Red Dead Redemption 2

Red Dead Redemption 2
di

WILD AMERICA

Tutto questo è percepibile anche perché il mondo attorno al quale si sviluppa la narrazione è coeso ma allo stesso tempo imprevedibile; tanto splendido quanto spaventoso. Si tratta della Frontiera alla sua massima espressione, arricchita da una serie di paesaggi ben amalgamati sulla mappa: foreste, riserve indiana, piane rigogliose, avamposti montani, città sviluppate e plaudi ricche di coccodrilli. Questi sono solo alcuni dei tanti luoghi dove ci troveremo a cavalcare.

Luoghi che vivono e respirano la loro quotidianità grazie a routine degli NPC che rendono unica la vita di ogni singolo personaggio. Attività in quantità, come solo Rockstar è in grado di fare magistralmente orchestrate e tanto altro che vi lasciamo il piacere di scoprire.


Sì cari lettori, è proprio questo il più grande complimento che si può fare all’ambiente di Red Dead Redemption II: il senso di stupore che regala la scoperta dell’ignoto.

Per la prima volta nella storia di questo medium, tutto ha davvero un senso, tutto risulta così credibile che sembra di vivere una sorta di Westworld virtuale. Volete andare a caccia? Occhio alle stagioni, al modo che le bestie (oltre 200 specie governate da ferree leggi preda-predatore) hanno di attaccarvi. Volete la pelle? cercate di ucciderle in maniera pulita; volete solamente la carne? assicuratevi che sia qualità e che siate in grado di trasportarla sul vostro cavallo.

A proposito, il cavallo. Ora che abbiamo avuto la possibilità di passare oltre 60 ore sul gioco, possiamo dirvi che i cavalli sono tanto protagonisti quanto i personaggi del gioco. Un elemento fondamentale di quel periodo, che si rivelerà il vostro migliore amico nei momenti peggiori. Ecco perché ci sarà da prenderne cura strigliandolo e dandogli da mangiare, portandolo in una stalla e migliorando la sua bisacca e le sua sella. C’è un’azione per tutto, persino per condurlo redini alla mano o per calmarlo nel caso si imbizzarrisca. Inoltre dovremo davvero avere sempre un occhio di riguardo per il nostro purosangue.

Se dovessimo allontanarci troppo dai lui perderemmo - momentanee - tutto quello che c’è nella sua bisacca: cambio d’abito (per climi caldi o invernali), armi e oggetti magari utili. Fortunatamente, passando del tempo con lui e curandolo, la nostra fiducia reciproca crescerà, permettendo non solo nuove mosse (tipo l’impennata o camminare di lato) ma aumentando anche alcune statistiche del cavallo come la stamina. A corredo di questo vero e proprio gioco nel gioco, troviamo delle animazioni fuori da ogni logica, in cui persino le tensioni dei muscoli e dello sforzo dell’equino sono visibili ad occhio nudo. Una cura davvero oltre in maniacale.

Chiusa questa piccola parentesi, torniamo alle attività. Anche in questo caso tutto sarà governato da una volontà di fondo davvero preziosa: curare ogni singolo dettaglio. Ecco perché la pesca vi richiederà esche diverse in base a dove ci troviamo a lanciare l’amo o al tipo di pesce che vogliamo prendere, giusto per fare un esempio. Caccia e pesca saranno fondamentali per rendere Arthur un personaggio in salute. Il tempo scorre all’interno del gioco, e questo lo si percepisce anche sul nostro personaggio. La barba e i capelli crescono, se non si mangia si perde peso e si diventa meno efficaci sulle barre della salute, del dead eye e della stamina; se non ci si lava l’impressione fatta alle varie persone sarà negativa,e così tanti altri esempi.

Red Dead Redemption 2

Non mancano poi tutta una serie di attività secondarie legate ai classici mini giochi (cinque dita, poker, domino ecc.), taglie di malviventi da recuperare e una quantità immane di segreti da scoprire semplicemente esplorando il contesto.

Ed è qui, in questo preciso elemento che Red Dead Redemption 2 si esalta. Per la prima volta assistiamo infatti ad un ribaltamento di fronte, in cui non è il personaggio (o il giocatore, se preferite) che interagisce con il mondo, ma è l’esatto opposto: il mondo che interagisce con il personaggio. Muovendosi per la mappa, andando da un avamposto all’altro oppure trovandoci a bighellonare in cerca di qualche segreto, verremmo quasi sempre stimolati da elementi esterni. Personaggi che cercano aiuto, eventi casuali che poi si trasformando in quest secondarie e tantissimi di quegli elementi che regalano la sensazione di vivere in un contesto che è governato dalla casualità degli eventi, esattamente come nel nostro mondo.

Inoltre, proprio il modo con cui decideremo di reagire con le persone (possiamo anche sparare a tutti, se questo è il nostro stile di vita: ma occhio alla taglia!) e alcune scelte morali nel corso delle missioni principali, andranno a determinare l’inclinazione nel nostro Arthur, sfruttando una comoda barra che passa da rossa a bianca. Più giocheremo da cattivi più saremo temuti, e questo potrebbe anche portarci ad avere qualche problemino ulteriore e non solo con la legge; se invece sceglieremo la strada della gentilezza, si apriranno linee di dialogo e più pazienza nei nostri confronti.

Per chiudere il discorso dell’open world creato da Rockstar, dobbiamo parlare della banda. Un elemento che a conti fatti tanto secondario poi non è. Nell’evolversi delle vicende, dovremo anche tenere bene a mente che nel nostro gruppo di fuggiaschi ci sono donne e bambini, e questo vuol dire dover gestire il campo. Procurare cibo, medicine e soldi che servono per acquistare munizioni ma soprattutto per migliorare le condizioni della carovana.


