Grand Theft Auto V

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Quando si bazzica per troppi anni in un campo, compreso quello dei videogames, é anche normale finire per raffreddarsi, abituarsi a tutte quelle cose che - un tempo grandiose - oggi sembrano diventate la norma. Eppure, nonostante tutto, il potersi sorprendere come dei fanciulli di fronte al loro primo gioco é ancora possibile e, anche se sempre più raramente, può ancora capitare di trovarsi di fronte a prodotti altamente innovativi che, da qualunque angolazione li si veda, non puzzino di già visto. GTA V é proprio questo. ironico come, in fin dei conti, c'entri sempre il nome di Rockstar quando si parla dei veri capolavori che hanno riscritto la storia dei videogame. Del resto, come tutti sapete, il marchio della software house non solo é collegato ai più grandi titoli dell'ultimo decennio (Red Dead Redemption, Grand Theft Auto e Max Payne su tutti), ma anche all'invenzione di quello che il mondo intero oggi addita come "free-roaming". E, detto tra noi, ci sembra anche giusto che siano ancora loro ad accollarsi il fardello di riscrivere il genere e a portarlo verso orizzonti mai esplorati. Chiamateci sognatori, ma nelle loro mani ci sentiamo coccolati e al sicuro.

Grand Theft Auto V


GTA V, nell'immaginario collettivo, rappresenta già da ora una rivoluzione mai vista prima. Ed é doppiamente ironico che saranno le console di vecchia generazione ad ospitarlo, con le potenti PS4 e One ormai alle porte. Una vera e propria dimostrazione che, con dedizione e lavoro duro, si possa tirar fuori qualcosa di mai visto prima anche da un tostapane. PS3 e Xbox 360, attualmente, sono dei veri e propri ferri vecchi della tecnologia, ma Rockstar non sembra preoccuparsi di ciò. GTA V é destinato a sorprenderci proprio come la primissima Liberty City ci sorprese tantissimi anni fa e, detto sinceramente, il nostro vecchio e stanco cuore da videogiocatore non vede l'ora.

Alcuni nostri colleghi d'oltremare hanno avuto la fortuna di mettere le mani su una esclusivissima demo giocabile di questo atteso capitolo della saga e, inutile dirlo, ne sono usciti estasiati. Abbiamo quindi voluto offrirvi oggi una sorta di speciale che possa racchiudere tutte quelle informazioni che, per un motivo o per un altro, siano difficili da reperire altrove. Di seguito, cercheremo di spiegarvi al meglio perché "vastità" e "imprevedibilità" saranno le parole chiave di questo nuovo GTA e, ovviamente, perché sarà un prodotto assolutamente da non perdere. Preparate i pop corn.

Alla fine, é in piccoli momenti d'adrenalina come un inseguimento in bicicletta che ti rendi conto di come il realismo che permea strade e cittadini si possa tradurre in qualcosa di concreto anche sul gameplay stesso. San Andreas é viva, pulsante e non é mai uguale a quella di un'ora prima. Potete rigiocare la stessa missione anche mille volte e trovarvi lo stesso di fronte a qualche evento inatteso. "Giocatevi la vostra storia personale", sembra gridare Rockstar. Sequenze scriptate ed altre assolutamente libere si mischiano in un cocktail esplosivo di spettacolarità e tattica, in quello che forse é il GTA che più riesce a convincere sia sotto il profilo della libertà d'azione che sotto quello delle missioni su binari fissi. Accontenta un po' tutti, insomma, con una varietà che sembra cancellare con un deciso colpo di spugna il ricordo dei compiti "fotocopia" del quarto episodio. Dopotutto, in qualche altro gioco vi siete mai trovati ad inseguire un aereo a bordo di una semplice bicicletta?

