Il finale di Sandokan (2025) spiegato: vittoria, perdite e nuove scelte

La nuova versione di Sandokan, prodotta tra Italia e Francia e trasmessa su Rai 1 nel dicembre 2025, ha diviso pubblico e critica, ma ha anche riportato al centro dell’immaginario televisivo uno dei personaggi più iconici dell’avventura italiana. Il finale di stagione chiude un arco narrativo intenso, segnato da una scelta che ridefinisce per sempre il destino della Tigre della Malesia. Ecco come finisce Sandokan!

La trama di Sandokan 2025

Ambientata nel Borneo del 1841, la serie racconta l’evoluzione di Sandokan da pirata solitario a simbolo di ribellione contro l’oppressione coloniale. Accanto a lui ci sono l’amico fraterno Yanez e una ciurma di reietti, mentre l’incontro con Marianna, figlia del console britannico di Labuan, mette in crisi ogni certezza. Sullo sfondo, una terra sfruttata, popoli ridotti in schiavitù e un conflitto sempre più aperto tra libertà e “progresso” imposto.

Come finisce Sandokan?

Gli ultimi due episodi rappresentano il punto di massima tensione della serie. Sandokan viene tradito, catturato e consegnato ai suoi nemici, pagando sulla propria pelle il prezzo della scelta di schierarsi apertamente con il popolo Dayak. La sua apparente esecuzione segna uno spartiacque emotivo: per i suoi alleati è la fine di un simbolo, per i nemici la vittoria definitiva.

Sandokan muore davvero?

Ma la morte di Sandokan è solo un’illusione. Grazie a un inganno orchestrato da James Brooke, il pirata sopravvive e torna nell’ombra, mentre il Borneo esplode in una rivolta che coinvolge schiavi, tribù e pirati. La liberazione delle miniere e l’assalto al palazzo del sultano trasformano la vendetta personale in una ribellione collettiva.

La conclusione del conflitto

Il conflitto si conclude con la caduta del sultano, ma non con una vera liberazione politica: il potere cambia volto, non natura. Brooke ottiene ciò che desiderava, mentre Sandokan comprende che la vittoria militare non coincide necessariamente con la giustizia.

Il finale di Sandokan spiegato

L’episodio conclusivo, Il prezzo della riscossa, è costruito come un bilancio morale più che come una semplice chiusura d’azione. Sandokan vince, ma perde molto: alleati, innocenti e soprattutto l’illusione che l’amore e la libertà possano convivere senza compromessi.

La morte di Sani

La morte di Sani, colpita durante la liberazione degli schiavi, diventa il simbolo più doloroso di questa consapevolezza. È il prezzo umano di una rivoluzione che non risparmia nessuno. Anche il rapporto con Marianna viene ridefinito: non c’è un lieto fine romantico, ma una scelta condivisa di fuga e resistenza.

Un nuovo inizio a Mompracem

La decisione finale di dirigersi verso Mompracem, un’isola che non compare sulle mappe, ha un forte valore simbolico. Non è solo un rifugio, ma la promessa di una nuova identità: lontana dagli imperi, dalle bandiere e dalle catene del potere coloniale. Sandokan è il custode di un’utopia fragile e necessaria.

Sandokan avrà una stagione 2?

Sì, Sandokan avrà una seconda stagione. Dopo il riscontro ottenuto dalle prime puntate, la produzione ha confermato ufficialmente la realizzazione di un nuovo ciclo di episodi, previsto per il 2027.

Il finale della prima stagione è chiaramente concepito come un punto di ripartenza: Mompracem apre a nuove storie, nuovi conflitti e a una ridefinizione del mito della Tigre della Malesia. La seconda stagione potrebbe esplorare la nascita di una vera comunità ribelle, lo scontro con il nuovo ordine imposto da Brooke e il destino di Marianna, sempre più distante dal mondo da cui proviene. 

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