Tornatore: l'uomo delle stelle

E' appena uscito nelle nostre sale La Corrispondenza, con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Molta attesa per il nuovo film di Giuseppe Tornatore, fra i pochi autori italiani in grado di destare interesse anche a livello internazionale. Cannes, Oscar, Golden Globe: tra nomination e premi vinti, il regista siciliano si é guadagnato, nel corso degli anni, un ruolo di risalto per pubblico e critica.
E mentre tutti (noi compresi) parlano del nuovo film, vediamo insieme chi é Giuseppe Tornatore.

E' il 1986 quando esce nei cinema Il camorrista. Incentrato sulla vera storia di Raffaele Cutolo, boss della camorra soprannominato 'O professore, il primo film di Tornatore riceve un'accoglienza positiva dalla critica, vincendo il Nastro d'argento al miglior regista esordiente e il David di Donatello a Leo Gullotta come miglior attore non protagonista. Proprio l'attore e doppiatore siciliano sarà presente, in futuro, in altre pellicole di Tornatore: non a caso, al regista piace avvalersi dei suoi attori-feticcio, anche per piccole parti.

Tornatore: l'uomo delle stelle
Monica Bellucci è Malena.


Due anni dopo, nel 1988, arriva nelle sale italiane Nuovo Cinema Paradiso, nel quale troviamo i punti chiave della cinematografia di Tornatore, i temi ricorrenti e le ossessioni. Anche se molti lo ricordano come "il film dell'Oscar", vincitore del premio come miglior film straniero nel 1990, Nuovo Cinema Paradiso ha una storia più travagliata di quanto sembri. Sulle prime, infatti, non si può dire che il pubblico sia corso a vederlo. Un caso a parte fu rappresentato da Messina, dove il gestore del cinema Aurora diede fiducia alla pellicola, invitando gli spettatori a entrare al cinema anche gratis. Un omaggio a questo coraggioso gestore e al suo cinema é presente in Baarìa (2009), dove possiamo chiaramente leggere l'insegna Cinema Aurora.

Pellicola di immenso successo a livello mondiale, Nuovo Cinema Paradiso é un'appassionata dichiarazione d'amore al cinema e alle sue magie. L'elemento autobiografico, quello del ragazzo siciliano che cerca fortuna a Roma, dell'infanzia trascorsa nel paesino d'origine alla scoperta delle grandi pellicole italiane e straniere, si mescola qui alla storia di Salvatore "Totò" Di Vita, protagonista del film.
Ora che ho perso la vista ci vedo di più.

(Alfredo - Philippe Noiret in Nuovo Cinema Paradiso)


Possiamo dire che la Sicilia sia una presenza quasi costante, se non proprio in tutti, in molti film di Tornatore. Rappresentata come terra di forti tradizioni ma anche di innegabili contraddizioni, di culti e di misteri, di credenze popolari retaggio del passato, la Sicilia non si limita ad essere lo sfondo dei film di Tornatore, un paesaggio vuoto da riempire con gli interpreti, ma anzi é parte integrante delle vicende personali e collettive dei personaggi che la abitano. Nonostante viva e lavori a Roma, infatti, Giuseppe Tornatore privilegia, come ambientazione dei propri film, la sua terra d'origine, specialmente i piccoli centri.

Candidato all'Oscar come miglior film straniero, nel 1996 arriva nei cinema L'uomo delle stelle, con Sergio Castellitto nei panni di Giuseppe "Joe Morelli" Romolo. Anche per questa pellicola, come per la precedente, Tornatore si avvale di Ennio Morricone per la composizione della colonna sonora: la collaborazione fra i due artisti continuerà per tutti i film successivi, a dimostrazione del fatto che il regista ami circondarsi di una cerchia abbastanza ristretta di professionisti fidati.

