Recensione di Dustwind: Resistance, un gioco d'azione che non riesce a conquistare

Un'avventura dai presupposti interessanti che, a causa delle numerose problematiche, diventa una prova di resistenza mentale. Ecco la nostra recensione di Dustwind: Resistance.

di Stefania Netti

Dustwind: Resistance è quella che definiremmo la classica occasione sprecata. Si tratta di un nuovo gioco d’azione tattico sviluppato da Dustwind Studios e Z-Software. Se da un lato le premesse potevano sembrare interessanti, dall’altro ci siamo scontrati con una serie di problematiche estremamente impattanti, al punto da influire gravemente sull’esperienza complessiva. Ecco la nostra recensione.

La storia di Dustwind: Resistance

Ciò che attira immediatamente è il comparto narrativo, che parte col piede giusto (seppur timidamente) per poi sfociare in una certa monotonia. Il protagonista è Jack, un contadino apparentemente soddisfatto della sua vita semplice e genuina, con i suoi amici e le persone a lui care. Tutto cambia quando subentra l’invasione dei predoni, temibili nemici disseminati ovunque. Jack è quindi costretto a imparare a combattere e a difendersi insieme alla sua squadra, pur di vendicare chi ama. Quella che era una semplice vita di campagna si è trasformata in una guerra aperta in cui ogni passo rischia di mettere fine alla propria esistenza.

Poteva essere un’ottima premessa narrativa, invece non è riuscita a coinvolgerci come speravamo, complice una scarsa profondità dei personaggi e una serie di lacune che ci hanno lasciati con l’amaro in bocca.

Il gameplay

Dustwind: Resistance è un gioco d’azione con visuale isometrica in cui la tattica è fondamentale, se volete sopravvivere. Con la barra spaziatrice è possibile mettere in pausa il combattimento e scegliere accuratamente la prossima mossa prima di essere colpiti. Il combattimento in pausa si alterna a quello in tempo reale, tuttavia non sempre facile e godibile, soprattutto nei momenti più concitati. È possibile attivare il fuoco automatico, usare bombe o trappole, accovacciarsi per migliorare la precisione e adottare un approccio più stealth, o colpire punti specifici come la testa o le gambe. Nel complesso, il combattimento sembrerebbe interessante, ma l’eccessiva legnosità dei personaggi si è rivelata davvero frustrante. Molto utile, invece, la percentuale di successo che ci permette di capire quale strategia adottare: colpire a una distanza particolarmente ravvicinata può risultare più efficace, così come sparare da lontano, con certe armi, può essere quasi completamente inutile.

Tuttavia, il livello di difficoltà (cinque in totale) non è assolutamente bilanciato. Abbiamo perfino provato a giocare nella modalità più facile in assoluto e siamo comunque morti dopo pochi colpi, rendendo l’esperienza di gioco, se non impossibile, una prova di resistenza mentale. Abbiamo anche optato per un approccio più stealth, cercando di nasconderci e non farci vedere dai nemici, che puntualmente comparivano improvvisamente dal nulla, altro aspetto snervante che ci ha messo a dura prova. La possibilità di utilizzare il cane di Jack, Diesel, sia come soccorritore che aggressore è invece molto utile, ma i numerosi aspetti negativi non ci hanno permesso di divertirci.

Anche l’interfaccia è troppo piccola e poco funzionale, a tratti legnosa ed estremamente datata. Problematiche simili sono più comuni su console, ma avendo giocato su PC possiamo confermare che si tratti di un’interfaccia mal realizzata. Un altro aspetto poco convincente è l’eccessiva grandezza della mappa, a discapito di un’estrema lentezza dei personaggi. Sebbene sia possibile utilizzare l’abilità Scatto per risparmiare qualche secondo, dura decisamente troppo poco. Ad ogni modo, durante l’esperienza di gioco è possibile esplorare e ottenere diverse armi, aspetto che permette di procedere con calma.

La seconda metà del gioco diventa un po’ più godibile, grazie anche all’aggiunta di nuovi mezzi e strumenti. Tuttavia, l’IA disastrosa e gli altri aspetti negativi di cui vi abbiamo parlato influiscono davvero negativamente. Se il team avesse lavorato diversamente su certi aspetti, anche solo bilanciando meglio il livello di difficoltà e l’interfaccia, probabilmente sarebbe stato tutto (o quasi) diverso. Di conseguenza, le 15 ore necessarie per completare il gioco si sono rivelate tutt’altro che piacevoli.

Il comparto tecnico

L'ostacolo principale è una grafica estremamente datata, unita all’interfaccia troppo piccola di cui vi abbiamo parlato e molto legnosa ad ogni clic. Anche spostare la visuale era poco pratico e, con le mappe particolarmente grandi, ciò impattava maggiormente. Non abbiamo riscontrato bug specifici o problemi grafici e, nel complesso, il gioco non ha mai dato particolari problemi da questo punto di vista. Per fortuna è presente anche la localizzazione in Italiano, punto a favore che almeno permette di immergersi maggiormente nel gioco.

Purtroppo, però, Dustwind: Resistance non riesce mai a stupire, a coinvolgere e a intrattenere con facilità. La frustrazione è stata presente fin dall’inizio e la curiosità ha rapidamente ceduto il passo alla ricerca disperata di non morire, pur di concludere il gioco. Ciò non significa che sia un prodotto da cui stare categoricamente alla larga, anzi, potrebbe anche piacervi, ma è giusto che siate a conoscenza di alcuni aspetti impossibili da trascurare e che influenzano davvero l’esperienza complessiva.

La recensione di Dustwind: Resistance, conclusioni

Dustwind: Resistance avrebbe potuto sorprendere gli appassionati del genere, se solo non ci fossero state così tante problematiche. Il gioco è estremamente punitivo, anche nella modalità più facile, al punto che nemmeno mettere il gameplay in pausa ci ha aiutato a sopravvivere. Non hanno aiutato le ambientazioni troppo grandi e i comandi eccessivamente legnosi, complice un’IA poco convincente. Insomma, è un’occasione davvero sprecata ed è un vero e proprio peccato, visti i presupposti.

Se non avete particolari pretese, amate il genere, non vi importa della grafica datata o delle numerose imprecisioni del gioco, allora potreste dargli una possibilità. Tuttavia crediamo che il prezzo sia ancora troppo alto per ciò che offre realmente, quindi potreste voler optare per altre alternative più interessanti.