Joker 2: Folie à Deux – Tutto sull'edizione 4K di Warner Bros
Girato tra 4.5K e 6K, tecnicamente questa edizione UHD è una piacevole sorpresa

Joker: Folie à Deux è l'atteso sequel del film del 2019 sempre diretto da Todd Phillips. Riprende così la storia di Arthur Fleck - Joaquin Phoenix, mirando a esplorare ulteriormente la complessità di un personaggio unico quanto lo stile narrativo che cavalca. L'introduzione di elementi musicali e la presenza di Lady Gaga nel ruolo di Harley "Lee" Quinzel hanno contribuito a una dimensione sovversiva totalmente inaspettata.
Due anni dopo il massacro “ufficiale” di cinque individui, Arthur Fleck è detenuto all'Arkham State Hospital in attesa di scoprire se processabile per i crimini commessi da Joker, mentre l'avvocata della difesa sostiene la tesi del disturbo dissociativo d'identità. Durante una sessione di musicoterapia Arthur incontra Harley Quinzel, giovane donna disturbata con una drammatica infanzia alle spalle nonché ammiratrice di Joker: tra i due nasce una connessione profonda, tra realtà e immaginazione.
L'altra faccia di Joker
Massacrato oltre misura da critica e pubblico, questo sequel (200 milioni di budget alla faccia dei “soli” 60 milioni del precedente) non annoia proprio per l'originale decisione di non perseguire logica e impronta artistica del primo film. Il plauso va a Phillips proprio per la scelta totalmente inconsueta e in controtendenza di narrare il resto della vita disgraziata di Fleck.
Può esserci grazia anche là dove non alberga la luce (della ragione), dove la follia è cucita tra note musicali, così dissonanti nel celebrare quella che lo stesso Quentin Tarantino ha definito come una “dichiarazione di guerra al sistema”.
Storia d'amore e d'anarchia
Storia anarchica e ribelle volta a distruggere il mito così sapientemente costruito nel primo film, dove quegli stessi spettatori che l'avevano applaudito vengono trascinati per i capelli fuori dalla comfort zone in cui immaginavano di ritrovarsi. Odiato da troppi, colpo di genio per chi invece ritiene questo film un illuminato esempio di rottura totale, di ardita e sorprendente reinvenzione.
A ciò ha indelebilmente contribuito lo stesso Phoenix, così mostruosamente alterato: scheletro nel corpo e nell'anima ricordando il Christian Bale nel disturbante The Machinist – L'uomo senza sonno di Brad Anderson (2005). Oltre quella che dev'essere stata una devastante preparazione fisica, l'attore qui meriterebbe quanto meno la candidatura all'Oscar.
Il suo è un approccio canoro che viaggia dissonante quanto in accordo con il suo passato e l'inaspettata struttura narrativa, dove la genuinità prende il posto della perfezione in un retrogusto dolce-amaro affatto compiaciuto. Elementi che contribuiscono a tratteggiare la sfortunata e violenta vita di Fleck, tra deliri e così poco amore in cammino verso un tragico epilogo. Scelte sprezzanti che ancor più manifestano quel furioso sentimento di ribellione di cui è intrisa l'opera, che anche musicalmente ha sfidato le convenzioni di genere ricavandone una dimensione unica e inconfondibile.
Joker: Folie à Deux - Musica che non fa musical
Per inciso i brani originali della colonna sonora sono composti da Hildur Guðnadóttir (serie TV Chernobyl, Tar), già Oscar per Joker 2019. Joker: Folie à Deux non è un musical nonostante la triplice soundtrack, opera che oltre a stimolare il disco di Lady Gaga “Harlequin” e i succitati brani originali di Guðnadóttir ha chiamato a raccolta famose composizioni: "For Once In My Life" (Ron Miller e Orlando Murden, 1965), "If My Friends Could See Me Now" (Cy Coleman e Dorothy Fields, 1966), "That’s Entertainment" (Arthur Schwartz e Howard Dietz, Band Wagon, 1952).