Nella Sicilia degli anni '50, il truffatore Joe Morelli promette una brillante carriera da attore a chiunque faccia provini per lui, provini che si fa pagare profumatamente. La storia di questo ciarlatano e il morboso interesse che suscita nei paesi in cui arriva é una metafora, forse un po' cinica, della percezione del cinema da parte dello spettatore medio. Una grande macchina dei sogni che garantisce, a chiunque ne faccia parte, fama e denaro.

Tornatore: l'uomo delle stelle
La leggenda del pianista sull'oceano vede Tim Roth come protagonista.


Monica Bellucci é la protagonista di Malena (2000), ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale nel paesino di Castelcutò. La bella Maddalena "Malena" Scordia, desiderata da tutti gli uomini del paese e invidiata dalle loro mogli, é oggetto di malelingue e dicerie. Solo il tredicenne Renato (Giuseppe Sulfaro) é innamorato di lei e vorrebbe difenderla dalle calunnie, ma tutto sembra essere contro Malena. Il film ottiene anche questa volta una pioggia di candidature a premi internazionali ma negli Stati Uniti la censura impose numerosi tagli alle scene di nudo.

Il tema della violenza sulle donne e della prostituzione torna ne La sconosciuta (2006), con Ksenia Rappoport nei panni di Irena, una ragazza ucraina sfuggita alla prostituzione. L'aperta denuncia contro chi abusa delle donne e l'interpretazione della giovane attrice russa, fa sì che il film conquisti diversi riconoscimenti, specialmente i David di Donatello.

Torniamo in Sicilia qualche anno dopo con Baarìa, che prende il nome dal paese di origine dello stesso Tornatore, cioé Bagheria, in provincia di Palermo. Girato in parte in Sicilia e in parte in Tunisia, dove fu ricostruita la Bagheria degli anni '30, il film segue le vicende della famiglia Torrenuova, nella quale possiamo riconoscere forti somiglianze con quella del regista. In particolare, Giuseppe "Peppino" Torrenuova (Francesco Scianna), ricorda Peppino Tornatore, padre del regista nonché sindacalista. Recitato in dialetto bagherese, il film fu però doppiato in italiano con inflessione siciliana e con l'inserimento di termini dialettali: in questo modo, la pellicola poté uscire nella sale senza bisogno di sottotitoli.

Tornatore: l'uomo delle stelle
La migliore offerta (2013)si avvale di Geoffrey Rush nei panni di Virgil Oldman.


Se é vero che la Sicilia ha avuto un'importanza fondamentale nella filmografia di Tornatore, é anche vero che la sua fama a livello mondiale é alimentata dai film che si avvalgono di un cast non limitato alla sola Italia. Ne é un chiaro esempio La leggenda del pianista sull'oceano (1998), con Tim Roth nei panni di Danny Boodman T. D. Lemon Novecento. Tratto dal monologo teatrale Novecentodi Alessandro Baricco, il film conferisce però un respiro molto più ampio alla vicenda, anche grazie alla colonna sonora di Ennio Morricone, che vinse il Golden Globe nel 2000.

Dopo il colossal Baarìa, che non ottenne il successo sperato, nel 2013 La migliore offerta riporta Tornatore all'attenzione di tutti. L'australiano Geoffrey Rush interpreta Virgil Oldman, solitario battitore d'aste che ama l'arte e la figura femminile. L'incontro con la giovane Claire (Sylvia Hoeks), che vive da sola nella grande villa di famiglia, lo porta a provare per la prima volta emozioni provate solo per le opere d'arte.
Grazie ad una regia che riesce a mostrare solo ciò che va mostrato e che svela a poco a poco gli ingranaggi nascosti della storia, ma anche grazie all'interpretazione di Rush, La migliore offerta riscosse un ottimo successo di pubblico.

Indipendentemente dai giudizi della critica e dai riconoscimenti ottenuti, é innegabile che Giuseppe Tornatore abbia contribuito a riportare il cinema italiano sotto i riflettori.

Tornatore: l'uomo delle stelle
L'uomo delle stelle, ovvero la grande illusione del cinema.