), CrystalRes AMOLED fino a 120 Hz, protezione Gorilla Glass Victus 2 e pellicola touchscreen già applicata. Si tratta di un pannello che supporta un'ampia gamma cromatica (copertura 100% DCI-P3), contrasto 5.000.000:1 e neri che appaiono da subito profondi. Compatibile con contenuti HDR10+ e Dolby Vision e quindi ancora più indicato per lo streaming da servizi come Netflix e visione di file con esteso color grading.
La frequenza di aggiornamento è variabile e può essere impostata a 60Hz, 90Hz fino a 120Hz, adattandosi dinamicamente al tipo di contenuto visualizzato per ottimizzare il consumo energetico. Quanto a sensibilità rispetto alla luce ambiente il sample in nostro possesso si è comportato dignitosamente, anche se in alcune occasioni tardava (raramente senza intervenire) nella rimodulazione dell'intensità del pannello passando da un ambiente buio a uno più luminoso. In una giornata di sole in qualche caso abbiamo trovato il livello comunque un 10% - 15% al di sotto del massimo possibile.
Prestazioni e Sistema Operativo
Il sistema operativo è l'HyperOS 1.04 basato su Android 14. Anche se non si tratta della versione più recente (Android 15/HyperOS 2) offre un'interfaccia utente pulita e un piacevole feedback di ottimizzazione generale. Ricco di widget e temi (molti dei quali purtroppo a pagamento), per l'X7 l'azienda garantisce 3 aggiornamenti principali del sistema operativo e 4 anni sulla sicurezza. Intelligenza artificiale tramite Google Gemini.
Cuore pulsante del sistema il chipset MediaTek Dimensity 7300 Ultra. La CPU è composta da 4 core Cortex-A78 a 2,5 GHz e 4 core Cortex-A55 a 2,0 GHz, mentre il processore grafico è il Mali-G615 MC2. La configurazione in nostro possesso dispone di 12GB di RAM (LPDDR4X) e 512GB di spazio di archiviazione (UFS 2.2) non espandibile, mentre il vero entry level (ancora meno costoso) ha 8 + 256GB. Comparto tecnico interessante per un prezzo di mercato come sempre aggressivo, del resto il Dimensity 7300 Ultra è un processore con qualche miglioria rispetto alla versione standard ma pur sempre non di fascia alta.
In caso di intenso utilizzo il rischio di non arrivare a fine giornata aumenta esponenzialmente specie chiedendo troppo alla navigazione rete e al gaming. Molto fastidioso il comportamento anomalo del sensore di prossimità nel corso delle chiamate senza cuffie: indipendentemente da una conversazione in entrata o in uscita, il display si disattiva correttamente quando viene appoggiato alla guancia, ma poco dopo potrebbe riattivarsi obbligando a intervenire con il tasto laterale on/off per evitare la casualità con il touch. Sullo stesso lato è presente il bilanciere per il controllo del volume; nella parte bassa la slitta doppia nano SIM.
Evoluzione della specie hardware
Il processo produttivo a 4 nanometri del SoC ha consentito una riduzione dei consumi del 25% rispetto al Dimensity 7050, mantenendo comunque le prestazioni dei core Cortex-A78. La GPU restituisce un feedback superiore quanto a gestione anche di giochi mediamente impegnativi, in virtù dell'incremento dichiarato del 20% nei fotogrammi al secondo. La gestione delle immagini è eccellente con estensione dello spazio colore a 12 bit, riduzione del rumore, gestione dell'acquisizione delle informazioni video a velocità pari a 1,5 volte superiore al Dimensity 7050.
Ciò contribuisce, ma non risolve del tutto, la registrazione di immagini con stabilizzatore attivo, dove il video remaster continua evidentemente ad avere limiti anche se meno impattanti che in passato. Sempre rispetto al Dimensity 7050 c'è un evidente passo avanti quanto a efficienza nell'IA e machine learning. Hardware che nel complesso rende l'X7 un dispositivo ideale per applicazioni quotidiane anche multitasking, raggiungendo i propri limiti con attività molto esigenti.
Non chiedete troppo al gaming
Limiti tecnici che si incontrano quando si ha a che fare con giochi strutturalmente impegnativi, come nel caso di action RPG Open World tipo Wuthering Waves. Pur mantenendo una gestione di temperatura ed energia che non manda in crisi l'apparato (con possibile monitoraggio FPS), non è difficile accorgersi di flessioni nella fluidità.
La modalità “Game Turbo” attiva il touch sampling rate a 2.560 Hz, per un feedback di alto livello. Anche in tal senso il Poco X7 è uno smartphone che palesa le proprie ambizioni, quanto altrettanto impossibilitato a superare i propri limiti strutturali e di progettazione. La compatibilità audio Dolby ATMOS favorisce l'ascolto di molteplici file anche ad alta risoluzione.
