Il film dei Ghost, "Rite Here Rite Now", arriverà nei cinema italiani il 20 e 22 giugno 2024

Il film evento sui due spettacoli sold-out della band

Il film dei Ghost Rite Here Rite Now arriverà nei cinema italiani il 20 e 22 giugno 2024

Gli amanti del rock teatrale, del doom metal e dell'intrattenimento cinematografico saranno entusiasti di sapere che il film evento Rite Here Rite Now dei Ghost arriverà in Italia per una proiezione limitata nei giorni 20 e 22 giugno.

Il trailer del film evento Rite Here Rite Now

Il film Ghost: Rite Here Rite Now, trama e dettagli

Rite Here Rite Now cattura due delle performance più spettacolari della band svedese, tenutesi al Kia Forum in Inglewood, California.

Questo film è concepito come un lungometraggio completo, che fonde elementi narrativi con le energiche performance dal vivo registrate durante i due concerti sold-out. Questa combinazione offre agli spettatori una prospettiva unica sulle performance musicali e sul contesto drammatico e teatrale che le circonda.

Il regista Alex Ross Perry ha dichiarato:

Collaborare con Tobias per espandere la saga di GHOST in un lungometraggio è stato un vero piacere. Questo film ci ha permesso di ispirarci a tutto, dall’horror muto a La grande truffa del rock n’ roll, da Ralph Bakshi a KISS Alive II. Le influenze sono state molte, ma soprattutto l’obiettivo finale era quello di realizzare una festa unica nel suo genere non solo per i fan di GHOST, ma per tutti gli amanti dell’alchimia cinematografica tra spettacolo rock e delizie spettrali”.

Tobias Forge, leader della band rock mascherata Ghost, ha spiegato:

Più di dieci anni fa, quando i GHOST hanno firmato per Loma Vista, Tom Whalley (proprietario e CEO) ha chiesto quale fosse la storia della band. Riteneva che raccontare una storia fosse fondamentale per coinvolgere nuovi fan. Risposi che, poiché eravamo una nuova “baby band” e soprattutto una baby band ANONIMOUS non c’era una storia convincente da raccontare. Non ancora, comunque. Ma gli ho detto che se avesse voluto una storia, avrei potuto inventarne una. Questo film è il frutto di quella conversazione”.