Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, la serie-capolavoro arriva su Sky

Una miniserie perfetta, sotto ogni punto di vista

Lockerbie Attentato sul volo Pan Am 103 la seriecapolavoro arriva su Sky

Dal 27 gennaio, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, arriva un titolo imperdibile Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103. La nuova miniserie Sky Original racconta in 5 episodi la tragica storia vera dell’attentato che fece esplodere in volo l’aereo diretto a Detroit e partito da Francoforte - con scalo a Londra - uccidendo tutti i passeggeri e altre persone a terra, nella cittadina scozzese su cui precipitarono i detriti.

La trama di Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103

Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, la serie-capolavoro arriva su Sky

Tratta dal libro di Jim Swire, la miniserie racconta la storia vera della ricerca, durata oltre trent’anni, che Jim (il Premio Oscar Colin Firth, Il discorso del Re) e la moglie Jane (Catherine McCormack, Slow Horses) hanno condotto per scoprire la verità nascosta dietro all’attentato. Sul volo 103, infatti, all’aeroporto londinese di Heathrow era salita a bordo Flora (Rosanna Adams), la figlia di Jim e Jane Swire.

Dal terribile attentato, con gli sconvolgenti esiti in cielo e a terra, fino all’impatto sulla cittadina scozzese di Lockerbie, Jim Swire trasforma il bisogno di conoscere la ragione della morte di Flora e di tante altre persone innocenti in una vera e propria crociata.

Una serie devastante, come l’attentato

Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, la serie-capolavoro arriva su Sky

Terrificante, spaventoso, apocalittico. L’inizio di Lockerbie non lascia spazio ai dubbi: ci costringe a vivere un evento che alcuni di noi ricordano, altri non possono conoscere e altri ancora hanno cercato di dimenticare. Lockerbie inizia con un primo episodio destinato a lasciare il segno, che ci costringe a pensare a tutto: pensate a un volo di linea che esplode nel cielo. Pensate all’aereo e ai detriti che precipitano su un centro abitato. Come un meteorite che si abbatte sulla Terra, causando un cratere, con esplosioni e incendi e disseminando anche detriti per chilometri. Detriti e corpi.

Facendo sparire in un secondo intere case, famiglie, vite. A bordo dell’aereo e a terra.

E ora immaginate che tutto questo accada nel 1988, in un mondo senza Internet e senza telefoni cellulari. Quando l’unico modo per avere informazioni sull’accaduto è recarsi direttamente sul posto, se sei un giornalista, o cercare di parlare al telefono con la linea aerea, se sei un parente di qualcuno a bordo. O chiamare i soccorsi, cercando un telefono, se ti trovavi a terra quando hai assistito all’apocalisse.

Immaginatelo… E poi guardatelo accadere in Lockerbie. Il giornalista che arriva per primo sulla scena barcolla. Non si regge sulle gambe. Si chiama Murray Guthrie, lo interpreta Sam Troughton (Black Doves) e non è un personaggio reale. Rappresenta, piuttosto, un gruppo di giornalisti che presero parte alle indagini, assistettero all’evento e se ne occuparono sui giornali.

Farlo barcollare, fargli tremare la voce mentre detta alla redazione l’articolo per telefono è il modo perfetto per rappresentare ciò che anche la stampa arrivata sul luogo del disastro ha vissuto.

Combattere per sopravvivere: la storia di Jim Swire

Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, la serie-capolavoro arriva su Sky

Lockerbie è una miniserie eccezionale. Perfetta, sotto ogni punto di vista, dalle interpretazioni alla messa in scena, dalla sceneggiatura alla delicatezza con cui tratta tematiche scottanti. Soprattutto, è una miniserie che adotta il punto di vista perfetto, quello di Jim, mostrandoci come la sua battaglia, il suo gettarsi a capofitto nelle indagini, il suo diventare in modo quasi naturale il portavoce dei parenti delle vittime non sia altro che una necessità. La necessità di un padre: trovare uno scopo, qualcosa che gli permetta di dare un senso al dolore devastante che ha colpito lui e la sua famiglia. Uno scopo che diventa quasi un’ossessione, rischiando di allontanarlo per sempre da chi è rimasto, la moglie Jane e gli altri due figli, Cathy (Jemma Carlton) e William (Harry Redding).