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La luminosità di Los Santos, unita alla sua realizzazione tecnica, stacca in netto contrasto rispetto al perenne grigiume della precedente Liberty City. Il cocente sole del mattino che scopre un intero mondo di calde e poetiche tonalità, gli imperdibili tramonti sul filo dell'oceano, le luci soffuse che risplendono nei lontani panorami di questa Hollywood digitale... tutto é curato allo spasmo, ogni singola strada é stata ricreata da zero chiedendo a gran voce di essere percorsa ed esplorata in ogni suo pertugio e vicolo secondario. In questo merito, facciamo notare come i cambiamenti nel sistema di guida e di sparatoria creino un titolo finalmente più abbordabile e al passo con i tempi. Arma alla mano, non sembra più di trovarsi legati ad un vetusto sistema di dubbia qualità, ma ad un Max Payne 3 ulteriormente raffinato. L'intenzione di migliorare uno di quelli che forse era il più grande punto debole del filone é palese.

Un buon esempio é la missione "Repossession", una delle prime del gioco. Nei panni di Franklin, dovremo riprendere una motocicletta mai pagata per conto del nostro datore di lavoro. Arrivati sul posto (e dato il via all'immancabile bailamme di colpi d'arma da fuoco) é chiaro come l'intero concetto attorno alle sparatorie sia stato rivisto prendendo spunto dai successo del passato, con coperture e rapide "toccate e fuga" che finalmente funzionano in modo più intuitivo e moderno. Liberata l'area, il capo della gang salta in sella al nostro obiettivo e fugge via. Allora si torna in auto e si parte all'inseguimento, con reazioni dei Personaggi Non Giocanti ai nostri tamponamenti e ai passaggi con semaforo rosso realistiche e divertenti come non mai. Una volta in auto, ci si rende subito conto di come anche il sistema di guida sia differente dal passato, con una gestione di massa e trazione su asfalto sensibilmente migliorate.

> Trailer


La seconda missione ci mette contemporaneamente nei panni di Michael, Franklin e Trevor. Diciamo contemporaneamente perché, come chi ha seguito i primi annunci, in GTA V in alcuni momenti sarà possibile saltare dal comando di un personaggio all'altro, cosa che torna utile soprattutto durante le missioni per sfruttare le capacità uniche di ognuno. Ad esempio, qui, il trio deve lanciarsi in un disperato salvataggio di un uomo tenuto in ostaggio ai piani alti di un grattacielo. Trevor guida l'elicottero, Michael si occupa dei suoi rapitori e Franklin gli fornisce fuoco di copertura dalla lunga distanza con un fucile da cecchino. Dipendentemente da chi ci tornerà più utile (gli altri saranno lasciati alla CPU), potremo passare al volo nei panni di uno o dell'altro, approfittando di questa libertà sia durante il colpo che durante la spettacolare fuga.

Durante la prova della rimanente manciata di missioni, veniamo a conoscenza di come il gioco sfrutti un sistema a checkpoint simile a "The Ballad of Gay Tony" (quindi non dovremmo più ripetere intere missioni ad ogni minimo errore) e che non ha assolutamente paura ad offrire i compiti più disparati, che siano in aria, in terra o in mare. Dirottamenti di treni, inseguimenti in auto, assalti ai piani alti dei grattacieli, maestosi tira e molla aerei e chi più ne ha più ne metta. Tutto é mutevole, tutto é imprevedibile, poco é già scritto sulla pietra (o sul codice) e - in linea di massima - il complesso sembra promettere un divertimento unico e longevo come nient'altro. E' GTA, ma all'ennesima potenza. La città é enorme, tutto é completamente esplorabile e le attività con cui tenersi occupati numerose come non mai. La sensazione generale é di trovarsi di fronte a qualcosa di reale e tangibile, non ad un ammasso di semplici e freddi poligoni colorati.

Grand Theft Auto V



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Grand Theft Auto V

Ci scende quasi una lacrimuccia quando pensiamo che GTA V possa rappresentare il definitivo canto del cigno delle console di attuale generazione. Promette il possibile e l'impossibile, e non vediamo l'ora arrivi il 17 Settembre per poter provare con mano questo vero e proprio miracolo videoludico. La nuova generazione, per qualcuno, potrà anche aspettare.