E ancora "(They Long to Be) Close to You" (Carpenters, 1970), "To Love Somebody" (Barry e Robin Gibb, 1967), "That’s Life" (Dean Kay e Kelly Gordon, 1963), "When You’re Smiling" (Larry Shay, Mark Fisher e Joe Goodwin, 1928), il meraviglioso classicone "What the World Needs Now Is Love" di Burt Bacharach (1965), "Slap That Bass" di George Gershwin (Voglio danzare con te, 1937) e "Get Happy" (L’allegra fattoria, 1950). Il regista ha colto l'occasione di questo film per omaggiare il maestro Roger Corman, quando Joker verso la fine corre per la città e la camera incrocia un vecchio cinema che ha in cartellone Un secchio di sangue - A Bucket of Blood del 1959.
Joker: Folie à Deux 4K - Come si vede
Girato interamente digitale, il livello di hardware impiegato per le riprese di questo sequel tenta di eguagliare per quantità quello dei film di Michael Bay(!), in questo caso: Arri Alexa 65, Arri Alexa LF, Red Komodo, Sony CineAlta Venice 2. Risoluzione nativa tra 4.6K e 6.5K per giungere a un master finale 4K da cui si è partiti per l'encoding di questo spettacolare Blu-ray UHD.
Si alternano proporzioni 1.90:1 più tipiche delle sale IMAX al più rettangolare 2.20:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Doppio formato che lascia la sensazione di aver voluto porre l'accento ai diversi stati mentali di Fleck, favorendo al contempo le sale IMAX. Il 4K è solida base per risaltare gli elementi anche in secondo piano e i passaggi notturni, con il Dolby Vision a favorire la ricca palette cromatica.
La cinematografia in arancione e blu-verde di Lawrence Sher (Joker, Black Adam) dona un’esaltante energia e una vivace brillantezza alle sequenze musicali, così come gli incarnati appaiono naturali. Contrasto e luminosità ottimamente bilanciati con bianchi brillanti e neri profondi, conferendo a ogni fotogramma una qualità cinematografica che aggiunge tridimensionalità.
Joker: Folie à Deux 4K - Come si sente
Colonna sonora Dolby TrueHD con oggetti ATMOS 7.1.4 che trascina all'interno di un mondo oscuro e contorto. Dialoghi, effetti, parlato, dinamica e presenza scenica da ogni singolo canale per un ascolto divertente nonostante la scelta dei soli 16 bit. Eccellente il bilanciamento dei canali, tra spinta sonica, precisione e profondità, per un ascolto capace di scuotere vivacemente se in presenza di un vero impianto Home Theater. Simile la resa dell'originale inglese, stessa codifica e sempre 16 bit, mentre la speculare traccia tedesca si avvantaggia per i superiore 24 bit.
Joker: Folie à Deux 4K - Gli extra
Gli extra sono contenuti anche sul disco 4K. "Everything Must Go" (44') - Documentario in quattro parti dove parte di cast e troupe discute di personaggi, temi e delle sfide rispetto al primo film andando verso una direzione nuova e audace. "The character of music" (8') vede Lady Gaga e alcuni membri della troupe sui numeri di danza, tra scorci delle prove sul set e la registrazione della musica dal vivo. "Crafted With Class" (7') trova tra gli altri Joaquin Pheonix e Lady, Gaga a riflettere su scenografia e produzione.
"Colors of madness" (6') - Todd Phillips, il direttore della fotografia Lawrence Sher e altri collaboratori discutono dell'uso deliberato del colore e delle scelte tecniche. "Live! With Joker" (5') - Il maestro dell'animazione Sylvain Chomet (Appuntamento a Belleville, L'illusionista) parla del cartone animato di apertura stile anni '40, dall'emulazione del classico design dei Looney Tunes all'importanza di lavorare in stile “analogico”. Sottotitoli in italiano.
L'edizione steelbook include il Blu-ray Full HD.
Rating: TBA
Nazione: Stati Uniti
Voto
Redazione

Joker: Folie à Deux
Il sovversivo e splendido sequel di Todd Phillips è uno spettacolo per gli occhi in 4K, così come per la colonna sonora al netto dei soli 16 bit di risoluzione. Da non perdere gli extra a partire dal dietro le quinte in 4 parti, che accende una luce sulla scelta di andare in controtendenza rispetto al primo film. Edizione che non mancherà di stimolare molteplici visioni.