The Last of Us

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Manca poco meno di un mese all'uscita ufficiale di The Last of Us, ultima fatica di Naughty Dog, sugli scaffali dei negozi, ma questo di certo lo sapete già. Il motivo é semplice: The Last of Us segna quello che con tutta probabilità sarà l'ultimo periodo d'oro di PS3, la console Sony che - nel bene o nel male - ci ha accompagnato per l'ultimo mezzo decennio e poco più. un po' come il canto del cigno di una piattaforma che, anche dopo l'annuncio della sua erede, promette di scintillare come non mai, prima di spegnersi definitivamente. E chi meglio di Naughty Dog, vero simbolo del marchio, poteva accollarsi questo pesante fardello?

L'evoluzione di questo talentuoso team di sviluppo ha viaggiato attraverso varie tappe. Certo, passare da Crash Bandicoot ad uno dei prodotti più sanguinosi e cruenti dell'intera generazione é un gran salto. Ma, in fin dei conti, la loro natura poliedrica é palese anche per questo. Da saltelli su casse stracolme di mele, passando per appassionanti inseguimenti al tesoro e finendo in un'epidemia globale che ha mietuto milioni di vittime. The Last of Us é qui, e noi abbiamo avuto la fortuna di provarlo con mano.

The Last of Us



Il prodotto é ormai in fase Gold, e Sony ci ha graziato con un codice che ci ha permesso di provare in anteprima mondiale due livelli di gioco mai mostrati prima. Durante questi ultimi mesi il titolo in questione é riuscito tanto a far parlare di sé grazie ad una realizzazione grafica all'ultimo grido, un sistema di combattimento innovativo ed un'IA alleata e nemica piena di sorprese. Ma ora non si scherza più. Pad alla mano, l'ultima creazione del team di Uncharted é davvero così epocale come appariva nelle precedenti presentazioni? Probabilmente sì.

Una cosa certa é che The Last of Us sia uno sceneggiato di grande atmosfera. E, sembra assurdo dirlo, ma lo si capisce fin dal menù principale: il primo piano di una finestra infranta che dà direttamente su un mondo silenzioso, incurato. Tutto tace, affascinante ma allo stesso tempo grottesco. Un malinconico tema di sottofondo accompagna la schermata di testa. Anche qui, tutto é pomposo al minimo. Per chi non lo sapesse, la colonna sonora é stata interamente affidata a Gustavo Santaolalla (si chiama davvero così, giuriamo), già vincitore di premi Oscar e grande nome nel mondo di Hollywood. Tutto é molto fine e in tema e, come dicevamo poco fa, di grande atmosfera.

Nella dimostrazione pratica che ci hanno rilasciato era possibile scegliere tra due sezioni distinte e separate: Lincoln e Pittsburgh. Come sicuramente ricorderete, The Last of Us narra del viaggio del burbero Joel e dell'amichetta Ellie attraverso gli Stati Uniti, perennemente in fuga da un virus che sembra trasformare gli esseri umani in zombie senza cervello. La genialità di Naughty Dog é stata nel riuscire a trasformare uno scenario simile, chiaramente già visto e rivisto, in un disperato racconto di ansia, continua fuga e redenzione. Redenzione perché Joel, il protagonista, é un uomo dal passato piuttosto lacunoso e, per certi versi, inquietante. Non parla mai di sé e l'unica cosa certa é che tenta di accompagnare la ragazzina fuori dalla zona di quarantena per una promessa fatta ad un amico tempo addietro, oltre al fatto che - sotto sotto - non é mai stato uno stinco di santo. Sa come maneggiare un'arma, conosce tutti i peggiori contrabbandieri del luogo e - in linea di massima - ogni trucco del mestiere che gli ha permesso di sopravvivere in questo mondo marcio e stracolmo di fazioni in guerra.



Purtroppo, i livelli che abbiamo provato non hanno una chiara disposizione cronologica, e di certo non sono i primi del gioco, quindi é difficile tirare le somme su trama e discorsi attinenti, ma saltano subito all'occhio una recitazione e un doppiaggio sopra le righe. Sì, spesso riesce a superare persino Uncharted, forse il più grande mostro sacro del genere. Nel primo scaglione, Lincoln, veniamo catapultati in quella che sembra essere una foresta adiacente ad una rustica cittadina. Dai vari discorsi capiamo che la coppia sta cercando di raggiungere una chiesa al centro poco distante nella quale sembra aspettarli un certo Bill, un amico di vecchia data di Joel con qualche "problemino" di testa. Ma, dopotutto, in situazioni del genere si può sorvolare anche sul caratteraccio della peggiore delle persone, soprattutto se l'uomo in questione potrebbe essere in possesso della chiave per abbandonare la città.

L'inizio é piuttosto guidato e il percorso nella piccola giungla abbastanza lineare. Probabilmente, una delle tante occasioni in cui Naughty Dog tira acqua al proprio mulino rallentando i ritmi di gioco e "costringendoci" ad ammirare le magnificenze grafiche create dai suoi tecnici. Dopotutto, in fatto di "foreste", la sanno già lunga. Quello che colpisce fin da subito é il fatto che i due personaggi continuano ad interagire tra di loro con dialoghi di ogni genere. In effetti é la prima volta che la giovane Ellie si allontana da casa, ed ogni piccola novità é capace di sorprenderla ed affascinarla, con Joel che - spesso poco volentieri - deve vestire i panni di professore improvvisato. Altrettanto interessante notare come la stragrande maggioranza di questi dialoghi si attivino anche in zone secondarie, nei pressi di un oggetto in particolare e così via. Una cosa sembra ormai confermata: protagonisti e comprimari sono personaggi vivi, che reagiscono realisticamente ad ogni cosa che li circonda con repentini botta e risposta.

The Last of Us


The Last of Us

The Last of Us

Su The Last of Us abbiamo detto tutto e il contrario di tutto. La verità é che, per quello che abbiamo potuto provare nella nostra oretta di gameplay, abbiamo scoperto un gioco solido, divertente, intelligente e pieno di sfaccettature. Azione, esplorazione e horror si fondono egregiamente in una mistura che riesce a ricordare vagamente i bei tempi di saghe ormai decadute; una mistura profonda e piena di sfaccettature da cogliere e scoprire appieno magari dopo due, tre, quattro giri. Ci sono ancora dubbi sulla bontà delle fasi stealth o sull'effettiva qualità della trama ma, per quanto possa valere, possiamo confermarvi che le sparatorie e le situazioni sono davvero grandiose e libere come apparivano dai video. Manca meno di un mese alla sua uscita nei negozi, quindi potete aspettarvi una nostra recensione tra pochissimo. Restate sintonizzati con noi per scoprire quanto questo coraggioso esperimento di Naughty Dog possa poi diventare un nuovo caposaldo del genere o, semplicemente, una triste occasione mancata. La vostra scommessa?