Recensione Captain Tsubasa: Una stella in mezzo alle leggende

Recensione Captain Tsubasa Una stella in mezzo alle leggende

Captain Tsubasa: Rise of New Champions è il nuovo titolo dedicato a una delle saghe calcistiche più amate di sempre, da noi conosciuta grazie all'adattamento animato ribattezzato "Holly e Benji", che imperversa da anni sui canali televisivi nazionali. Abbastanza superfluo mettersi a spiegare la trama, se non limitarsi a ricordare che l'arco narrativo segue la scalata al successo calcistico del giovane Tsubasa che dai campetti di periferia arriverà alla ribalta mondiale. In puro stile giapponese l'opera creata nel 1981 da Yoichi Takahashi, ha saputo conquistare il pubblico grazie a un cast formato da protagonisti e coprotagonisti capaci di giocare un calcio ai limiti del fantasy, tra tiri speciali con esplosioni e aure di energia e partite lunghissime fatte di azioni improbabili e riflessioni psicologiche lunghe tre o quattro puntate. Insomma, Giappone che trasuda ovunque. 

Innumerevoli sono stati i videogiochi che hanno tentato di riprodurre (con scarsi risultati) le atmosfere dell'opera originale, e ora tocca a Rise of New Champions tentare l'ardua impresa. Il titolo è ovviamente un gioco calcistico di stampo estremamente arcade e offre modalità abbastanza classiche come l'allenamento (libero o a obiettivi), amichevoli (anche online, da testare meglio coi server a pieno carico), campionati e la possibilità di vivere ben due story mode. Il primo ricalca le gesta di Holly (ops… Tsubasa) e compagni a partire dal terzo campionato delle scuole medie, mentre il secondo è la vera novità del pacchetto, dandoci la possibilità di creare da zero il nostro personaggio e guidarlo verso il successo, ovviamente immersi nel mondo di Captain Tsubasa. 

È proprio questa la parte più interessante del gioco, in quanto potremo gestire il nostro avatar da molti punti di vista, facendolo crescere in base alle nostre scelte e alla qualità delle nostre prestazioni. Potrete modellarlo non solo dal punto di vista visivo, ma anche nelle qualità tecniche e, soprattutto, nell'uso delle abilità speciali, che ricalcano quelle classiche dell'anime. Potrete scatenare la vostra fantasia e creare il calciatore più affine ai vostri desideri, il tutto condito con una trama dove sarete fianco a fianco coi vostri personaggi preferiti. Più andrete avanti con le varie modalità, più sbloccherete interessanti bonus come musiche, schede dei personaggi e video, un vera manna per gli appassionati. 

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Quando il tiro della tigre fa cilecca

L'offerta parrebbe interessante, ma purtroppo non è supportata a dovere dal gameplay che risulta estremamente farraginoso. Oltre ai comandi di base (tiro, passaggio rasoterra, passaggio altro e compagnia bella) ci sono ovviamente i colpi speciali (tiri su tutti), e un complicato sistema di bonus e contrasti. Sperare di arrivare in area avversaria e tirare, per poter fare gol, è una pia illusione. Infatti ogni giocatore ha un indicatore che ne segnala la resistenza che permette di compiere azioni particolari e correre, ma anche ai portieri di parare le bordate più pericolose. Più tireremo addosso al portiere, più ne fiaccheremo la resistenza, per poi finalmente avere una buona occasione per fare gol. E quale modo migliore per farlo se non usare i colpi speciali dei vari protagonisti? Ovviamente ogni personaggio è stato ricreato fedelmente con tutte le proprie tecniche speciali e tenendo premuti i rispettivi tasti per il tempo necessario a riempire una apposita barra, potremo scatenare il Tiro della Tigre, la Catapulta Infernale e via dicendo. 

Nel mentre, però, saremo inermi davanti ai contrasti avversari e anche i difensori meno dotati potranno rubarci la palla, se utilizzati con il giusto tempismo. Il tutto è reso con un sistema abbastanza confusionario dove chi attacca si ritrova a cercare di evitare gli avversari per caricare i tiri speciali, mentre chi difende finisce per premere sui pulsanti dedicati ai contrasti sperando di togliere il pallone all'avversario, magari cercando di attivare alcuni power up che saranno accessibili una volta inanellate alcune belle azioni. Se in teoria il sistema poteva funzionare, in pratica si rivela poco soddisfacente, lasciando l'amaro in bocca visto che gli sviluppatori hanno ricreato in modo ineccepibile le particolarità di ogni giocatore mostrando un discreto impegno, ma non hanno saputo supportarlo con la giocabilità. Insomma, tanto lavoro di caratterizzazione sprecato con un gameplay un po’ troppo grossolano per riuscire a divertire, sia per i problemi descritti poco sopra, sia per una certa ripetitività delle situazioni. 

Recensione Captain Tsubasa: Una stella in mezzo alle leggende

Una occasione sprecata? Secondo noi si, anche perché le idee di base non sono affatto male, così come il comparto tecnico che, per quanto non al top generazionale, mantiene intatto il feeling delle ultime apparizioni anime di Tsubasa, sia per la grafica che per il sonoro, dove spicca l’ottimo doppiaggio giapponese con tanto di completa traduzione in italiano dei testi. Captain Tsubasa: Rise of New Champions rimane un gioco dai tanti contenuti, ma che pecca quando si tratta di divertire pad alla mano, se non per la soddisfazione di vedere a schermo i colpi dei nostri eroi preferiti. Consigliato solo ai fan che per vivere (e rivivere) le avventure di Tsubasa e soci sono disposti a passare sopra a diversi difetti di giocabilità.

Recensione Captain Tsubasa: Una stella in mezzo alle leggende

Versione Testata: PS4

7

Voto

Redazione

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Recensione Captain Tsubasa: Una stella in mezzo alle leggende

Captain Tsubasa: Rise of New Champions è un titolo ovviamente dedicato ai fan della serie, a patto che siano pronti a passare sopra ai difetti di un gameplay legnoso e abbastanza grezzo, sebbene migliore di altri episodi legati alla creatura di Takahashi. Il vero punto forte del gioco è la marea di contenuti, oltre alla ottima atmosfera, fedele allo spirito dell'opera originale. Buona l'idea di una modalità "ruolistica", ma se non fosse per il marchio, il divertimento sarebbe poco. Consigliato a chi da piccolo, ai giardinetti, ha provato e riprovato a eseguire il Tiro della Tigre.