Harvest Moon: The Lost Valley

Harvest Moon The Lost Valley
E' una notte tempestata da raffiche di neve quella in cui un ragazzo – o una ragazza, fate voi – giunge presso una baita abbandonata. Non si sa da dove arrivi, ma non importa: in quella casetta trova calore ed ospitalità, salvo poi scoprire che l'intera valle é stretta nella morsa di un inverno perenne. A rivelargli l'arcano é uno strano Folletto che il ragazzo libera dalla neve la mattina seguente: questi gli racconta infatti che la Dea del Raccolto ha perso i suoi poteri, ma che é possibile aiutarla a riottenerli. Lavorando al terra, coltivando frutta e verdura, allevando animali e modificando il terreno, infatti, é possibile risvegliare gli altri folletti e rendere alla Divinità la sua gloria.

La serie Harvest Moon, pur non essendo un'esclusiva, é certamente molto presente in casa Nintendo: The Lost Valley é il primo capitolo del brand creato da Natsume, in luogo della tradizionale Marvelous. Il gioco, com'é possibile intuire dall'introduzione, calerà il giocatore nei panni di un contadino ed allevatore intento nel nobile lavoro di far fruttificare un vasto appezzamento di terra: la Valle Perduta, appunto. L'obiettivo principale del gioco sarà quello di riportare nella valle le 4 stagioni, ma una volta ottenuto questo risultato la vostra carriera da agricoltore sarà di fatto appena agli inizi.

Harvest Moon: The Lost Valley
Ecco i protagonisti tra cui potrete scegliere: la storia non subirà grandi variazioni


Come in tutti gli Harvest Moon, anche in TLV dedicherete parecchio tempo alle attività tipiche del contadino: dissodare il terreno, seminare, annaffiare, concimare, raccogliere. Quando comincerete a possedere mucche, galline e pecore dovrete anche fornire loro il cibo, pulire le stalle e naturalmente raccogliere latte, uova e lana. Inizierete di fatto seminando broccoli e spinaci, ma progressivamente attirerete nella valle nuovi personaggi (tra cui i folletti) che vi forniranno nuove sementi e nuovi attrezzi da lavoro. Con le giuste strutture a disposizione potrete anche trasformare i prodotti della terra in altre cose: il grano diventa farina, il mais diventa foraggio, la frutta diventa confettura, e così via.

Novità per la serie, in TLV dovrete anche dedicare del tempo a una sorta di terraforming (ci perdonino gli astronauti se usurpiamo il termine): armati di pala, e più avanti di martello per i terreni rocciosi, potrete infatti modificare il livello del terreno in qualsiasi punto della valle, sollevandolo e abbassandolo in modo da creare vaste spianate e terrazzamenti, modificare il corso del fiume, realizzare scale e così via (insomma, chi conosce Minecraft ha capito di cosa parliamo). Ci vorrà molto tempo, ma alla fine la Valle cambierà totalmente aspetto secondo le vostre esigenze. Inoltre, l'altitudine influenzerà le culture: dagli stessi semi potranno nascere versioni differenti, come fragole bianche, cavoli rossi, a seconda della “quota” a cui li pianterete.

Harvest Moon: The Lost Valley
Dovrete dedicare molto tempo al terraforming


Tecnicamente, il gioco purtroppo non brilla di particolare luce: sembra che il team abbia lavorato alacremente alla gestione dei vari livelli del suolo (per il terraforming) trascurando molte altre cose. Tanto per cominciare, il gioco non supporta né il 3D stereoscopico (con la futile eccezione del menù principale) néil Circle Pad Pro (o il C-Stick su New 3DS), rendendo l'inquadratura ruotabile solo coi tasti laterali. La valle é indubbiamente vasta e il terraforming sicuramente una feature interessante, ma la mancata implementazione di questi due elementi é veramente incomprensibile nel 2015, soprattutto quando il gioco é uscito in USA nel Novembre 2014 ricevendo critiche piuttosto pesanti (aggiornarlo no, eh?). Il sonoro di sottofondo é carino sia come musiche sia come effetti, ma niente di trascendentale: il gioco non é doppiato ed i testi sono disponibili solo in Inglese.

