Recensione Moonscars

Spirito di Castlevania, vieni a me!

Recensione Moonscars

Mi piace tantissimo la parola “slasher”, con cui Moonscars si auto-definisce, con quelle atmosfere oniriche da incubo e quegli ambienti in cui di sicuro non andreste a fare un pic-nic di domenica. Molto prima che i soulslike cavalcassero le terre digitali delle nostre piattaforme già c’erano quei brand in stile Castlevania e Ghosts ‘n Goblins a regalarci mondi marcescibili in cui “affogare” con la fantasia e il titolo di questa recensione sembra trarne grande ispirazione.

Black Mermaid gioca quindi con l’immaginazione dello spettatore. Moonscars si sa esprimere con molti elementi tipici del genere, come le musiche che tendono a sottolineare la drammaticità di una vita sacrificabile; l’ambientazione  crepuscolare in cui tutto è adombrato, ma il sangue è nettamente visibile; il combattimento che esprime tutta la violenza riassunta nell’incerta pesantezza di un’arma che è anche il solo veicolo per aprirsi una strada che porti alla fine della sofferenza; l’inquietudine di nemici che barcollano fino a quando non sono pronti a sferrare il loro attacco più brutale; il territorio nefasto e malato, pieno di insidie con trappole e scorciatoie… ma anche il retrogusto sempre piacevole e mai stancante di un platform stile metroidvania.

Recensione Moonscars

IN VITA E IN MORTE… SOPRATTUTTO IN MORTE

La nostra protagonista, che viene chiamata Grey Irma dagli inquietanti npc intorno a lei, devo scoprire il mistero che si cela intorno al motivo e le ragioni del perché sia in vita, domanda non banale per ciascun essere umano standard, ma nel suo caso è un percorso che la porterà alla ricerca di colui che viene chiamato Lo Scultore. Il gameplay è un mix riuscito di azione in stile Castlevania con una punta di souls, tenendo conto che oltre agli attacchi veri e propri è anche previsto un albero delle abilità con cui implementare le statistiche, i poteri e le dinamiche offensive, il tutto cucito con la logica ormai super rodata delle “anime” che potranno essere recuperate, dopo la prima morte, se si riesce a tornare nello stesso punto in cui la vita è stata portata via.

La difficoltà è alta, ma certamente abbordabile, grazie anche al ventaglio di varianti belliche con cui fronteggiare gli avversari: attacco leggero, pesante, colpo speciale che si può ricaricare, schivata che attraversa i nemici, ma anche equipaggiamento che incrementa le statistiche ecc. Non è certamente un gioco perfetto, ma è sicuro che lo stile in pixel art riesce a dare quel senso di inquietudine che il team di sviluppo vuole trasmettere. Le animazioni della protagonista sono realizzate splendidamente, ma resta come difetto una logica di bilanciamento spesso non ottimale. Il parry ad esempio – una delle mille scelte che possiamo fare in fase di combattimento - non sempre “aggancia” correttamente gli avversari (come ho evidenziato anche durante la diretta su Twitch) e talvolta il numero di nemici è sbilanciato per alcune sezioni, portando ad un filo di frustrazione il giocatore, ma in generale il titolo è concepito per essere adatto a tutti coloro che amano i generi citati ad inizio articolo.

Recensione Moonscars

Moonscars

Versione Testata: PC

8

Voto

Redazione

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Moonscars

Moonscars funziona, non è propriamente un prodotto dotato di quel carisma che ne faccia un titolo che ricorderete a lungo, quello no, ma di certo potrebbe essere il gioco che vi regala ore di impegno e spensieratezza mentre falciate le orde nemiche. Il senso di progressione è offerto da una certa sfaccettatura nelle abilità a disposizione e in un gameplay che vi impegna nell’inanellare la giusta combinazione di azioni per uscire dalle fasi più caotiche.