Balatro: recensione del roguelite dal quale non vorrete più staccarvi

Ci sono demo apparse durante lo Steam Next Fest che non ti aspetti proprio, tra queste svettava decisamente Balatro. Perché può essere interessante un gioco di poker e perché nel giro di pochissime ora dall'uscita è entrato nella top 10 di Steam con oltre 250.000 copie vendute in un soffio per un team e un titolo semi-sconosciuto?

La fortissima identità di Balatro

Di indie e di roguelite ne ho recensiti veramente tanti, e su questa testata troverete una cura e un dedizione smodata per questo genere, bacchettando alla bisogna, ma dimostrando anche come l'"affamato" mondo dei giochi indipendenti sta ritagliandosi uno spazio sempre più ampio con idee innovative e titoli che diventano generi ed imitati da altri.
Balatro è di fatto un roguelite in cui devi creare combinazioni di valori di carte legate alle regole del poker, con l’aiuto di carte speciali chiamate Jolly, che hanno effetti vari e spesso sorprendenti.

Si può scegliere di saltare una sfida proposta per guadagnare un premio ambito direttamente, ma non potendo accedere al negozio subito dopo la risoluzione di una quest, o di investire il proprio denaro su tante tipologie di buste a disposizione. Alcune ad esempio dette "pianeti" incrementano i punteggi di moltiplicazione delle combinazioni del gioco - ad esempio aumentare il livello di un full, farà in modo che si guadagnino più fiches una volta ottenuto quest'ultimo -, ma ci sono anche i "tarocchi" che hanno lo scopo di potenziare le carte del mazzo.

Ci sono anche altre abilità che possono dar valore ad altri aspetti del gioco come un maggior numero di carte in mano, di scarti da poter fare per sostituire le carte che non ci piacciono e così via. C'è davvero tanto in ballo e quella che può sembrare una formula apparentemente semplice, ma ha dietro uno studio vastissimo e un level design super azzeccato.

Lo scopo è accumulare abbastanza fiches per battere i Buio, dei nemici che ti sfidano a ogni livello. Ogni partita è diversa, grazie alla generazione casuale delle carte, dei Jolly, dei Buio e dei negozi in cui puoi acquistare nuove carte e potenziamenti. Il videogame rimarca una certa originalità, ma anche la sua piacevolissima grafica retrò, impreziosita da una colonna sonora synthwave e da una ricercata profondità strategica.

Oltre ad una modalità campagna con 8 difficoltà è presente una modalità sfida, giornaliera e seminata. Il gioco finale consiste nel raggiungere e sconfiggere il boss finale, il Buio Supremo, che richiede una grande abilità e una buona dose di fortuna. Il gameplay di Balatro è semplice da imparare ma difficile da padroneggiare, e richiede di sfruttare al meglio le sinergie tra le carte e i Jolly, e di adattarsi alle situazioni imprevedibili che si presentano.

Il futuro e le ombre

Confesso che non è semplicissimo trovare dei difetti ad un titolo che perfino nell'estrema semplicità grafica riesce a sintetizzare sempre al meglio lo stile artistico, la piacevolezza delle animazioni e la voglia costante che spinge ogni giocatore a fare una partita per poi smettere - ci ho passato un weekend sopra e non vedo l'ora di completare questo articolo per farmi un'altra partita -.

Confesso però che per quanto la difficoltà sia ben calibrata, in generale, alcune delle sfide boss risultano quasi impossibili se non si è in determinate condizioni con jolly favorevoli - disabilitare alcune carte nel conteggio dei punti o coprirne alcune porterà a game over molto repentini se non avete le giuste moltiplicazioni dei valori delle restanti carte - ma nella mia sfrenata fantasia posso solo immaginare in futuro che tipologia di boss, espansioni o idee possano nascere.