Ubisoft-Bungie, tempi duri per i cheater

Promossa una causa congiunta contro i venditori di cheat

UbisoftBungie tempi duri per i cheater

Ubisoft e Bungie hanno adito il tribunale statunitense (Northern District of California), promuovendo una causa contro i responsabili del sito ring-1.io. Il motivo alla base del contenzioso sta nel business di questo sito: su ring-1.io vengono infatti venduti cheat per diversi videogame, come ad esempio PUBG, Rust o Call of Duty: Modern Warfare. Fra questi figurano anche Tom Clancy's Rainbow Six: Siege e Destiny 2, appartenenti alle due compagnie che hanno intrapreso l'azione giudiziaria. Questi cheat consentono ingiusti vantaggi nelle sessioni multiplayer come ad esempio l'aimbot, le munizioni infinite o l'indicazione della posizione degli avversari. I cheat non solo rovinano l'esperienza di gioco, ma secondo gli attori costituiscono un danno per gli affari e la reputazione delle compagnie. Per ora Ubisoft e Bungie hanno chiamato in giudizio quattro persone fisiche, in attesa di identificare le altre coinvolte.