Cinque canzoni rinate grazie ai videogiochi

Non è raro che un videogioco riesca a rilanciare le sorti di una canzone dimenticata da tempo, o crei un vero e proprio fenomeno di massa. Ecco cinque esempi

Cinque canzoni rinate grazie ai videogiochi

Il recente successo della serie TV di The Last Of Us e l’odierno boom di prodotti cinematografici ispirati ai videogiochi sono figli delle numerosi innovazioni che il mondo videoludico sta vivendo e che stanno aiutando le case di sviluppo a creare prodotti ormai qualitativamente simili alle produzioni hollywoodiane.

Questo però, non è altro che l’ultimo atto di un percorso che ha portato i videogiochi a scrollarsi di dosso la nomea di “svago per bambini” ed imporsi come medium utilizzati da persone di ogni genere e fascia di età.

Infatti, prima ancora di arrivare a qualità grafica e sceneggiatura paragonabili alle produzioni cinematografiche, il mondo dei videogiochi si è concentrato su uno degli elementi che maggiormente riesce a coinvolgere le persone, facendogli restare una scena o un momento impresso nella mente: la musica.

Cinque canzoni rinate grazie ai videogiochi

Non sono poche le volte in cui videogiochi e musicisti si sono incrociati.

Le collaborazioni tra i big della musica e il mondo videoludico sono state di vario tipo: dai diritti di un singolo, la scrittura di una canzone inedita fino alla programmazione di un concerto online.

Insomma, nel loro raccontare una storia, fatta anche di momenti drammatici e finali a lieto fine, i videogiochi hanno sviluppato la forte necessità di avere una canzone che aiutasse ad imprimere determinate scene nella mente dei giocatori.

Queste collaborazioni si sono trasformate molte volte in veri e propri trampolini di lancio per far ritornare in auge singoli vecchi di qualche anno, che hanno quindi beneficiato di una seconda - o anche terza - vita grazie ai videogiochi.

Ecco quindi 5 canzoni che sono rinate grazie alla loro presenza in un videogioco.

Stand by me - Florence and The Machine, Final Fantasy XV

La cover di Florence and The Machine per Final Fantasy XV rappresenta uno di quei fantastici momenti in cui una canzone si fonde totalmente alla perfezione con il gioco tanto da sembrare essere nata per questo.

Eppure stiamo parlando di una canzone scritta nel 1962 da Ben. E. King, che sicuramente poco sapeva riguardo il 15esimo capitolo della saga di Square Enix.

Il testo della canzone parla di vicinanza, luce, amore, oscurità e luna. Essenzialmente la trama di Final Fantasy XV, quindi in casa Square Enix si era deciso di utilizzarla sin da subito, tuttavia serviva qualcuno in grado di cantarla nel modo giusto.

Pochi sanno che inizialmente per la cover della canzone erano stati selezionati i Foo Fighters, tuttavia la scelta ricadde poi sulla voce di Florence Welch, la quale riuscì a regalare un’interpretazione magistrale del singolo.

La canzone accompagna il giocatore dalla prima scena del gioco fino ai titoli di coda; e se all’inizio può sembrare una canzone messa lì tanto per accompagnare la scena iniziale, dove Noctis e i suoi compagni si ritrovano a spingere la Regalia, man mano che si va avanti con la storia,le parole cantate da Florence si legano sempre più agli avvenimenti della storia e acquisiscono sempre più senso.

La canzone vanta ad oggi più di 21 milioni di visualizzazioni su Youtube e quasi tutti i commenti sono riferiti agli avvenimenti di Final fantasy XV, intermezzati da qualcuno che afferma di aver ballato la canzone al proprio matrimonio.

Insomma, un vero e proprio rilancio per un titolo vecchio più di 50 anni.

Cinque canzoni rinate grazie ai videogiochi

It was a good day - Ice Cube, GTA San Andreas

 È il 2004. Siete appena tornati da scuola, pranzo al volo e via davanti a GTA San Andreas.
Caricate il salvataggio. Vi trovate a casa della madre di CJ, uscite e fuori avete la vostra bella Blade che vi aspetta.

