Resident Evil 3: Nemesis

Resident Evil 3 Nemesis
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Terzo capitolo della saga survival horror più famosa ed apprezzata del mondo, Resident Evil 3 Nemesis é finalmente giunto a noi nella sua incarnazione Italiana (le versioni Giapponese ed Americana, invece, erano uscite verso il novembre dell'anno passato). Le vicende alla base di questo sequel prendono atto nelle 24 ore precedenti e successive a Resident Evil 2, mostrandoci la situazione venuta a crearsi tra le strade di Raccoon City mentre Leon Kennedy e Claire Redfield erano impegnati nella loro allegra scampagnata verso il laboratorio sotterraneo della Umbrella Corporation
Resident Evil 3: Nemesis
Belli i fiorellini. Fa sempre piacere un tocco di colore in mezzo a tanti zombi...

Come é facile intuire, la suddetta situazione non é che sia molto allegra: infettati dal virus G progettato dal ricercatore della Umbrella William Birkin (il bell'ometto -e successivamente bel mostriciattolo- con il quale si aveva a che fare, per l'appunto, in Resident Evil 2), gli abitanti della città si stanno via via trasformando in terrificanti zombie. Come ci viene mostrato nell'introduzione, i pochi poliziotti che ancora tentano di mantenere una parvenza d'ordine sono completamente impotenti di fronte alla barcollante marea di non morti e, come se non bastasse, in mezzo alle fila degli infettati troneggia Nemesis, un gigantesco essere la cui unica occupazione sembrerebbe essere l'annientamento totale degli S.T.A.R.S. (Special Tactics And Research Squad, una branchia interna al dipartimento di polizia di Raccoon City), che tanta parte avevano avuto nella "disinfestazione" della villa del primo Resident Evil. Comprensibile, in questo contesto, la decisione di Jill Valentine (già protagonista di RE1, assieme a un Chris Redfield ormai emigrato in Europa alla ricerca del quartier generale della Umbrella) di cambiare aria per un pò, cosa comunque non troppo semplice quando tutte le strade che portano fuori dall'inferno sono pattugliate da mostri alla ricerca di cibo ancora vivo e deambulante
Come i più attenti tra di voi avranno ormai intuito, starà al giocatore aiutare la bella Jill (che per l'occasione ha scelto un bel completino molto adatto alla situazione, composto da minigonna di pelle, top aderente e stivali, oltre che da un comodo maglioncino legato in vita... signori, ecco una donna moderna che non rinuncia mai ad apparire al meglio in ogni occasione -o forse é solo un tentativo di sbolognare qualche copia del gioco in più facendo leva sui... ehmm... bassi istinti dei giocatori ?-) a salvare la pelle, facendosi strada tra le legioni dei trapassati e tentando nel contempo di evitare le premurose attenzioni di Nemesis. Proprio attorno al grazioso signore vestito di nero ruota uno dei maggiori motivi di tensione dell'intero gioco: infatti, mentre gli zombie e i nemici "normali" possono essere evitati o con una certa facilità (o, se proprio non si tolgono di mezzo, abbattuti a colpi di fucile), Nemesis si dimostrerà una vera e propria spina nel fianco per tutta la durata dell'avventura, apparendo nei luoghi e nelle situazioni più deleterie per le coronarie del giocatore (ad esempio in attesa dietro una porta, oppure fuori dalla finestra vicino alla quale si sta passando in quel momento, o magari sopra di voi mentre passeggiate in un vicolo), mostrando tra l'altro una spiccata propensione per l'uso di maniere non eccessivamente gentili e, anzi, omaggiandoci ben volentieri delle munizioni del lanciarazzi che si porta dietro, oltre che dei suoi delicati cazzottoni sui denti. Altra innovazione che appare -principalmente- in concomitanza degli incontri con Nemesis é la struttura a bivi: in pratica, in situazioni prestabilite, l'azione di gioco si fermerà per qualche secondo dandoci la possibilità di selezionare una delle due opzioni che ci verranno poste di fronte (solitamente fuggire o restare a combattere con il bestione cercando di atterrarlo per un pò e di recuperare parti di armi supplementari o gadget di questo tipo). Il reparto nemici non comprende comunque solo il necrotico persecutore degli S.T.A.R.S visto che, anche considerando -come detto poco sopra- che gli altri mostriciattoli possono essere uccisi con maggior facilità, vi resterà comunque l'incombenza di abbatterli dando fondo alla vostra preziosissima riserva di munizioni (parlando delle quali salta fuori un'altra caratteristica simpatica di Resident Evil 3, e cioé l'uso di particolari polveri da sparo che, misceltate tramite un apposito caricatore, potranno essere mutate in munizioni di vario tipo. Il bello é che la nostra Jill può anche migliorare la sua abilità di armaiola cosicché, dopo alcuni tentativi, sarà possibile utilizzare la comunissima polvere da sparo di tipo A per rifornirsi di numerosissi proiettili discretamente potenti da usare con la pistola di base) e, come da programma, vi ritroverete a sparare contro alcune tra le peggiori schifezze che abbiano mai camminato (o strisciato, o rotolato, o saltato, o semplicemente atteso viandanti incauti...) su questa terra. Quindi, non abbiate timore: tra ragni, cani assetati di sangue ed esseri dalla forma difficilmente definibile a parole, non avrete certo occasione di annoiarvi
Resident Evil 3: Nemesis
6.5

Voto

Redazione

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Resident Evil 3: Nemesis

Resident Evil 3 Nemesis potrebbe probabilmente aspirare al titolo di miglior capitolo della saga, se non fosse per alcuni difetti facilmente eliminabili: tecnicamente, pur essendo sempre ancorato a una concezione grafica sorpassata (soliti fondali prerenderizzati sui quali si muovono, con risultati alterni, personaggi poligonali), il titolo Capcom merita una promozione piena. Notevole anche il sistema di controllo, reso meno rigido da nuovi movimenti come le schivate e l'utilissima giravolta, e più che discreta l'atmosfera (anche se le troppe -a parer mio- scene all'aperto rovinano un pò il tutto). Rimangono i difetti citati poco fa che vanno a minare l'aspetto forse più importante, e cioè la longevità del titolo che, già bassa di suo, (circa sei ore, minuto più minuto meno) non è neppure aiutata dalla "rigiocabilità" tipica di Resident Evil 2. Peccato, perchè senza queste piccole pecche Nemesis sarebbe potuto essere un autentico capolavoro mentre, così com'è, si rivela "solo" un ottimo gioco.