Duel – L'edizione Blu-ray 4K del cult di Spielberg
Eccellente qualità tecnica, ma c'è una bella sorpresa proprio sul disco UHD
Prima di diventare il regista più influente di Hollywood, Steven Spielberg firmò nel 1971 un piccolo film per la televisione americana destinato a entrare nella leggenda: Duel. Una storia di apparente semplicità — un uomo ordinario alla guida della sua berlina in lotta con un misterioso camionista e la sua arrugginita autocisterna — che rivelava già la straordinaria capacità del giovane autore di manipolare la tensione e dominare la messa in scena.
Dennis Weaver è un commesso viaggiatore in crisi coniugale la cui giornata si trasforma in un incubo dopo aver superato un enorme camion cisterna. Da quel momento inizia un duello psicologico e fisico senza tregua, un gioco del gatto col topo che diventa metafora della vulnerabilità umana di fronte a un male inarrestabile e senza volto. Spielberg costruisce la paura con intelligenza, alterna piani soggettivi, profondità di campo e improvvisi silenzi per mantenere lo spettatore in costante stato di allerta.
Un cult dal piccolo al grande schermo
Girato con mezzi limitati e trasformato in lungometraggio dopo il successo televisivo, Duel è oggi considerato il primo capolavoro di Spielberg. In appena un’ora e mezza, il futuro autore come lo conosciamo oggi definì la sua poetica del pericolo invisibile.
Anche se prodotto inizialmente per la TV, il film fu girato su pellicola (imprecisata sensibilità, camere Panavision R 200 e Arriflex 35 IIA), formato 1.33:1 televisivo poi mutato in 1.85:1 per l'uscita in sala. Prima edizione 4K (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Ricchezza colori e ulteriore dinamica della luce tramite Dolby Vision, maggiore anche il livello di dettaglio per uno spettacolo a tutto tondo pronto a riversare fiumi di adrenalina specie in presenza di schermi di grandi dimensioni. Prossimi al riferimento tecnico, grana parte integrante dell'opera, in UHD ci si avvicina al lavoro del cinematographer Jack A. Marta. Rispetto alla controparte 2K (qui inclusa su BD-50) le immagini hanno ancora più vita e superiore puntualizzazione elementi anche in secondo piano.
Su entrambi i dischi troviamo il DTS lossy 5.1 canali per l'italiano (24 bit) di dignitosa resa, che nonostante lo sforzo tecnico non possiede particolari elementi sonori per rendere lo spettacolo veramente esaltante. Occorrerebbe passare all'originale DTS-HD MA 5.1 (24 bit), per guadagnare in spazialità e ricchezza da ogni singolo canale. In UHD l'inglese passa al Dolby TrueHD 7.1 con oggetti ATMOS (24 bit) che si avvicina al podio reference.
In cima agli extra la versione TV (1.33:1) in 2K sul disco 4K, di durata più breve a 74' minuti contro i 90' della theatrical, solo in inglese (Dolby Digital 2.0 – 224 kbps) di dignitosa resa. Il resto dei supplementi sono presenti su entrambi i dischi e relativi a materiale già pubblicato: conversazione con il regista (36'), Spielberg e il piccolo schermo (9'), storia e sceneggiatura (9'), galleria poster e foto, trailer. Sottotitoli in italiano ovunque.