E non è finita qui. La sua ossessione spinge Jim a fare di tutto, incluso salire a bordo del volo da Heathrow a New York con una finta bomba - meno di due anni dopo l’attentato - per dimostrare che la sicurezza aerea non era migliorata. La sua “bomba” era fatta da un lettore di audiocassette con del marzapane, usato al posto dell’esplosivo (doveva simulare il Semtex).

Lockerbie si focalizza sul punto di vista di Jim, senza però mai tralasciare o sminuire quello di tutti gli altri personaggi coinvolti.

Le immagini di repertorio, le ricerche, i servizi televisivi, le parole di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher: Lockerbie non trascura nulla.

Oltre al dolore straziante, ciò che colpisce è la dignità delle persone in un mondo che non esiste più e che solo chi ci ha vissuto può ricordare così: chiuso nel proprio dolore, onorevole, rispettoso, non silenzioso ma senza causare problemi a nessuno.

La storia vera e il confronto con la miniserie

Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, la serie-capolavoro arriva su Sky

Il 21 dicembre 1988, il volo Pan Am 103 esplose sopra Lockerbie, in Scozia, provocando la morte di tutte le 259 persone a bordo e di 11 persone a terra. L’attentato fu attribuito a una bomba nascosta a bordo di una valigia. La miniserie ripercorre l’evento, le indagini, le accuse e le condanne, ma soprattutto il profondo dolore di un padre che non si arrende di fronte alla tragedia.

Come ogni adattamento da un fatto reale, Lockerbie si prende delle libertà narrative. Alcuni dialoghi e alcune scene sono state drammatizzate per rendere più coinvolgente la storia. Tuttavia, la serie si basa su una solida documentazione e ricostruisce con accuratezza tutti gli eventi principali.

Mostra in modo dettagliato le indagini condotte dalle autorità scozzesi e statunitensi, sottolineando le difficoltà incontrate nell’identificare i responsabili ed esplora anche le conseguenze dell’attentato sulla vita dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime, ma anche della politica.

Per ovvie ragioni narrative, la serie comprime eventi che si sono svolti nell’arco di molti anni, accelerando alcune dinamiche narrative, semplifica alcuni personaggi o ne inventa altri (come il già citato giornalista Murray Guthrie) per rendere il racconto più comprensibile al grande pubblico.

Sebbene certi piccoli dettagli tecnici o procedurali non siano del tutto accurati, Lockerbie resta una produzione da vedere. Perfetta nella sua tragicità.

Dopo aver visto Lockerbie, non conterete mai più fino a 15 nello stesso modo.

Lockerbie – Attentato sul volo Pan Am

Rating: tutti

10

Voto

Redazione

Lockerbie coveravif

Lockerbie – Attentato sul volo Pan Am

Non è solo una miniserie, è un evento televisivo. Dal 27 gennaio su Sky Atlantic e in streaming su NOW arriva Lockerbie: Attentato sul volo Pan Am 103, che racconta la sconvolgente storia vera dell’attentato del 21 dicembre 1988, con l’esplosione di una bomba a bordo del volo e il piombare dei detriti sulla cittadina scozzese di Lockerbie. Perfetta sotto ogni punto di vista - con le necessarie modifiche narrative rispetto agli eventi reali - regala a Colin Firth un altro ruolo per cui sarà ricordato. L’attore interpreta Jim Swire, autore del libro da cui è tratta la serie e padre di una delle vittime a bordo del volo 103. Il suo non arrendersi mai ha contribuito alla condanna del terrorista libico Abdelbaset al-Megrahi, fra gli esecutori materiali dell’attentato che costò la vita a 270 persone.

Lockerbie, miserie-capolavoro con una fotografia fredda e angosciante come l'attentato, è una coproduzione tra Carnival Films, che fa parte di Universal International Studios, e Sky Studios. A scrivere gli episodi c’è David Harrower (Blackbird), celebre autore scozzese. La regia è firmata da Otto Bathurst (Peaky Blinders) e Jim Loach (Save Me) ha diretto un episodio.

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