L'audio nel gaming parte 3 - le migliori soundbar per il mondo del videgioco -

Laudio nel gaming parte 3  le migliori soundbar per il mondo del videgioco
di

E’ già la terza tappa del nostro cammino. Nel abbiamo parlato in generale dell’audio nel Gaming, invece si è affrontata la soluzione più economica per dotarsi di un audio degno di definirsi tale tramite l’uso di speaker stereofonici più o meno buoni ed eventualmente dotati di subwoofer. Una prima panoramica, insomma. Partendo dal presupposto che l’audio è un aspetto da tenere in grande considerazione e parte integrante del gioco, sotto ogni punto di vista. Banditi gli altoparlanti dei monitor PC come dei TV, sul mercato esistono soluzioni anche estremamente economiche, insomma, per tutti.

In questo secondo articolo parleremo di sound-bar e cuffie più economiche, costruite anche appositamente per i videogiochi e in grado di garantire un ottimo coinvolgimento, ma anche –le cuffie- una certa privacy, indispensabile soprattutto a certe ore della notte.

Le sound-bar sono oggetti stretti e lunghi che sostituiscono l’audio dei TV, che siccome vogliamo sempre più sottili, posseggono un sistema di altoparlanti davvero modesto. L’esigenza di realizzarle proprio di quella forma è ovviamente nata dal bisogno di alloggiarle sotto al TV, pertanto nell’utilizzo gaming risultano piuttosto lunghe, sfiorando tutte –chi più chi meno- gli 80 centimetri di larghezza. Ma prima di entrare nel dettaglio dei modelli, facciamo un passo indietro, e capiamo cosa c’è dentro le sound-bar. Partiamo dal presupposto che è talmente facile migliorare l’audio di un TV o di un monitor –lo accennavamo- che anche sound-bar economiche garantiscono prestazioni almeno migliorative. La fascia bassa (e prendiamo in considerazione prodotti da circa 80-150 euro street price) contengono normalmente 3 altoparlanti di piccole dimensioni (8 cm o meno di diametro), che riproducono il canale sinistro e destro, e il centrale, e sono ovviamente posizionate in modo opportuno, sinistro e destro agli estremi, il centrale, ovviamente, al centro.

Sono sempre (o quasi) dotate di un sistema bass-reflex, ovvero una struttura che “ricicla” l’emissione posteriore degli altoparlanti in modo da aumentarne l’efficienza. E’ realizzata con un tubo chiamato “tubo di accordo” di lunghezza opportuna, e che di solito sfoga la sua uscita sul pannello anteriore dietro la griglia insieme con gli altoparlanti, ma è possibile avvenga anche posteriormente, dipende dal disegno della sound-bar. Nel segmento dei 250 euro circa di street price, le prestazioni migliorano in modo davvero marcato. Gli altoparlanti diventano almeno 6, 4 mid-woofer e 2 tweeter, e il subwoofer a corredo –sempre presente in quella fascia di prezzo- spesso ha un altoparlante da 14cm se non addirittura da 16cm a garanzia di una maggiore estensione in basso. Ovviamente la larghezza della sound bar impone una certa distanza tra la sound-bar stessa e l’ascoltatore, come è normale se si guarda la TV o si gioca con una consolle. Se invece utilizziamo un monitor da computer, per quanto grande, la larghezza di 80cm o più è davvero eccessiva, e per questo motivo sono nate le sound-bar gaming, di larghezza inferiore alla media, dai 40cm in poi.

La Trust Lino o la Vigor, e la Creative Stage Air per la fascia entry level, davvero il minimo indispensabile, mentre performante e scelta sicuramente migliore la Panasonic SC-HTB8, compatta e con un eccellente rapporto qualità/prezzo. Leggermente superiore la Samsung HW-N300 che ha una manciata di watt in più. Un passo avanti, poi, è la Trust Tytan Gaming GXT 668, stereofonica pura, con 4 altoparlanti, 2 per Left e 2 per Right, e un sub piuttosto performante. Molto interessante perché unisce un po’ tutte le esigenze, è la Polk MagniFi Mini, piccola ma molto buona, adatta sia per gaming che per un ottimo audio del TV. Ovviamente più andiamo avanti meglio è, fino ad arrivare alle soluzioni top dal costo molto elevato e che sconsigliamo prettamente per un uso gaming, come sconsigliamo prodotti molto cari e di blasone che spesso sono più fumo negli occhi e marketing che sostanza. La connettività necessaria per il gaming è basica, sarebbe infatti sufficiente un ingresso analogico mini-jack tipo cuffia, ma è bene chiarire cosa fa al suo interno una sound-bar con il segnale audio che gli colleghiamo.

