Mirror's Edge

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Uno degli schermi da noi visionati ad esempio, iniziava diversi metri sotto terra, in un un enorme “buco” nel terreno capace di smorzare uno dei fenomeni naturali più violenti, lo tsunami. Le nostre deviazioni, tuttavia, non ci faranno perdere troppo tempo dal momento che Faith potrà contare sulla runner vision, una sorta di sesto senso che ci indicherà, tramite la pressione di un tasto, ed alcuni elementi di colore rosso runner, il percorso migliore per raggiungere gli obbiettivi di missione. Anche i combattimenti saranno gestiti con estrema semplicità, con mosse che varieranno a seconda dell'ambiente in cui decideremo di utilizzarle, e l'aggiunta di un solo tasto, da premere per disarmare l'avversario. Aver ragione dei nemici sarà quindi un gioco di salti, piroette, calci e pugni, da concatenare per sconfiggere anche i gruppi più numerosi.



Disarmato un avversario potremo decidere di usarne l'arma, ma qui entrerà in gioco un altro degli aspetti più interessanti di questo progetto. Ogni sputa fuoco conterrà un numero limitato di colpi, finiti i quali non sarà più utilizzabile e, cosa ben più importante, intralcerà i nostri movimenti, limitando il set di mosse disponibile. Scegliere di imbracciare un fucile, piuttosto che impugnare una pistola, non sarà quindi semplice e ci inviterà a diverse riflessioni sul piano della morale. In DICE giurano e spergiurano che potremo portare a termine il gioco senza uccidere nessuno, semplicemente stordendo i nemici con i poderosi calci della bella protagonista.

Sarà quindi il giocatore a decidere se e quando usare le maniere forti, che ci permetteranno di sfogare in qualsiasi momento la rabbia e la frustrazione che proveremo vivendo l'avventura della giovane Faith. Un altra piccola novità riguarda il cosiddetto bullet time, che in DICE hanno reinterpretato capovolgendo il punto di vista. In “Mirror's Edge” non sarà il tempo a rallentare, come avviene sin dai tempi di “Max Pain”, ma la nostra percezione di esso. In sostanza Faith si comporterà come i grandi maestri di arti marziali, anticipando movimenti che ai suoi occhi sono lenti, ma non agli occhi dei suoi avversari, che la vedranno muoversi a velocità doppia.

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Non controlleremo ad ogni modo un super essere modificato geneticamente, Faith é una semplice ragazza dalle spiccate doti atletiche, ben allenate dal particolare lavoro che fa. É quindi da interpretare in questo senso la scelta di non implementare un sistema di statistiche, od un particolare set di mosse da sbloccare proseguendo nel gioco. In “Mirror's Edge” sarà tutto disponibile dall'inizio, la pratica ci permetterà quindi di passare naturalmente dalle mosse di base a quelle più complesse, non i freddi numeri.

Sotto il profilo tecnico il gioco si presenta benissimo. Guardando il trailer in pochi avrebbero indovinato il motore grafico su cui é basato l'intero gioco. Il level design, ma soprattutto la pulizia degli ambienti, la semplicità delle texture e la pallete utilizzata, satura e ricca di colori primari, contraddicono l'immagine che i giochi basati sull'Unreal Engine 3 avevano dato sin ora. “Mirror's Edge” é bellissimo ed al tempo stesso leggero alla vista, non opprime come altri titoli in prima persona, grazie alle scelte di design di cui sopra, e ad un'illuminazione naturale ottimamente realizzata, che non si risparmierà in fatto di effetti.

Basato su di una tecnologia diversa da quella implementata nell'Unreal Engine, il sistema di illuminazione di “Mirror's Edge” calcolerà perfettamente il passaggio dalla luce alle bellissime ombre, che presenteranno una sfumatura dello stesso colore della superficie che le ha generate. L'oscurità dietro una parete bianca sarà quindi colorata di azzurro, mentre quella dietro una parete rossa o gialla, presenterà una tonalità di grigio ispirata del rosso o dal giallo dell'elemento che la ha generata. Anche il comparto audio promette bene, grazie ad una colonna sonora dinamica molto evocativa, che sottolineerà i momenti più concitati, lasciandoci soli nei momenti di riflessione, ed a una serie di effetti ben realizzati.

Non abbiamo potuto verificare la qualità del doppiaggio, che dovrebbe comunque essere completamente localizzato nella nostra lingua, a testimonianza di quanto DICE ed Electronic Arts credano nella riuscita di questo ambizioso progetto. Un altra cosa in cui il team di sviluppo svedese semra credere parecchio é Playstation 3. Smentendo le speculazioni che vogliono la console made in Japan più complessa da programmare di quella made in USA, Manuel ha condotto la presentazione giocando su Playstation 3, senza crash od incertezze, a dimostrazione che il talento degli sviluppatori può passare sopra qualsiasi complicazione hardware. Il gioco infine supporterà le spesso sottovalutate qualità gestuali del sixaxis, anche se non ci é ancora dato sapere in che maniera.

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Mirror's Edge

Mirror's Edge

Questo "Mirror's Edge" ha tutti i presupposti per essere un successo. Un team di sviluppo giovane e talentuoso, un grande publisher alle spalle, un nuovo modo di fare i giochi d'azione ed un comparto tecnico di prim'ordine sono gli ingredienti giusti per cucinare una prelibatezza che non toccherà le nostre tavole prima della fine anno. Se poi aggiungiamo una trama, che dovrebbe affiancare temi di attualità come l'integrazione, ad altri più filosofici come il destino e l'esistenza... Insomma "Mirror's Edge" ci é piaciuto in trailer, ci é piaciuto in anteprima e speriamo ci piaccia in demo, che speriamo di poter giocare già all'imminente E3 losangelino, evento che, per stessa ammissione di Manuel, dovrebbe fornirci altre indicazioni sul titolo in sviluppo, lo ricordiamo, per Xbox 360, Playstation 3 e PC.