Shang-Chi La leggenda dei 10 anelli Recensione del Blu-ray 4K di Walt Disney Studios HE

Ingresso col botto nel Marvel Cinematic Universe per il nuovo supereroe asiatico, tra luci e ombre di un'edizione UHD/4K tecnicamente al di sotto delle aspettative e l'IMAX che lascia l'amaro in bocca

di Claudio Pofi

Shang-Chi (Simu Liu) è un giovane asiatico che a San Francisco lavora come parcheggiatore presso un albergo di lusso, assieme all'amica Katy (Awkwafina). La tranquilla esistenza di entrambi è ben presto sconvolta quando Shang è costretto a confrontarsi con un misterioso gruppo di sicari. Scoprendo di possedere un incredibile addestramento alle arti marziali, solo sopito, corre in soccorso della sorella in quel di Macao. Assieme a Katy il giovane guerriero realizzerà le ragioni del suo coinvolgimento, ritrovandosi a fronteggiare il millenario padre e un'orrenda minaccia che incombe sull'umanità.

Le prime ipotesi di realizzare un film (o una serie tv) su questo personaggio risalgono agli anni '80. Non a caso Stan Lee ne parlò con Brandon Lee, dato che i fumetti degli anni '70 erano ispirati al padre Bruce Lee, ma questo film è un'altra storia. Pretendendo di alzare il livello artistico di un racconto fantasy al pari delle fantascientifiche avventure di casa Marvel, Shang-Chi punta (troppo) in alto. Questa nuova operazione di traslare su grande schermo il personaggio a fumetti stenta a trovare il giusto ritmo nella prima parte, con farraginosi elementi volti a delinearne retaggio familiare e psicologia. Si riprende in seguiti con un epico e coinvolgente scontro tra bene e male, dove guerrieri guardiani di un'antichissima prigione affrontano mortali creature succhia-anime.

Dal regista hawaiano Destin Deniel Cretton, lo stesso che con piglio aveva diretto il drammatico Just Mercy – Il diritto di opporsi, un'avventura volta ad ampliare l'MCU - il Marvel Cinematic Universe, ora nella Fase 4. Sceneggiatura solo in parte brillante, che riesce comunque a intrattenere tra elementi fantastici e fantasy, azione, ironia e transizioni da commedia. 150 milioni di dollari di budget e oltre 400 milioni di dollari al botteghino, spettacolare per alcune location ma soprattutto per la ricercatezza dei costumi e la computer grafica, con riserva su alcuni passaggi durante lo scontro finale tra creature volanti. Per chi non l'avesse visto al cinema il consiglio come sempre quello di attendere la fine dei titoli di coda per gustarsi una gradita sorpresa.

Che fine ha fatto l'IMAX?

Girato interamente digitale con camere Arri Alexa LF IMAX e Arri Alexa Mini LF IMAX a una risoluzione nativa di 4,5K, il film è stato poi finalizzato su master 2K, di cui questa edizione UHD ne è la versione riscalata. Formato immagine 2.39:1 (risoluzione 3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. L'impiego di camere IMAX e di una “finestra” sull'intero girato con aspect ratio 1.90:1 (più espanso in verticale) implica il tipico adattamento al formato rettangolare, con perdita di informazioni nelle aree sopra e sotto l'immagine (vedi foto).

A differenza di quanto accaduto con la Zack Snyder's Justice League, offerta nell'originale versione IMAX con nuova color correction, l'IMAX 1.90:1 di Shang-Chi non è disponibile su Blu-ray ma solo accedendo alla piattaforma streaming Disney+. Al solito la differenza tra formato immagine widescreen e IMAX si traduce per quest'ultima in un'area fino al 28% più ampia, con informazioni altrimenti perdute.

La complicità del rescaling assieme al solo supporto dell'HDR-10 (benché la produzione cinema integrasse il Dolby Vision) ha comportato un non sostanziale salto di qualità rispetto alla controparte Full HD/2K. In alcuni passaggi si può arrivare a cogliere maggiore rifinitura sui particolari in secondo piano, così come ulteriore dinamica tra luci e colori, a patto di possedere almeno uno schermo 50” pollici e 10 bit reali (non 8+FRC).

L'ATMOS non brilla

Buona la codifica Dolby Digital Plus 7.1 canali in italiano (448 kbps) offrendo un interessante panorama sonoro tra elementi dinamici, presenza scenica anche dai 4 canali posteriori così come dal subwoofer. Risultato che non manca di puntualizzare l'originale missaggio con una certa enfasi, in particolare l'iniziale confronto tra Shang-Chi e la Banda dei 10 anelli così come la battaglia finale. Sorpresa per l'originale Dolby ATMOS inglese (solo sul disco 4K, DTS-HD MA 7.1 sul 2K) che invece di alzare ulteriormente il livello dell'entusiasmo resta sui generis, come raramente accade un risultato tecnico senza infamia e senza lode.

Sapete l'inglese?

Per gli extra: commento al film (non sottotitolato) del regista assieme allo sceneggiatore Dave Callaham; uno sguardo alla produzione e al significato di introdurre un supereroe asiatico nel mondo Marvel (9'); ulteriore focus sui personaggi e i legami familiari descritti nel film (7'), errori sul set (2'), circa 14' minuti di scene eliminate. Per il resto sottotitoli in italiano ovunque.