Saltate dentro, magari vi portate anche qualche membro della Groove Street Family e via diretti verso Venice Beac… ehm Verona Beach con Radio Los Santos di ordinanza.

Improvvisamente, sentite una canzone che vi fa sentire come guidaste veramente per le strade di Los Angeles. In realtà non capite nemmeno il testo, però la musica, il beat in sottofondo e il modo di cantare di Ice Cube si sposano alla perfezione con le immagini che scorrono sullo schermo.

E vi è una ragione dietro tutto ciò.

It was a good day è un pezzo del 1992 che ripercorreva una giornata tipo di un ragazzo di colore del ghetto di Los Angeles e il video della canzone è stato una delle principali fonti di ispirazione per Rockstar nel ricreare Groove Street.

Infatti, i più attenti noteranno come Groove Street e la casa della madre di CJ siano la copia spiaccicata del quartiere in cui vive Ice Cube e la casa da cui esce all'inizio del video. A ciò si aggiungono auto low riders, scontri tra gang e tante altre immagini che sembrano uscite dal titolo Rockstar.

A 31 anni dall’uscita, la canzone di Ice Cube ha 200 milioni di visualizzazioni su Youtube e vanta tantissimi commenti inneggianti a GTA San Andreas.

Cinque canzoni rinate grazie ai videogiochi

Mad World - Gary Jules, Gears Of War 3

Il rapporto tra la serie di Gears Of War e il singolo di Gary Jules è uno dei più profondi che ci sia nel mondo dei videogiochi.

Scritta nel 2001 e diventata famosa per una sua cover nel film Donnie Darko, la canzone ritorna fortemente in auge quando nel 2006 viene usata per il trailer di lancio di Gears Of War.

Per il lancio di quello che sarebbe diventato uno dei suoi cavalli di battaglia, Microsoft aveva studiato un trailer cinematografico che all’epoca puntava ad essere il meglio che si fosse mai creato per un videogioco.

Per l’occasione, Microsoft assunse il giovane regista Joseph Kosinski, che già aveva girato una serie di spot per Nike, il quale riuscì a girare un trailer di 60 secondi facendo un uso maestoso dell’Unreal Engine 3 e delle scene in game del gioiellino di Microsoft.

Mancava solo una canzone che riuscisse a imprimere una serie di sensazioni forti e profonde negli spettatori.

Si decise quindi di usare Mad World di Gary Jules, la quale si sposava alla perfezione con il trailer creato da Kosinski. Il connubio tra immagini e musica fu tanto forte che furono tantissime le persone a rimanere confuse pensando di trovarsi dinanzi al trailer di un film.

Forte del successo del trailer di lancio di Gears Of War, Microsoft decide nel 2011 di usare di nuovo la canzone per accompagnare una delle scene più toccanti del terzo capitolo della saga.

Dopo la morte della moglie Maria, Dom, non è più lo stesso e quando Markus e company sono letteralmente circondati di locuste, decide di sacrificare se stesso.

La scena è un vero pugno allo stomaco. Dom guida un camion con dei serbatoi di carburante, parte Mad World in sottofondo, la scena rallenta, Dom saluta la defunta moglie e si sacrifica per salvare gli altri.

Ancora oggi, al video ufficiale della canzone si trovano commenti inneggianti a Dom e il suo sacrificio.

Cinque canzoni rinate grazie ai videogiochi

The Man Who Sold The World - David Bowie, Metal Gear Solid The Phantom Pain

L’ultimo titolo di Hideo Kojima (proteggici sempre) per Konami oltre che essere uno dei giochi più divertenti da giocare è anche una vera e propria dichiarazione d’amore per Dawid Bowie.

La scelta delle canzoni che accompagnano il capitolo finale della saga di Metal Gear Solid è fatta in modo che i testi si uniscono con la trama del gioco fino a raccontarla; e nessuna di questa lo fa meglio di The Man Who Sold The World.

