Dopo 25 anni, Crash Bash può ancora svoltarvi le serate
25 anni fa Eurocom diede vita a un party game basato sul franchise di Crash Bandicoot. Una figata assurda!

In occasione del mio 33esimo compleanno ho invitato un po’ di amici a casa e tra un bicchiere di vino e una partita a UNO ed Exploding Kittens, da buoni Millennials quali siamo, abbiamo cominciato a parlare di come l’eccessivo uso di internet e dei social media abbia privato le nuove generazioni di tali momenti di aggregazione a casa - ma quanto è bello diventare vecchi?!
Tra una critica alla qualità dei video su TikTok e una filippica su come l’AI sta distruggendo la creatività dei giovani, il tutto con contorno di “questa è la generazione che fa meno sesso e beve meno alcol”, si è poi parlato di come sì anche noi over 30 da bambini avessimo le nostre distrazioni - televisione e videogiochi - ma anche di come queste fossero comunque finalizzate all’aggregazione.
Da lì non ho potuto fare a meno che rispolverare la mia PlayStation 1 e avviare uno dei migliori party game di sempre: Crash Bash.
La miglior decisione di sempre.
Reinventare Crash dopo Naughty Dog

Alla fine degli anni ‘90, Crash era diventato la mascotte non ufficiale di PlayStation e con più di 18 milioni di copie vendute con i primi tre capitoli, il franchise aveva mostrato di essere affermato, amato e, soprattutto, profittevole.
Naughty Dog, che ha dato vita alla trilogia su PS1 per conto di Universal Interactive, nel 1999 porta sul mercato Crash Team Racing; titolo che ha mostrato come il franchise avesse un enorme potenziale nascosto e fosse capace di offrire esperienza diverse senza snaturarsi.
Tuttavia, dopo CTR, Nughty Dog decise di focalizzarsi sul franchise di Jak and Dexter su PlayStation 2, abbandonando di fatto Crash.
Nel frattempo, Universal non se la passava benissimo economicamente e la cosa portò a un blocco delle assunzioni in Universal Interactive e il crescente timore che la divisione potesse essere chiusa.
Successe allora che il Presidente di Universal Interactive, Mark Cerny, decise di lasciare Universal e formare la Cerny Games, azienda che gli avrebbe permesso di continuare a lavorare con Naughty Dog e Sony.
Universal vide in Crash lo strumento per portare nuova liquidità nella sezione Interactive, e affidò a Eurocom, che già aveva lavorato a titoli come Hercules e Duke Nukem, il compito di creare un nuovo titolo della saga.
Tuttavia, dato che il tempo a disposizione scarseggiava, Universal si trovò a chiedere a Naught Dog di fornire tutto il materiale artistico a disposizione e a contattare la Cerny Games affinché Mark Cerny aiutasse Eurocom a mantenere l’identità del franchise.
Così il team di Eurocom si trovò con il pesante compito di creare un nuovo titolo del franchise di Crash nel giro di massimo 1 anno.
Costruire una nuova trama e un nuovo mondo di gioco era impensabile, di conseguenza si optò per un qualcosa di facile e veloce da giocare e la scelta cadde sul genere dei party game.
Creare un party game non avrebbe solo evitato un confronto con la trilogia di Naughty Dog ma permetteva anche di dare vita a tanti minigiochi veloci, cosa che allontanava il rischio di tradire l’identità della saga.
Prese così il via un percorso di sviluppo che era un vero e proprio flusso di idee; ogni membro del team poteva proporre la propria idea per un minigioco, la si abbozzava e se la cosa divertiva i presenti in ufficio, allora la si inseriva nel gioco.
Non è Mario party, Non è Crash Bandicoot. Sa solo quello che non è

Così, dopo 12 mesi di gestazione, Crash Bash arriva sul mercato il 7 Novembre nel continente Americano e il 29 Novembre in Europa, mentre il Giappone aspetterà fino al 14 Dicembre.
Il gioco attirò sin da subito la curiosità di critica e fan, sia perché era il nuovo titolo della saga di Crash, sia per la sua natura di party game - cosa perfetta dato l’avvicinarsi del natale.
Tuttavia le recensioni, nonostante fossero ampiamente sopra la sufficienza, non furono al livello dei precedenti titoli della saga. La critica elogiò alcune buone idee, ma paragonò - ingiustamente - Crash Bash a Mario Party, il quale aveva più del triplo dei minigiochi di Crash Bash - ma che duravano anche 10 volte meno.
La natura di Party Game stonava con la campagna single player, la quale era veramente punitiva per l’epoca, soprattutto quando si provava a ottenere le varie reliquie, e presentava un’intelligenza artificiale che sembrava focalizzata unicamente nello sconfiggere il giocatore, creando di fatto delle sfide 3 contro 1.
Al contrario, tanti giocatori, che giocavano su PlayStation e quindi di Mario Party, e party game in generale, non avevano alcuna esperienza, apprezzarono tantissimo Crash Bash.
Le partire erano veloci da avviare e i controlli facili da imparare, quindi il gioco era perfetto per una partita veloce anche con amici e familiari, inoltre la possibilità di giocare in 4 con il multitap lo rendevano un gioco perfetto per le famiglie.
Nonostante i minigiochi non fossero tantissimi, alcuni di questi sono entrati nella legenda, con Pogo Pandemonium, Crate Crush e Polar Bear che attirano ancora oggi tantissimi fan e giocatori a scontrarsi in tornei ufficiali - vedasi l’ESA Summer .
Ancora ottimo per le serate tra amici

Come dicevo all’inizio, Crash Bash è ancora oggi ottimo per spendere le serate a casa coi vostri amici.
Il titolo di Eurocom è perfetto per partite veloci e riesce a divertire anche chi non ha tanta praticità col pad.
In un momento storico in cui l’industria dei videogiochi sembra dedicarsi unicamente alle esperienze online, la possibilità di giocare in 4 in locale che Crash Bash rappresenta una boccata d’aria fresca - almeno per chi ha un spento un po’ di candeline.
Al netto del giudizio personale, negli anni Crash Bash è stato ampiamente rivalutato, con tanti che hanno capito quanto insensato fosse paragonarlo a Mario Party, il quale è totalmente diverso sia nella struttura che nella proposta di gameplay.
Il gioco di Eurocom è pian piano diventato un cult con prezzi dell’usato che ormai si avvicinano a quelli di un tripla A moderno.
Il gioco rappresenta anche un buon esempio di come sia possibile introdurre tanti elementi di game design donando una forte identità a ognuno di questi.
Dopo la N-sane Trilogy e CTR Nitro Fueled, un remake di Crash Bash sembra una formalità, tuttavia Microsoft e Activision non sembrano avere alcun piano a riguardo.
Nonostante in giro per il web ci siano una serie di progetti fan made, difficilmente questi vedranno la luce.
Quindi se state organizzando una serata tra amici, un natale in famiglia o il vostro compleanno, procuratevi una PS1, un multitap e una copia di Crash Bash. Il miglior investimento di sempre.


