Starfield è pensato per durare nel tempo, rivela Todd Howard

Il boss di Bethesda sa che la partita si gioca sul lungo periodo

Starfield è pensato per durare nel tempo rivela Todd Howard

Starfield è stato acclamato da molti al lancio (anche da noi), ma come verrà recepito dopo tre mesi, sei, dopo un anno, due, cinque...? Questa domanda è stata ben presente nella mente del creatore del gioco, Todd Howard, fin dal principio dello sviluppo. Bethesda è consapevole che le esperienze da lei ideate siano destinate a venire ampliate dalla community e provate anche a molti anni di distanza dall'uscita: un esempio perfetto in questo senso è Skyrim, ancora oggi giocato a quasi 12 anni dalla release.

Todd Howard ha discusso della questione durante Game Maker's Notebook, un podcast condotto da Ted Price (se il nome non vi è familiare, ci limitiamo a dire che si tratti del fondatore e CEO di Insomniac Games). Howard sa bene che Starfield verrà giocato per anni e anni, quindi lo ha concepito in quest'ottica, più ancora di quanto avesse fatto per Skyrim o Fallout 4. Starfield ha già di base una estensione che Howard definisce "irresponsabile", destinata a crescere drasticamente con le mod, che Bethesda supporterà ufficialmente dal prossimo anno, anche se già adesso ce ne sono a bizzeffe.