Lo stesso Hideo Kojima, nel Marzo del 2022, spiegò come la cover di The Man Who Sold The World di Midge Ure, on air in background quando Venom Snake si sveglia a Cipro è una chiara scelta stilistica che racconta gran parte della trama ancor prima che il gioco inizi.

Il game designer ha poi aggiunto come la versione di David Bowie non avrebbe avuto lo stesso senso nell’economia del gioco.

Insomma, il concetto di cover musicale atta a raccontare la duplice identità di Venom Snake e come sia stato usato da Big Boss è una di quelle genialate che ci si aspetta solo da Kojima nazionale.

La canzone viene riprodotta due volte nel gioco: mentre Venom si sveglia in un letto d'ospedale, e di nuovo alla fine del gioco mentre Venom si guarda allo specchio, con gli elementi dello scenario che cambiano.

Ciò che Venom vede allo specchio è, ovviamente, l'identità fantasma che ha sostituito la sua: il mondo che ha perso e ciò con cui è stato sostituito.

L’impatto di Metal Gear Solid The Phantom Pain su questa canzone è tale che il titolo Konami non è solo il minimo comune denominatore dei commenti alla canzone di Midge Ure, ma anche una delle tematiche principali dei commenti sotto il video di David Bowie su Youtube

Cinque canzoni rinate grazie ai videogiochi

Future Days - Pearl Jam, The Last Of Us 2

Ed eccoci qui.

Abbiamo girovagato per Seattle, affrontato infetti, scontratoci con Abbie,tornati a casa e niente, non riusciamo più a suonare l’unica canzone che ci teneva legati a b.

La canzone dei Pearl Jam è semplicemente perfetta.

Tocca alcuni dei momenti più toccanti del gioco e funge da tema d’addio tra Joel ed Ellie.

La scelta della canzone ha una lunga storia alle spalle.
Tutto inizia durante il primo anniversario di The Last Of Us, quando Neil Druckmann ha organizzato Last of Us: One Night Live , una messa in scena della storia con scene chiave ricostruite dal cast del gioco e da un'orchestra dal vivo.

La serata è stata trasmessa quasi completamente su Youtube, scriviamo quasi poiché ciò che mancava era il finale.

Il finale di Last Of Us: One Night Live rappresenta l'epilogo segreto di Last of Us Part 1, che è stato progettato come regalo per i fan per dire arrivederci a Joel ed Ellie.

Questo addio è stato sottolineato da una tenera cover della canzone dei Pearl Jam del 2014, Future Days . La canzone racchiude l'amore familiare di Joel ed Ellie.

Sei anni dopo, il finale nascosto viene ricreato come scena di apertura di The Last of Us Part II . Alcune cose sono cambiate come l'esistenza dell'interesse amoroso di Joel, Esther , ma Future Days rimane una parte fondamentale della scena. Mentre il giocatore prosegue nella storia, la canzone diventa una parte fondamentale dell'intero gioco. Ellie suona la ballata dei Pearl Jam numerose volte quando si sente cupa, ricorda Joel o guarda al futuro.

Quando Druckmann ha deciso di utilizzare la canzone in The Last Of Us Parte 2, si è dovuto però scontrare con il rifiuto dei Pearl Jam a dare i diritti per la canzone.

Druckmann ha dovuto letteralmente pregare la rock band per utilizzare la canzone, a sua detta fondamentale per la riuscita di The Last Of Us 2, tanto da mandare prima una PlayStation 4 e una copia del gioco ai Pearl Jam e poi un trailer di The Last Of Us 2 cui nemmeno Sony era a conoscenza.

Alla fine, il gruppo di Seattle acconsentì alle richieste di Druckmann e Future Days divenne il main theme di The Last Of Us 2.

Alla luce del fatto che la maggior parte dei commenti su Youtube riguarda The Last Of Us 2, possiamo dire che i Pearl jam hanno fatto la scelta più saggia

Queste sono le 5 canzoni che secondo noi sono rinate grazie ai videogiochi, ne avreste aggiunte altre?

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