Gears of War 3

Gears of War 3
Gears of War 3, com'era logico aspettarsi, si instaura nel solco già scavato dai primi due episodi puntando più sul concetto di continuità "intellettuale" piuttosto che sul rinnovamento di una saga che, giustamente, si é imposta come uno dei massimi esempi di questa generazione. Uno spettacolo pirotecnico a salutare la chiusura di una trilogia che chiude il capitolo Marcus Phoenix ma che di sicuro apre nuovi scenari sull'universo di Gears of War a cui di certo non manca il background narrativo, esplicitato anche dalle ottima Karen Traviss nella sua trilogia "su carta". E quando diciamo che chiude la trilogia, lo fa senza troppi ripensamenti. Inutile cercare il classico video alla fine dei titoli di cosa, o anche un semplice messaggio nascosto tra le righe dei ringraziamenti di rito a fine gioco. Niente. Alla fine del tunnel c'é solo il buio. Un pò triste, forse, ma consola la consapevolezza di aver portato una delle trilogie meglio riuscite e significative di questa generazione videoludica.

Nella prima fase del gioco Marcus combatterà contro i suoi ricordi
Nella prima fase del gioco Marcus combatterà contro i suoi ricordi
Bigger is Better?
Bigger is Better?
Anya é uno dei protagonisti assoluti del gioco
Anya é uno dei protagonisti assoluti del gioco


Narrativamente Gears 3 si pone 18 mesi dopo gli accadimenti che hanno caratterizzato il secondo episodio. Dopo avere sacrificato Jacinto, ultimo avamposto di Sera nella difesa contro le locuste, il COG (ovvero la coalizione dei governi) ha cessato di esistere e nemici nuovi e vecchi si stagliano sul futuro della squadra Delta. Non bastassero le locuste, si aggiungono anche gli "splendenti", una nuova razza di nemici forse ancora più letale delle locuste stesse e gli stessi "arenati" (ovvero i cittadini sopravvissuti alla distruzione delle città di Sera da parte dello stesso Governo per frenare l'avanzata del nemico) si dimostrano giustamente ostili nei confronti dei militari del COG. Questi ultimi, dal canto loro, vivono a bordo di enormi città galleggianti cercando di sottrarsi ai continui assalti degli Splendenti, alla perenne ricerca di viveri nelle poche zone di terraferma rimaste. Ovviamente però rimane la classica "ultima speranza" che vede coinvolto proprio il nostro Marcus Phoenix (tranquilli, non spoileriamo nulla) e che funge da "motore" per l'intera avventura.


> Diario di sviluppo 3

Signori, gli splendenti.
Signori, gli splendenti.
Il pericolo arriva sempre dal sottosuolo.
Il pericolo arriva sempre dal sottosuolo.
Attenzione, gli Splendenti sono carichi di Imulsion e tendono ad esplodere in punto di morte.
Attenzione, gli Splendenti sono carichi di Imulsion e tendono ad esplodere in punto di morte.


Character e Level Design sono rimasti praticamente immutati se si eccettuano i normali interventi di lifting relativi alla classica messa a punto di modelli e texture tirati a lucido da un motore grafico rinnovato nelle features rispetto a quello di due anni fa. Rispetto a Gears 2, però, si avverte una maggiore velocità d'esecuzione in qualsiasi tipo di movimento, come se Epic avesse voluto "oliare" ingranaggi di Gameplay che erano risultati in alcuni casi troppo legnosi e macchinosi. Una rinnovata agilità che favorisce non solo il classico "spara e ripara" ma che riesce ad imprimere un'impronta più action allo stile di gioco. Ora quindi la possibilità di lanciarsi a testa bassa sarà solo una vostra scelta, non limitata da movimenti goffi o dal basso punto di reattività dei precedenti capitoli, tenendo però in debita considerazione le caratteristiche "detonanti" dei nostri nuovi avversari dal momento che gli Splendenti hanno la simpatica attitudine a esplodere in punto di morte.

Una variabile da tenere in alta considerazione dal momento che i danni inflitti potrebbero essere devastanti sia per noi che per i nostri compagni. Fortuna vuole che il team si possa prendere cura l'uno dell'altro, fornendo assistenza medica, quando necessaria, a patto però che i vostri compagni siano nelle immediate vicinanze. Un plauso va comunque fatto in questo senso all'intelligenza artificiale dei nostri commilitoni che trovano sempre (o quasi) il percorso ideale per prestarci soccorso e dare quindi continuità alla nostra azione di guerriglia. Nessuna particolare nuova mossa, invece, per i nostri avversari che così come nei precedenti capitoli si dimostrano in grado di reagire coerentemente ai nostri assalti ma che forse richiedono d'essere affrontati a livelli di difficoltà elevata per regalarci una vera e propria sfida di alto profilo.

Come sempre, nei primi istanti di gioco saremo guidati attraverso un tutorial in game.
Come sempre, nei primi istanti di gioco saremo guidati attraverso un tutorial in game.
Non vestiremo solo i panni di Marcus
Non vestiremo solo i panni di Marcus
I mostri più imponenti muiono in modo decisamente spettacolare.
I mostri più imponenti muiono in modo decisamente spettacolare.


Gears of War 3
9

Voto

Redazione

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Gears of War 3

Pur non discostandosi troppo dal suo più recente passato, il terzo episodio di Gears of War riesce a portare quei piccoli ritocchi al gameplay da riuscire ad apparire comunque fresco e avvincente. Sostenuto da una trama drammatica al punto giusto e capace di chiudere i nodi rimasti in sospeso, il team di Cliffy B. é stato capace di dare una chiusura in crescendo al suo brand, senza lasciare troppi margini per un eventuale ritorno. La saga di Marcus Phoenix si chiude qui. Alla grande.