Fly Me to the Moon trailer - La messinscena dello sbarco lunare

Scarlett Johansson, Woody Harrelson e Channing Tatum immersi nel "Piano B" sull'allunaggio

Fly Me to the Moon trailer  La messinscena dello sbarco lunare

Fly Me to the Moon è diretto da Greg Berlanti (Il club dei cuori infranti e Love, Simon) e trai suoi interpreti di talento ci sono Scarlett Johansson, Woody Harrelson, Channing Tatum, Jim Rash, Ray Romano e Peter Jacobson. Film volto a stimolare nuove riflessioni se l'uomo sia veramente stato sulla Luna, mettendo in discussione le missioni Apollo. Decisamente più serio e impegnato nel raccontare come gli eventi potrebbero essere andati c'è il notevole Capricorn One del 1977 del grande Peter Hyams.

La peculiarità di Fly Me to the Moon risiede nell'approccio al tema della cospirazione. A differenza di altri film che esplorano lo sbarco lunare, questo si addentra nel regno della teoria del complotto, presentando una versione alternativa degli eventi. La trama si basa sull'idea che lo sbarco dell'Apollo 11 avesse un piano B, dando così origine a produzione di immagini fittizie, all'interno di un'atmosfera dai toni irriverenti e satirici. L'approccio degli sceneggiatori alla teoria del complotto resta leggero, privilegiando l'immagine e non l'aspetto scientifico.

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Il compianto Maestro Stanley Kubrick è per alcuni ritenuto colui che riprese il falso allunaggio. In Fly Me to the Moon questa diceria diventa elemento centrale della trama, aggiungendo un tocco di surrealismo e follia alla storia. Il personaggio interpretato da Scarlett Johansson, Kelly Jones, propone proprio di ingaggiarlo per produrre la messinscena.

Il trailer è un interessante invito alla visione, per un film che molto probabilmente farà felici più i cospirazionisti che i debunker di turno, in anni in cui scorrono fiumi di riflessioni da entrambe le parti, tentando di confermare o smentire le missioni Apollo. Anche senza sapere nulla a riguardo par ragionevole la domanda posta da chi si professa quantomeno dubbioso: se ci siamo stati veramente come mai ancora oggi sembra così difficile tornarci? A tale domanda c'è chi risponde che “non c'è più la tecnologia di una volta”.