Morrowind

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Durante l'avventura potremo interagire con qualsiasi personaggio presente: ognuno di questi nel gioco ha una sua precisa identità, un impiego, ed una caratterizzazione completa sotto ogni aspetto. Potremo intrattenere conversazioni su diversi temi, alcuni dei quali potranno essere approfonditi. Alcuni personaggi assegneranno dei compiti, altri chiederanno favori, insegneranno abilità ed intratterranno compravendite di oggetti di qualsiasi tipo. Utilissimi per ottenere informazioni anche i semplici passanti, che potranno rivelarsi grandi fonti di informazioni e rumors. Inoltre è possibile anche e indiscriminatamente attaccare i personaggi che a loro volta si difenderanno, incorrendo però in sanzioni penali che sono quelle tipiche delle aree in cui ci si trova.

In Morrowind è anche possibile interagire con qualsiasi tipo di oggetto o visitare ogni locazione presente. Sarà possibile infatti entrare attraverso tutte le porte presenti, con limitazioni riguardanti il livello di serratura, che man mano che avanzeremo di livello crescerà rendendoci visitabili sempre più luoghi. Inoltre tutti, proprio tutti gli oggetti che troveremo potranno essere raccolti, ma con le dovute precauzioni: fiori e piante potranno essere presi senza problemi, ma gli oggetti, specie nelle zone dove la legge punisce il furto, dovranno essere presi con un minimo di attenzione e, soprattutto, sempre tenendo a mente la capienza massima del nostro alter ego, che ha un preciso limite di peso di oggetti trasportabili.

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L'appesantimento si ritorcerà poi anche sulla velocità dei movimenti del personaggio, che man mano che sarà equipaggiato con oggetti più pesanti, ridurrà la velocità nel camminare e nella corsa. Ma la cosa veramente rivoluzionaria che è stata introdotta, è la capacità di creare i vari oggetti, dalle pozioni, agli incantesimi, alle armi.

Nel gioco sarà possibile compiere una quantità di azioni elevatissima: potremo infatti cercare di guadagnare denaro in mille modi diversi, per poi usarlo per comprare attrezzatura, oggetti, elementi magici, armi e vestiario, oltre che per pagare gli speciali allenamenti che aumenteranno i vari parametri fisici e magici. Sarà possibile entrare a far parte di compagnie come la gilda dei maghi o quella dei guerrieri, per apprendere arti magiche o di combattimento, ma anche eseguire i vari compiti assegnati e viaggiare per tutta Vvanderfell. Le battaglie si svolgono in tempo reale e gli scontri all'ultimo sangue saranno caratterizzati da un'insieme di colpi, parate e magie che li renderanno vari ed emozionanti.

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8.5

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Redazione

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Morrowind

Morrowind ha già avuto modo di disputare la sua partita in ambito PC, dove si è dimostrato un prodotto davvero eccellente sotto quasi tutti i punti di vista. E quando si torna in campo, per la seconda volta, stavolta sulla macchina verde nera di casa Microsoft, il copione non cambia. La Bethesda Softworks sale in cattedra e ci da un'ottima conversione di un gioco, che definire vasto e pretenzioso sarebbe riduttivo. Così la conversione va a meraviglia: impatto grafico devastante, e un gameplay e una longevità ovviamente rimaste invariate. Immane, grandioso. O forse solo Morrowind, per definirlo con una singola parola.
La versione PC era un ottimo auspicio per coloro che aspettavano la versione XBOX: e così Morrowind è quello che ti aspetti, un capolavoro. Rispetto alla controparte computer infatti, tutto è rimasto invariato se non a livello grafico, dove le differenze sono minime e davvero di poco conto. E' l'RPG a cui tutti vorrebbero giocare: è vasto, ricco d'atmosfera, evocativo, realizzato magistralmente e capace di regalare tanta libertà al giocatore, come pochi altri titoli sono in grado di fare.
Morrowind è uno di quei rari giochi che costituiscono un vero e proprio gioiello: a dirla tutta i difetti non mancano, anche perché si sa, la perfezione non è di questo mondo, e forse nemmeno dell'altro, ma nel contesto generale spariscono e lasciano la scena a un'imponenza tale da fargli meritare la nomea di "capolavoro". E allora direi di finire con le immortali note di "Can't Help Falling In Love", il pezzo con cui Elvis chiudeva i suoi concerti. Promosso a pieni voti.