Recensione episodio 8x03

Siamo giunti infine al primo vero grande episodio di questa final season che tanto abbiamo atteso e temuto. Un'ora e ventidue minuti intensi, emozionanti e - come immaginavamo - pieni di addii. Ogni secondo, ogni inquadratura dedicata ad un personaggio principale, era un'occasione per vederli morire davanti ai nostri occhi. "The Long Night" porta via con sé sei di loro, alcuni amati, altri odiati, alcuni prima odiati e poi amati... fino ad arrivare alla resa dei conti con eroe "a sorpresa". Rivediamo insieme i momenti più epici (e le criticità) di questa 8x03!

Recensione episodio 8x03


1. La notte è Oscura e piena di Terrori

Melisandre ritorna polvere alla polvere dopo aver compiuto il suo dovere di Sacerdotessa del Signore della Luce ed aver - finalmente - usato i suoi poteri e la sua fede per i giusti guerrieri e la giusta causa. Sia la scena delle spade dothraki sia quella della trincea sono di grande impatto visivo ed emotivo, ed hanno contribuito ad alimentare il fuoco (scusate, era dovuta) della battaglia ed il senso di coesione con la sorte di Grande Inverno e dei nostri beniamini. Un paio di sue profezie si sono rivelate corrette, perciò un pochino possiamo perdonarla. Un pochino e solo perché alla fine si dissolve al vento manco fosse passato di lì Thanos. Cosa diciamo noi alla Morte?


2. ...non oggi!

Ed è subito stagione 1, quando Syrio Forell insegnava danza ad una minuscola Arya Stark, ancora innocente e ingenua ma piena di determinazione. In questo episodio abbiamo visto l'Arya abile guerriera ma anche una Arya spaventata e sconvolta da ciò che sta accadendo intorno a lei, dalla morte che cammina al suo fianco. Vederla "danzare" e poi muoversi in assoluto silenzio tra i non-morti è stata una gioia per gli occhi, ma fino all'ultimo temevamo che avrebbe fatto una brutta, bruttissima fine. Rimaniamo un po' perplessi riguardo il balzo finale (a girl can jump that high), ma ci siamo comunque esaltati come infanti quando ha infilzato il Re della Notte con la daga di Ditocorto (quante ne ha viste quella daga! Era pure illustrata nel libro in cui Sam apprende del vetro di drago...), soddisfatti che fosse stata lei l'eroina della situazione e non il cuginetto Aegon. Il compito di Jon, durante il corso di queste 8 stagioni, è stato di riunire più fazioni sotto un unico vessillo. I Bruti, I Guardiani della Notte e ora Daenerys Targaryen, il cui esercito ha fatto la differenza tra la vita e la morte per Grande Inverno. Lasciamo a Jon le questioni diplomatiche e ad Arya le fatality

Recensione episodio 8x03


3. Un'orda di non-morti... invisibili

Una delle cose più criticate di questa 8x03 è stata la scelta di girare il tutto durante la notte, con scarsissimo uso di luci artificiali. Persino su NowTv e SkyHD i toni scuri non erano ben definiti e dettagliati, rimanendo soltanto beh... macchie scure, spesso a quadrettoni. Quanto è importante la calibrazione e la qualità dello schermo con il quale guardiamo le nostre serie preferite? A volte poco, e non ci accorgiamo della differenza, in questi casi invece è vitale se si vuole godere di ogni dettaglio buio così com'è stato "concepito". Non colpevolizziamo fotografi, produttori e tutta la crew di GoT per la scelta stilistica, più che legittima visto il tono dell'episodio, piuttosto apriamo finalmente gli occhi su un concetto: non tutti gli schermi sono uguali!


4. Addio, Kahleesi

Infine, Sir Jorah Mormont se n'è andato facendo ciò che lo rendeva più felice ed orgoglioso: proteggendo la sua Kahleesi, la sua regina. Fin dalla prima stagione è rimasto al suo fianco in ogni tipo di situazione, consigliandola saggiamente e salvandole più volte la vita. Se Daenerys è arrivata sana e salva fino all'ottava stagione è in gran parte merito del Lord della Friendzone, MaiNaJorah Mormont. Una scena d'addio, la loro, particolarmente vissuta da entrambi gli attori proprio per via degli anni passati a stretto contatto e del legame di amicizia e affetto creatosi sul set. Sarà dura, d'ora in avanti, senza il fidato Sir Jorah... Una delle dipartite più tristi (insieme a Theon).


5. Per Grande Inverno!

"Siamo una piccola casata, ma piena d'orgoglio." Sono le parole che abbiamo in mente guardando la piccola Lyanna Mormont (la cui casata è ormai è estinta dopo questa battaglia) mentre con il suo ultimo rotto respiro infilza l'occhio del gigante non-morto, liberando il campo di battaglia da un grosso, grosso nemico. Anche Theon, lanciandosi contro il Re della Notte come nei più visti film hollywoodiani (sì, non ci è piaciuta molto questa scena), lo fa per difendere Bran e la famiglia che lo ha accolto e perdonato sì, ma anche quella che lui può tornare finalmente a chiamare casa. Tutto, comunque, è stato orchestrato ed organizzato a regola d'arte, anche se rimangono alcune perplessità. La battaglia si è stretta attorno al cuore di Grande Inverno in tanti cerchi difensivi ed offensivi fino ad arrivare allo scontro finale. Bellissime anche le formazioni di combattimento degli Immacolati, ultimo baluardo a cedere prima che il nemico raggiungesse le mura. Speriamo poi che alcuni di voi ci vorranno spiegare che senso ha avuto lanciare i dothraki contro un nemico che ancora neanche vedevano, sprecando così le spade infuocate regalate da R'hllor, o di cosa è successo a Rhaegal (il drago di Jon) durante il terribile scontro contro Viserion. Che fine ha fatto invece Spettro, photoshoppato a inizio battaglia e poi completamente dimenticato in favore dei draghetti? 

Recensione episodio 8x03

Con la sconfitta del super villain per cui persino la Madre dei Draghi aveva deciso di mettere in pausa la conquista di Westeros, ci sentiamo un po' come se avessimo assistito ad un season finale. Dopo tutto l'hype e l'agitazione causata dal Re della Notte e dal suo infinito esercito, cosa dobbiamo aspettarci? Siamo curiosi di vedere come gli sceneggiatori saranno in grado di mantenere alta l'attenzione ora che l'unica ad intralciare l'ascesa al trono di Daenerys è Cersei (in attesa ad Approdo del Re degli scarti del Night King, con ventimila uomini e una flotta impareggiabile) e molti nodi sono venuti al pettine con questa epica "Grande Battaglia". Tantissime domande, però, ci affollano ancora la mente: chi era davvero il Re della Notte e che collegamento aveva con Bran? A chi si riferisce la profezia di Azor Ahai quando nomina la/il principessa/principe? Parla forse di Arya? Daenerys si trasformerà nel "nemico insospettabile numero uno" qualora Jon volesse davvero far valere il suo diritto di regnare? Appuntamento, come sempre, al prossimo martedì!

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