Perdite record in casa Sega, ma i profitti appaiono all'orizzonte
Come più volte annunciato a inizio anno, in contemporanea agli annunci di fine produzione, è l'abbandono del Dreamcast a incidere pesantemente sui già deboli conti di Sega, che in questi giorni ha diramato gli ultimi risultati finanziari per l'anno 2000. Le perdite totali accumulate dalla casa di Sonic ammontano a 51,73 miliardi di Yen (oltre 800 miliardi di Lire), risultando superiori al già notevole passivo fatto registrare lo scorso anno (42,88 miliardi di Yen, circa 700 miliardi di Lire). Nonostante le brutte notizie sul lato economico, il futuro di Sega appare roseo nelle dichiarazioni di Shunichi Nakamura (CEO di Sega) per due motivi principali: il primo riguarda le azioni del gruppo, il cui valore è quadruplicato dall'ottobre 2000 a oggi (segno tangibile della fiducia riposta nel gruppo Sega dagli investitori) e il secondo è invece da ricercare nelle previsioni per l'anno fiscale in corso, che indicano un pronto ritorno di Sega nella "zona nera" dei prospetti finanziari. L'allargamento della produzione di software oltre il solo Dreamcast dovrebbe permettere alla compagnia di accumulare maggiori introiti, soprattutto nel redditizio mercato PlayStation 2 e in quelli Xbox e GameCube, con la pronta distribuzione di titoli-lancio per queste due macchine.


