Nightmare Frontier: Recensione di uno strategico interessante
Nightmare Frontier: gioco tattico ad estrazione in un'America alternativa

Cos'è Nightmare Frontier?
Ci sono giochi che si limitano a intrattenere, altri che cercano di raccontare una storia, e poi ci sono quelli che ti trascinano in un abisso, ti afferrano per la gola e ti costringono a guardare dentro l’oscurità. Nightmare Frontier appartiene senza dubbio a quest’ultima categoria. È un’esperienza che non si limita a essere giocata: va affrontata, sopportata, metabolizzata. Ambientato in una versione alternativa e distorta dell’America dei primi del Novecento, il gioco ci introduce in un mondo dove la realtà si è incrinata, lasciando filtrare qualcosa di profondamente sbagliato. La cittadina mineraria che fa da sfondo alla vicenda non è solo un luogo fisico, ma un simbolo della decadenza, della paura e della follia. Ogni strada, ogni edificio, ogni oggetto sembra portare con sé il peso di un passato traumatico, e il giocatore si ritrova a guidare una banda di disperati in missioni suicide nel cuore di questo incubo.
La narrazione non è mai esplicita, non ti prende per mano. È frammentata, sussurrata tra le righe, affidata a documenti logori, a dialoghi spezzati, a visioni che sembrano sogni febbrili. Non c’è una trama lineare da seguire, ma piuttosto un mosaico di storie personali, di perdite, di redenzioni mancate. Ogni personaggio che si unisce alla tua squadra ha un passato, un dolore, una cicatrice che lo accompagna. E più ti addentri nella città, più ti rendi conto che il vero nemico non sono i mostri che ti assalgono, ma le paure che porti dentro.
Il gameplay di Nightmare Frontier
Il gameplay è un ibrido affascinante e spietato. A prima vista potrebbe ricordare i classici giochi tattici a turni, ma ben presto ci si accorge che Nightmare Frontier gioca secondo regole tutte sue. Ogni missione è una discesa nell’ignoto, una spedizione in territori generati proceduralmente dove nulla è mai davvero sotto controllo. Pianifichi, scegli con cura l’equipaggiamento, studi la composizione del team, ma poi, una volta sul campo, tutto può cambiare in un istante. Il sistema di combattimento è profondo, ricco di possibilità, e premia la creatività tanto quanto la prudenza. Puoi sfruttare l’ambiente, concatenare attacchi, manipolare la paura stessa come risorsa. Ma ogni scelta ha un prezzo. Più tempo passi nella zona, più il livello di incubo cresce, e con esso la ferocia dei nemici e la possibilità che qualcosa vada irrimediabilmente storto.
E poi c’è la gestione della paura, ma non scomodiamo Darkest Dungeon, queste provocano solo una perdita progressiva della vita. Ogni membro del team ha una psiche, una soglia di sopportazione, un modo diverso di reagire al terrore. Alcuni diventano più forti quando sono spinti al limite, altri crollano, si paralizzano, impazziscono. È un sistema che aggiunge una tensione costante, perché non stai solo combattendo contro creature deformi, ma anche contro la fragilità umana. E quando un personaggio muore, non c’è ritorno. La morte è permanente, e ogni perdita pesa come un macigno, anche se di fatto conta poco, trovate un nuovo elemento della "ciurma" a disposizione.
Tornati alla base, il gioco si apre in una direzione completamente diversa, ma altrettanto affascinante. Qui puoi potenziare la tua squadra, costruire nuove strutture, sperimentare con un sistema di crafting che mescola tecnologia steampunk e alchimia oscura. Le armi che crei non sono semplici strumenti di morte, ma oggetti carichi di significato, spesso con effetti collaterali tanto potenti quanto pericolosi. Ogni scelta è un compromesso, ogni potenziamento una scommessa.
Nightmare Frontier: da demo a gioco completo
Il punto più importante è che questo titolo offre e sfoga quasi tutte le sue (buone) idee nelle prime tre-quattro ore - per altro è disponibile una demo, così lo potete provare - e confesso che mi sono fatto prendere così tanto da averne "infilate" non poche già nei primissimi giorni. Ma i suoi punti oscuri restano un gameplay troppo ripetitivo: stessi nemici, stessi livelli (altro che generazione procedurale), ottimi potenziamenti ma un po' di noia nella gestione della post-estrazione e soprattutto quando avrete personaggi più forti ma sarete comunque costretti a fare ore e ore di grinding per materiale utile da distruggere e ricominciare, stufa un po'. Confesso che è proprio la noia della parte centrale, che riguarda però tante ore, che dovrebbe essere più stimolante, ma è un trampolino comunque utile ad un titolo che potrebbe evolvere molto bene o essere la base solida di qualcosa che si svilupperà nei seguiti.
Versione Testata: PC
Voto
Redazione

Nightmare Frontier
Nightmare Frontier fa la sua parte, tra novità e buone idee, purtroppo queste ultime si esauriscono in fretta e il resto è un buon filler, ma certamente meno interessante rispetto alle prime ore. Certamente sono stati piantati però i semi di una struttura che merita un approfondimento postumo.