La sezione foto/video dell'X7
Il Poco X7 è dotato di triplice fotocamera posteriore: la principale è la Sony da 50 Megapixel (IMX882, f/1.5, OIS, PDAF), affiancata dalla ultra-grandangolare sempre Sony da 8 Megapixel (IMX355, f/2.2) + l'obiettivo macro OmniVision da 2 Megapixel (OV02B10, f/2.4). La selfie anteriore OmniVision è da 20 Megapixel (OV20B, f/2.2).
Le foto scattate tramite camera principale sono anche di ottima qualità con intensa luce artificiale o diurna, con ampia gamma dinamica, colori saturi e livello di dettaglio anche in secondo piano. Rispetto al passato l'X7 ha perso lo zoom lossless 2x, il che implica una maggiore elaborazione grafica che restituisce un quadro meno realistico e preciso. Modesta purtroppo la resa per gli scatti ultra-grandangolari, dove si perde in definizione pur restando vivaci nei colori, appena accettabili gli scatti macro, dove sale il livello di rumore e il livello dei dettagli appare troppo contenuto. La camera anteriore si comporta molto bene in ambienti luminosi, capace di video fino a 2K/60 Hz.
Restando in ambito filmati si possono effettuare riprese anche 4K/30fps con i medesimi limiti sopra descritti quanto a luce ambiente, mentre è consigliabile scendere a 2K/60fps (720 solo 30 fps) per guadagnare in fluidità e acquisizione dei soggetti inquadrati. Nel corso di uno dei primissimi video siamo incappati in un'inaspettata flessione del sistema: interlocutore seduto di fronte a noi, con rari soggetti in movimento lento in secondo piano, immagine fluida a schermo ma file video con immagine in blocco per frazioni di secondo e senza interruzioni del flusso audio. Abbiamo quindi resettato l'unità, installato gli aggiornamenti e il fenomeno sino a oggi non si è più ripetuto.
Dopo molteplici test e video possiamo affermare che la stabilizzazione elettronica combinata con quella ottica contribuiscono a scatti precisi in situazioni di soggetto immobile, calando di resa e innescando vibrazioni durante il movimento. Altro limite la minima distanza di zoom possibile in 2K/60fps che è 1X, obbligando a 2K/30fps se ci si allarga a 0.6X, impedendo di restare più performanti all'interno di un quadro più aperto lateralmente. I selfie con la fotocamera anteriore da 20MP sono adeguati per i social media, con colori accurati e un buon contrasto senza però il medesimo dettaglio, specie per i particolari più piccoli.
Autonomia e Ricarica
Anche per quest'anno Poco include il caricatore veloce e relativo cavo USB-C (oltre alla spilla di estrazione della slitta doppia SIM), passando però dai 67 Watt del precedente agli attuali 45 Watt: in tal caso si sale di tempistica occorrendo circa 60' minuti per passare da 0% al 100%, così come in circa mezz'ora si raggiunge metà carica.
La batteria è passata da 5.100 a 5.110mAh, lievemente più grande: la gestione intelligente dell'energia ci ha sempre accompagnati oltre le 10 ore anche con uso non troppo intenso. Spingendo molto l'acceleratore con un gaming oltre i 60' minuti è meglio essere accompagnati da adeguato power bank. L'azienda dichiara che la tecnologia degli elettroliti a stato solido consente all'unità ben 66 ore di stand-by a temperatura di -10° C gradi centigradi.
Conclusioni
Il Poco X7 migliora almeno in parte la resa dell'X6, anche se non siamo al top delle performance offerte dall'X7 Pro con SoC Dimensity 8400 (sempre Octa-Core) e batteria da 6000 mAh. L'X7 “standard” in nostro possesso consente una buona gestione quotidiana specie per chi non ha particolari esigenze in ambito foto/video, navigazione e non chiede troppo al gaming.
Passo indietro per il caricabatterie più lento (incluso nella versione 12+512GB); il comparto fotografico non brilla particolarmente e forse varrebbe la pena in futuro prendere in considerazione ottiche diverse. Fa pensare anche la scelta di includere HyperOS 1 anziché la versione più recente del sistema operativo.
Eccellente la resa del display AMOLED fino 120Hz, dove però il sensore di prossimità “ballerino” tende a riattivare il touchscreen durante la conversazione quando il telefono è poggiato alla guancia. L'IP68 e la migliorata resistenza alla caduta sono un importante plus, purché si inserisca l'unità nella cover in silicone inclusa nella confezione, evitando così un maggior rischio danni alla fotocamere posteriori.
Con un prezzo attuale di circa €286 (versione 8 +256GB) il Poco X7 è un dispositivo interessante per chi è alla ricerca di uno smartphone per un impiego quotidiano misto, senza pretendere risultati da riferimento.