Per il resto, il team ha sfruttato la “progressione” della trama per introdurre i vari elementi di gameplay successivamente e così spalmare i numerosi tutorial lungo le prime ore di gioco: una scelta ovvia, vista la “quantità di cose che é possibile fare”, ma che talvolta tende ad essere veramente molto diluita. Un'implementazione interessante é il fatto che gli strumenti di lavoro (pale, martelli, asce) non devono essere più selezionati preventivamente e si attivano contestualmente all'azione che si vuole compiere, anche se questo a volte può esigere una certa attenzione (e lo diciamo dopo aver inavvertitamente abbattuto un albero appena piantato). Rimane per il protagonista la possibilità di sposarsi e di avere figli: tre ragazze e tre ragazzi (rispettivamente per il personaggio maschile e quello femminile) sono infatti “corteggiabili” a suon di quest per convolare a giusta nozze.

Harvest Moon: The Lost Valley
Il fiume é pescosissimo


Il risultato non é poi malaccio, sebbene abbia non poche pecche: il sistema di puntamento tende infatti a fare un po' le bizze e “inquadrare” il quadretto su cui si vuole lavorare non sempre é immediato; l'icona dell'azione disponibile spesso non si aggiorna in tempo reale; il terraforming é necessario ma anche molto laborioso in termini di tempo e per un gioco che strizza l'occhio ai più giovani può risultare anche noioso. Non mancano poi i “paletti” un po' fastidiosi: non potrete abbattere determinati alberi prima di aver raggiunto una certa parte della trama, idem valga per i terreni rocciosi o la costruzione di certe strutture.

Il fatto, poi, che i vari personaggi siano incontrabili solo determinati giorni a determinati orari obbliga spesso a tener conto di un'agenda fin troppo piena. Questo tra l'altro implica che per risolvere determinate quest, anche di trama, dovrete far passare molti giorni di gioco; per fare un esempio, ottenere il “Cristallo dell'Autunno” sarà un vero calvario: dopo aver abbattuto una montagna rocciosa a suon di martellate (non stiamo scherzando) inizieranno le varie richieste da girare ad specifici personaggi, ciascuno dei quali reperibile solo in determinati giorni e orari.

D'altro canto, il gioco ha una grande qualità: può essere preso sia come un passatempo occasionale, dedicandosi un po' alla volta a una o all'altra attività, sia come un macina-ore, quando ci si imbarca in lavori più impegnativi quali sbancare un'intera sezione di una montagna o coltivare un certo numero di culture. In conclusione, i fan del brand lo troveranno certamente accattivante, i neofiti potrebbero dargli uno sguardo con curiosità, mentre i più giovani trovarlo un po' noioso, oltre che essere ostacolati dalla barriera linguistica. Un capitolo leggero che forse ha un po' troppe pretese ma che in sostanza svolge il suo lavoro.

Harvest Moon: The Lost Valley
Intrattenere buoni rapporti con gli abitanti della valle é la chiave per ottenere premi speciali


Harvest Moon: The Lost Valley
5.5

Voto

Redazione

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Harvest Moon: The Lost Valley

Harvest Moon arriva su 3DS con un capitolo dedicato, e sebbene il devteam trascuri di sfruttare alcune feature della console (primo fra tutti il 3D che le dà il nome) tenta la strada del terraforming “alla Minecraft” per aggiungere una nuova variabile alla nota formula agropastorale. Il risultato non é brutto a prescindere, però impone tempi, impegno e fatica notevoli per raggiungere anche i risultati più semplici, cosa che potrebbe scoraggiare il target di riferimento dei più giovani, oltretutto non facilitati dalla barriera linguistica. Idee buone da gestire meglio.

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