Ci sono le sound-bar che hanno la decodifica interna Dolby Digital o addirittura DTS, Dolby Vision etc, e quelle invece che prendono il segnale stereo generato dalla consolle o dal PC e lo riproducono per quello che è, senza operare nessuna modifica, e queste necessiteranno di selezionare l’audio stereo del videogioco, mentre per i prodotti dotati di decodifica DD o DTS si potrà scegliere lo streaming sul videogioco, e lasciare alla sound-bar la decodifica. ATTENZIONE: tante volte si seleziona l’audio Stereo ignorando che si può avere una prestazione migliore. Lo accennavamo nello scorso articolo, nel caso di uno speaker stereofonico è il videogioco che cerca di ricostruire l’ambienza, mentre in presenza di decoder DD e/o DTS è la sound-bar che la ricostruisce su 3 canali (2.1, la sound-bar è stereo+subwoofer se presente, ma ci sono anche modelli 5.1). Quindi mini-jack è il minimo, per poi passare a ottico (standard sia per consolle che per PC), e, infine, HDMI.

Veniamo alle cuffie, prima di tutto sfatiamo un mito: tutte le cuffie sono adatte al gaming, soprattutto se non serve avere un microfono. Non è che una cuffia “standard” non va bene per giocare. Ma vediamo cosa può essere utile che abbia una cuffia per avvicinarsi alle esigenze dei giocatori. La comodità e l’isolamento dall’esterno e viceversa, prima di tutto. Esistono cuffie sovraurali, ovvero che appoggiano sul padiglione, e quelle circumaurali, più grandi, che cingono l’orecchio. La prima è meno “isolante” della seconda, ma più leggera, e quindi che si sente meno in testa a lungo andare. E altra peculiarità è la grandezza dell’altoparlante, nel primo caso più piccolo rispetto al secondo, e quindi meno performante ma anche più semplice da pilotare. Esistono poi cuffie aperte, semiaperte e chiuse. La differenza è fondamentale per non disturbare nessuno anche a ore molto tarde, e ovviamente la chiusa, seppure meno estesa sulle basse frequenze, garantisce una emissione più asciutta e soprattutto il massimo della privacy. Dal punto di vista dei parametri elettrici è meglio non scegliere cuffie con una impedenza troppo alta ma neanche troppo bassa, dai 30 ohm –ma meglio 60ohm o più-, fino ai 150/200 ohm e dei driver da almeno 40mm, mentre lo standard della fascia alta è 50mm o più, quindi un altoparlante da oltre 5cm estremamente performante anche in gamma bassa.

Ovviamente la presenza di un microfono è utile, sia per i giochi che per eventuali meeting, e per uso gaming ma anche generale, consigliamo fortemente quelle senza cancellazione del rumore, utilissime in esterni, ma decisamente meno a casa propria, mentre la cancellazione è utile per il microfono, in modo che dall’altra parte non si ascoltino rumori ambientali. Le cuffie entry-level sono analogiche, quindi hanno un cavo audio per la cuffia e uno per il microfono, mentre quelle di fascia alta, alcune anche con decoder virtual surround 5.1 o 7.1 hanno un convertitore D/A USB, e quindi si possono collegare sia in USB che in analogico, nel primo caso utilizzeremo anche l’amplificatore per cuffia contenuto nel convertitore, che normalmente ha prestazioni migliori. Dal punto di vista del confort dovremmo puntare a prodotti che utilizzano il memory-foam nelle parti a contatto con il corpo e quindi archetto e padiglioni, la conformazione con il nostro corpo sarà perfetta.

Vediamo cosa esiste in commercio, a partire da poche decine di euro, cominciando con quelle non gaming, ma che possono regalare ottime emozioni. Interessanti sulla fascia del 30 euro le AKG K52, ma anche Pioneer SE-M521 oppure la “classica” Sennheiser HD206, tutte non troppo pesanti (attorno ai 200 grammi), con driver tra i 3 e i 4 cm, e che garantiscono buone prestazioni anche per uso TV e musica. Le cuffie gaming sono più pesanti, non meno di 280/300 grammi, e senza dubbio tra le migliori c’è la Logitec G332, ma anche la GTX488 della Trust che pesa 340 grammi o la HyperX HX-HSCS. A salire tutte le gamme, Logitech, Trust e HiperX offrono modelli addirittura wireless () e dal modello G432 anche surround. Attenzione che più prestazioni hanno e più pesano, la G432 pesa quasi 400 grammi: è tanto. Molto bella anche la gamma Asus che vede nel suo top di gamma la con processore esterno e 10 driver con una speciale tecnica di ricostruzione surround. Bellissima poi la , una tra le top di gamma per questo tipo di applicazioni, ma nel prossimo articolo parleremo più diffusamente delle cuffie di livello assoluto e dei convertitori esterni