Un altro gioco fregato dagli irrisori prezzi argentini

Ma c'è il lieto fine, stavolta

Un altro gioco fregato dagli irrisori prezzi argentini

Nemmeno un paio di mesi fa, vi abbiamo raccontato dell'impennata del prezzo di Dead Cells in Argentina e Turchia, che gli sviluppatori avevano deciso di quintuplicare da un giorno all'altro. Il motivo? Moltissimi utenti, pur non risiedendo in uno di questi due paesi, avevano modificato la loro regione di appartenenza su Steam per comprare il gioco ad un prezzo irrisorio. Dead Cells non è certo né il primo, né l'ultimo caso in cui un publisher deve fare i conti con questo inconveniente del mercato digitale (un mercato che però, dall'altro lato, dà accesso a dei vantaggi indiscutibili): la storia si è ripetuta con la versione per Switch di Let's Build a Zoo.

A raccontarlo è Mike Rose, a capo della casa editrice No More Robots. Lo scorso 22 settembre, questo videogame manageriale è stato messo in pre-vendita sull'eShop di Switch e c'è stato un numero altissimo di preorder. Peccato però che l'85% di questi ordini provenisse dall'Argentina... Dove il prezzo, al cambio, risultava di circa 1,50 dollari, contro i 19,99 $ richiesti negli USA, o i 16,79 € europei. Per No More Robots la situazione si è fatta nera: da un lato, avrebbero incassato meno di 1 $ per ogni copia, ma dall'altro non intendevano annullare i preorder, col rischio di compromettere la fiducia degli acquirenti.

Ma questa situazione è sfociata in una conseguenza inattesa: il boom di ordini argentini ha fatto salire Let's Build a Zoo ai vertici della classifica US eShop (che raccoglie i dati di tutto il continente americano), aumentando tantissimo la visibilità del gioco agli utenti nordamericani, che hanno così cominciato ad acquistarlo. Ciò ha fatto da traino anche alle vendite in altri mercati occidentali, come Europa e Australia. Questa storia, seppur in maniera un po' contorta, ha dunque avuto un lieto fine.