I Puffi - Il film: per gli iconici personaggi blu un flop in piena regola
Quando Grande Puffo viene rapito, gli altri si mettono in viaggio per salvarlo prima che sia troppo tardi, in un reboot che sbaglia chiave di lettura. Al cinema.

Un Puffo Senza Nome comincia a soffrire di crisi d'identità perché non ha un'abilità specifica come i suoi "amici". Mentre cerca di trovare una volta per tutte il proprio posto nel mondo, riceve dei poteri incredibili da un Libro Magico che si aggirava nella foresta vicino al villaggio dei piccoli omini blu.
In I Puffi - Il film, queste capacità speciali torneranno utili quando Grande Puffo viene rapito da Razamella, il fratello più cattivo del loro storico nemico, ovvero l'immancabile Gargamella. Quest'ultimo, in compagnia dell'inseparabile Gatto Birba, finirà per unirsi all'incredibile avventura vissuta dai colorati personaggi - creati sul finire degli anni Cinquanta da Peyo - che in un viaggio tra le varie dimensioni finiranno per fare la loro comparsa anche nel mondo reale, visitando alcuni luoghi iconici, da Parigi all'outback australiano.

I Puffi - Il film: la puffitudine fa la forza?
Il regista Chris Miller non è da confondere con il quasi omonimo e ben più famoso Christopher Miller, ma ciò nonostante il Nostro in carriera poteva vantare la regia di Shrek terzo (2007) e del relativo spin-off Il gatto con gli stivali (2011), due titoli forse memorabili ma in ogni caso gradevoli per gli appassionati dell'animazione in computer grafica. Quindi viene da chiedersi come sia potuto uscire un pasticcio di questa portata nel reboot per il grande schermo di uno dei franchise più amati dai bambini di diverse generazioni, che fin dall'iconica serie televisiva trasmessa e ritrasmessa ancora oggi ha incantato milioni di piccoli spettatori in ogni angolo del mondo.

Purtroppo I Puffi - Il film si rivela un film fallimentare sotto molti punti di vista, e già quel prologo in stile musical, con una canzone dallo scarso appeal, era un biglietto da visita preoccupante, poi confermato da quanto effettivamente avvenente nel corso della restante ora e mezza - scarsa - di visione. Quando si cerca di giocare con i vari stili visivi, dalla plastilina al videogioco, dagli anime ai disegni a matita e così via, vuol dire che la sceneggiatura ha esaurito definitivamente le proprie cartucce, cercando con le varie trasformazioni estetiche di risvegliare l'attenzione del pubblico.
Citazioni e significati più o meno voluti
Attenzione che non può che andare a scemare mentre si assiste alla rocambolesca missione dei Puffi, che come detto nella sinossi sopra esposta si ritrovano a viaggiare in luoghi reali, senza pur mai interagire a conti fatti con attori umani, che rimangono soltanto inermi e anonime comparse sulla sfondo. Che sia una discoteca parigina o il deserto dell'Australia poco cambia, giacché la regia e la storia si concentrano esclusivamente sulle peripezie dei piccoli protagonisti, che per riuscire nell'impresa finiranno per unire le forze addirittura con la loro storica nemesi, rabbonitasi per l'occasione. E che dire di un Libro Magico che sembra scopiazzato dal Dr. Hakim dell'iconico videogioco It Takes Two e delle buffe creaturine quasi involontarie parodie del Gurzo del Bormeo Meridionale tanto caro alla Gialappa's?

L'essenza stessa del messaggio che sta dietro alla premessa narrativa, con il bisogno da parte di Senza Nome di essere riconosciuto per qualcosa e quindi alla ricerca del proprio posto nel mondo, come se il non essere famosi equivalesse ad un fallimento, rischia di mandare un messaggio controproducente per i più piccoli, soprattutto in una società moderna dove conta più l'apparenza che la sostanza.

In ogni caso i potenziali istinti introspettivi vengono cestinati in favore di un intrattenimento di facile consumo, che però nelle sue derive gratuitamente spettacolari e funamboliche si dimentica di costruire una storia avvincente a supporto. E non bastano certo i nomi famosi, con Rihanna (anche autrice delle canzoni in colonna sonora), John Goodman e Kurt Russell nella versione originale e Paolo Bonolis e Luca Laurenti in quella italiana a coprire i limiti di una sceneggiatura e relativa messa in scena che non centrano nessuno degli obiettivi teoricamente prefissati.
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Rating: TBA
Durata: 90'
Nazione: USA
Voto
Redazione

I Puffi - Il Film
I Puffi - Il film vorrebbe trasmettere un messaggio sull'unione che fa la forza, ma cade nel tranello dell'ambiguità quando il trovare il proprio posto nel mondo diventa un semplice desiderio di notorietà. L'avventura fallisce miseramente non soltanto nei suoi intenti ipoteticamente educativi, ma anche in quelli del puro intrattenimento a prova di grandi e piccini. Un'anima musical poco ispirata affidata alla voce di Rihanna, doppiatrice di Puffetta nella versione originale, un salto nel nostro mondo a fondere live-action e animazione e un rapido susseguirsi di vari stili cercano di imprimere verve ad un racconto che soffre di banalità assortite, riciclando senza particolare inventiva situazioni e personaggi archetipici. In questa trama frammentata e caotica si perdono il senso della ragione e il cuore dell'emozione, e se il buongiorno si vede dal mattino questo ennesimo reboot non promette nulla di nuovo per il prosieguo del franchise.