Ecco perché sarà necessario “sporcarsi le mani”, e per sporcarsi le mani intendiamo fare colpi necessari a recuperare un po’ di denaro da mettere nella cassetta comune, portare pelli e cibo al cuoco del campo (pelli che ci serviranno anche per migliorare il nostro equipaggiamento grazie ad un profondo sistema di crafting) per creare pasti caldi, oppure, riscuotere i crediti da parte di alcuni debitori, e altri lavoretti non proprio alla luce del sole. Questo porterà maggiore agio all’interno del gruppo, aprendo la possibilità di scegliere che tipo di miglioria apportare attraverso un libro contabile sempre consultabile. Tende più confortevoli, un pollaio, maggiore quantità e varietà di medicine, armi e munizioni e così via. Le scelte che faremo determineranno quindi molti dei rapporti che avremo all’interno della banda.

Ulteriore dimostrazione, quella appena descritta, di come tutto all’interno di questo open world abbia una sua personale coerenza e nulla, e ripetiamo nulla, è lasciato al caso o buttato nella mischia senza un vero senso logico.

Red Dead Redemption 2

“SHOT BOYS, SHOT!”

West, frontiera, bande e ricercati. Tutto questo porta ad una sola domanda: quanto si spara all’interno di Read Dead Redemption 2? Beh ovviamente tanto, tantissimo. Pensate solamente che gli sviluppatori hanno inserito la bellezza di oltre 50 bocche da fuoco, ognuna regolata - come nella realtà - da un suon tempo di ricarica, una sua gittata e, nel caso in particolare dei fucili, di un loro preciso rinculo.

Armi che, ve lo diciamo subito, seguono la stessa filosofia di tutto quello che vi abbiamo raccontato sino ad ora. Dovranno essere tenute integre e pulite per non fargli perdere efficacia. Questo vuol dire che sarà necessario fare della vera e propria manutenzione, magari quando siamo accampati all’aria aperta, dopo un bel pasto caldo e prima di coricaci. Oppure, se siamo particolarmente affezionati ad una di queste armi, potremo andare da un armaiolo che ci personalizzerà l’arma, tentando ovviamente di vendercene di nuove.

Se invece siete tipi più silenziosi e discreti, non temete, nel nostro arsenale ci sarà sempre a disposizione arco, coltelli da lancio e persino Tomahawk, senza dimenticare il sempre affidabile coltello. Lavori puliti, che lo diventano ancora di più con il Lazo. Infine, ma non per questo meno affidabili, i nostri cari pugni, grazie ad una nuova struttura per le scazzottate, ora non solo più profonde ma regolate interamente da un sistema di parata-schivata-attacco.

Questo strumento sarà molto utile in due casi specifici: nel catturare animali imbizzarriti oppure nel catturare e legare come salami dei fuggiaschi, così da consegnarli alla giustizia vivi e ottenere un pagamento migliore.

Già solo da questo racconto capite come lo shooting sia una cosa tutt’altro che accessoria o banale all’interno di Red Dead Redemption II. La sensazione che si percepisce durante le sparatorie è quella di avere realmente tra le mani l’arma che si sta impugnando, sparando da una copertura all’altra e sfruttando il dead eye al momento giusto ( per chi non lo conoscesse: un potere del nostro gunslinger che gli permette di rallentare il tempo per qualche secondo e assegnare i bersagli). Un sistema che potremo decidere se averlo full auto sull’aiuto alla mira oppure completamente manuale, per rendere tutto un po’ più difficile.

Ma è la varietà delle situazioni in cui ci troveremo a sparare che fa la differenza. Da sparatorie a cavallo, passando per situazioni più strette come l’assalto ad un treno fino ad arrivare a scontri a fuoco in campo aperto. Ci sarà spazio anche per la fantasia ( e non vi sveliamo altro) perché Rockstar ha pensato davvero a tutto, offrendo al pubblico situazioni davvero uniche in cui il concentrato del west si respira a pieni polmoni.

Diligenze, treni, ponti che saltano, paludi dove è difficile muoversi, fortini militari con generali nostalgici, città di periferia con veri e propri duelli, sbronze e risse al saloon. Vi possiamo assicurare che la densità di situazioni è davvero impareggiabile, unica per qualsiasi altri gioco con cui lo si confronta. E tutto questo, tutto quanto, avrà sempre delle conseguenze, delle taglie sulla nostra testa all'interno delle regione che se non vengono pagate ( o no si utilizza la bandana per coprirsi il volto ed evitare di essere riconosciuti) ci porteranno ad avere molti problemi se riconosciuti dalla legge o dai Pinkerton.

Ed è qui che, ancora una volta, torniamo al concetto base di tutta la produzione. Un concetto che viene arricchito da tutta la fase di shooting: stupire, sempre e comunque.

Red Dead Redemption 2

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10

Voto

Redazione

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Red Dead Redemption 2

Con Red Dead Redemption II ci troviamo davanti alla storia. Un gioco spettacolare, che travalica qualsiasi concetto ludico, pur rimanendo ancorato alle leggi che governano il videogioco. Una storia vibrante, appassionata e appassionante, inserita all'interno di un contesto che mai aveva vissuto di vita propria come in questo caso. Ci troviamo davanti ad un masterpice, ad uno di quei giochi che fanno e faranno scuola per tantissimo tempo. Un prodotto che è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Un Capolavoro, con la c maiuscola.