Winnie The Pooh: Tigro e la caccia al miele

Winnie The Pooh Tigro e la caccia al miele
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"Perché non ti togli questo vizio di saltare?" chiese Tappo a Tigro. "Perché? E' quello che i tigri san far meglio!" gli rispose Tigro saltellandosene via. Ed é su questa specialità di Tigro che si muove tutto il gioco. Winnie The Pooh: Tigro e la caccia al miele é l'avventura di Tigro che attraverso nove livelli, cerca di recuperare i vasetti di miele per il party che Winnie vuol dare per i suoi amici. Ad ogni livello bisognerà recuperare un numero minimo di vasetti per accedere al successivo, ma dato che i vasetti di miele se ne stanno nei punti più improbabili e nascosti di questo mondo fantastico, il nostro Tigro dovrà utilizzare tutte le sue abilità di saltatore per raccoglierli. Abilità che col progredire del gioco andranno ad incrementarsi con nuove mosse. Inizialmente avrete a disposizione un solo tipo di salto, ma battendo il coniglietto Tappo al gioco delle imitazioni, questi insegnerà a Tigro un piccolo segreto sulla sua coda, utile per saltare oltre ad una grande buca agitando le braccia come se svolazzasse. Se invece battete Winnie The Pooh al gioco del bastoncino, l'orsetto insegnerà a Tigro il trucco per saltare più in alto e avere una spinta maggiore, usando la coda come se fosse una molla in grado di farlo schizzare sopra rupi altissime, invero una delle animazioni più divertenti del gioco. A ogni livello comunque, oltre alla raccolta dei prelibati vasetti, Tigro avrà altre missioncine da compiere, perché anche se i salti sono una delle cose che i tigri san far meglio, un'altra delle loro peculiarità é quella di ritrovare oggetti. Così dovrete riportare la coda smarrita da Hi-Ho, l'ombrello di Winnie, la scopa di Pimpi o ritrovare il piccolo Roo e riportarlo dalla sua mamma. Per ogni livello, inoltre, c'é sempre una caverna nascosta o una botola che cela un piccolo livello bonus, gran dispensa di vasetti e altri tesori. Per completare i livelli al cento per cento, dovrete riportare tutti gli oggetti smarriti, raccogliere tutte le polaroid e tutti i vasetti di miele. Le fotografie raccolte durante il percorso e le cartoline le potrete rivedere nell'apposito album di foto, sezione a parte, che potrete visitare in ogni momento, zoommando sulle immagini che preferite. Ovviamente lungo la strada dovrete schivare donnole, elefanti volanti, massi rotanti, sciami di api, arrampicarvi su alberi, rupi, piattaforme sospese stando sempre attenti a dove saltate
Winnie The Pooh: Tigro e la caccia al miele
Winnie The Pooh sta preparando una grande festa per tutti i suoi amici

Winnie The Pooh: Tigro e la caccia al miele
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Winnie The Pooh: Tigro e la caccia al miele

Questo platform 3D è un gioco lieve e dolce, come i vasetti di miele che dovrete recuperare. Il gioco mantiene intatto sia lo spirito dei personaggi e del mondo di Winnie The Pooh creato da A.A. Milne, sia la leggerezza dello stile grafico a cui le illustazioni di Shepard ci avevano abituato, seppur rivisitate e aggiornate con le nuove tecniche dell'animazione in computer grafica. E' un prodotto tipicamente disneyano, fatto con cura e pensato per il target cui è destinato: i bambini dai quattro agli otto anni. Il gioco è semplice, fluido e divertente. La grafica è accattivante e Tigro, mantiene intatta la sua spumeggiante simpatia, così come tutti i personaggi presenti nel gioco, questo grazie anche all'ottimo doppiaggio. I dialoghi sono divertenti e completamente in italiano. L'impressione generale è molto positiva. Peccato che, come talvolta accade per i giochi destinati a un pubblico di giovanissimi, il gioco non risulti lunghissimo. I nove livelli di Winnie the Pooh: Tigro e la caccia al miele, si superano con facilità e la sua longevità è data dal voler terminare il gioco al cento per cento o nel voler rifare i livelli nel minor tempo possibile. La presenza dei mini giochi che, soprattutto se fatti in compagnia risultano essere molto divertenti, contribuisce a darne una maggior longevità. E' pur sempre vero che stiamo parlando di un gioco destinato ai più piccoli, ma vi assicuro che mi ci sono divertita pure io, che bambina non sono.