Il reboot di Dante come James Bond, BatMan

Mentre sui forum di mezzo mondo infuria la polemica a proposito del nuovo aspetto di Dante presentato per il reboot di Devil May Cry, i capoccia di Ninja Theory e di Capcom continuano a chiedere fiducia e a motivare le loro scelte.


Tameem Antoniades di Ninja Theory, intervistato da Eurogamer, paragona l'evento al reboot di James Bond in Casino Royale o di Batman con Begins.


"Quando vedi il remake di Casino Royale, vedi Bond prima che abbia mai ucciso qualcuno, ed é un evento traumatico. E' un personaggio da sgrossare e rifinire, ma puoi vedere l'essenza di quello che diventerà. Questo é quello che vogliamo fare con Dante: il suo fulcro é lì, é solo una versione più grezza. E' un divenire, non é ancora attualizzato."


"Stessa cosa se si paragonano Rocky 3 con Raging Bull: é più giovane, più grezzo, é figo nella sua maniera. Ma é differente."


Più pragmatico il discorso di Hideaki Itsuna di Capcom, che ha lavorato a tutti i DMC: "Ovviamente i fan di lunga data sono preoccupati del fatto che possiamo passare un titolo così grosso a un'altra compagnia, a un altro team di sviluppo, ma sia io sia Motohide Eshiro [il produttore] vogliamo garantirvi che non é il caso. Abbiamo lavorato con Ninja Theory per un lungo periodo di pre-produzione, e abbiamo visto che possiedono un grande talento, un massiccio know-how e sappiamo che vogliono seriamente realizzare un bel gioco."


"Prendendo come esempio DMC4, contando anche la versione PC abbiamo venduto 2.7 milioni di copie, ma sul mercato vediamo altri action game che vendono 4, anche 5 milioni. Uno dei nostri obiettivi é quello di creare qualcosa di nuovo e fresco che soddisfi i vecchi fan e contemporaneamente catturi nuove persone, in modo da incrementare il nostro gradimento, le nostre vendite e il nostro pubblico."