Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

Suono più fedele e dettagliato ma senza enfasi, da provare anche in ambito gaming

Sennheiser HD 550  In prova le cuffie audiofile openback
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Negli ultimi anni Sennheiser ha intrapreso un'importante azione di rinnovamento della sua storica linea di cuffie audiofile. Dopo il debutto delle HD 560S e l'uscita delle più recenti HD 505, l'azienda tedesca ha sorpreso il mercato con l'introduzione delle HD 550.

Il nuovo modello è ora realtà e si presenta come un'opzione più ambiziosa e leggermente più costosa rispetto alle sorelle minori. Noi le abbiamo provate, anche per scoprire le concrete differenze tra i due modelli, separati da una differenza di prezzo di circa 50€.

Sennheiser HD - Design e materiali

A prima vista le Sennheiser HD 550 appaiono pressoché identiche alle HD 505. Il design generale è lo stesso: padiglioni ovali di grandi dimensioni, struttura in plastica resistente, archetti telescopici per una elevata adattabilità a qualsiasi forma di testa. L’unica differenza estetica è nel colore: le HD 550 adottano accenti argento al posto del color rame delle HD 505. Inoltre queste ultime presentano una finitura nera lucida sulla griglia metallica esterna e un logo che conferiscono un maggior feedback premium.

Il comfort è uno dei punti di forza della serie e le HD 550 non fanno eccezione. I padiglioni sono rivestiti in velluto, ideali per lunghe sessioni d’uso e si rivelano particolarmente confortevoli anche per chi porta gli occhiali. Imbottito il giusto, l'archetto riesce a distribuire bene il peso evitando fastidi anche dopo diverse ore d'uso.

Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

Essendo open-back le HD 550 sono pensate per un uso strettamente in ambienti chiusi e privi di rumori, in quanto non offrono alcun tipo di isolamento passivo e lasciano entrare (e uscire) qualsiasi suono. Ricordiamo che da sempre questo è un aspetto voluto e non un difetto: la progettazione aperta consente una resa sonora più naturale e ariosa, anche se per contro richiede un ambiente adeguato per essere apprezzata pienamente.

Sennheiser HD 550 - Connessioni e praticità

Le HD 550 si collegano tramite cavo (lungo 1,8 metri) e connettore staccabile da 2.5mm (lato cuffia) a 3.5mm TRS, con adattatore filettato da 6.3mm incluso. Il cavo si aggancia al padiglione sinistro inserendolo tramite lieve rotazione oraria e solido sistema di blocco che previene disconnessioni accidentali. Per la sostituzione in caso di rottura tra i cavi compatibili ci sarebbero anche quelli del modello HD 560S. La presenza del cavo per la connessione non è vista con gioia da molti, specie in ambito gaming, benché i vantaggi non siano da poco: zero lag e nessuna necessità di ricaricare batterie, che oltre a esaurirsi nel tempo appesantiscono l'unità, mentre nel caso delle 550 si indossano solo 237 grammi.

Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

A livello di alimentazione le cuffie hanno un’impedenza di 150Ω e una sensibilità di 106.7 dB/1Vrms. Ciò significa che non è necessario un amplificatore dedicato per ottenere un buon volume d’ascolto, anche se l’uso con sorgenti ad alta potenza richiede attenzione per evitare danni all’udito. Le HD 550 funzionano bene con la maggior parte dei dispositivi dotati di uscita cuffie, anche se l’assenza di jack audio su molti smartphone moderni potrebbe richiedere un adattatore o un DAC esterno.

Sennheiser HD 550 - Qualità del suono

Parliamo ora della parte più importante: il suono. Le Sennheiser HD 550 offrono una resa acustica che sorprende per equilibrio e naturalezza. Non sono cuffie pensate per colpire al primo ascolto con bassi esagerati o alti scintillanti, ma per restituire la musicai misura molto fedele. In tal senso il profilo sonoro è lievemente diverso rispetto alle HD 505: le 550 hanno un pizzico in più di presenza sui bassi che risultano leggermente più corposi, mentre le HD 505 tendono a enfatizzare leggermente le frequenze alte, dando maggiore brillantezza ai dettagli. Questo rende le HD 550 più calde e avvolgenti, soprattutto nei brani vocali e acustici, dove la gamma media risulta particolarmente rotonda e piacevole.

Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

La scena sonora è coerente e ben organizzata. Non si tratta di cuffie che offrono una separazione chirurgica degli strumenti, ma grazie alla progettazione open-back l’effetto "clutter" è praticamente assente e non si corrono rischi di ascolto confuso in cui i suoni sembrano sovrapporsi in modo disorganizzato. Qui gli strumenti trovano spazio nel mix e la posizione spaziale degli elementi è facilmente percepibile.

Sennheiser HD 550 - Prova ascolto musicale

Aspetto interessante del progetto 550 è la collocazione dei driver all’interno dei padiglioni. Per ottenere il meglio da queste cuffie è consigliabile indossarle in modo che l’orecchio si allinei al centro del driver, il che potrebbe richiedere un minimo di pratica che può portare a una sostanziale differenza nella resa tonale. Le basse frequenze sono ben estese ma mai invadenti, ideali per chi cerca una base solida senza rinunciare alla chiarezza; i medi sono il punto forte: caldi, pieni ma non enfatizzati, le voci femminili in particolare vengono restituite con naturalezza e presenza. Gli alti infine sono definiti ma non aggressivi: c’è brillantezza ma senza il fastidioso sibilo che affligge alcuni modelli consumer.

Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

La prova di ascolto si è svolta anche attraverso materiale digitale più vintage come il MiniDisc, tramite player Tascam dedicato, piuttosto che un comune lettore DVD e CD audio di vario genere: dal jazz di John Coltrane e Miles Davis alla lirica delle Nozze di Figaro di Mozart passando per l'easy listening ma con grande classe da parte di artisti strepitosi come Patti Austin, Lee Ritenour, Dave Grusin, colonne sonore come Escape from L.A. Di John Carpenter, il rock dei Queen fino agli Original Master Recording Ultradisc II per La febbre del sabato sera e Dark side of the Moon dei Pink Floyd.

Per il gaming in solitaria

Progetto cuffie il cui impiego si può estendere anche agli amanti del gaming in solitaria, che non necessitano di microfono e desiderano godersi la colonna sonora senza eccessiva enfasi ma pongono particolare attenzione all'intero comparto audio tra musica ed effetti e i molteplici elementi che lo compongono. È per esempio il caso degli RPG o adventure investigativi interagendo con joypad. Non va infatti dimenticato che in quanto open-back il suono oltre che uscire lateralmente dai padiglioni risente anche del rumore dell'ambiente circostante, quindi meno adatte in caso di intenso utilizzo di tastiere meccaniche o computer rumorosi.

Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

Per i giochi abbiamo maggiormente gustato le atmosfere e il contributo musicale degli investigativi L.A. Noire e Sherlock Holmes: Chapter one. A meno di non trovarsi immersi in un vero impianto a canali separati, la soluzione con queste cuffie open-back esalta le atmosfere e regala piacevoli sensazioni, per un gusto ludico-musicale tutto da provare in notturna. In ultima analisi sull'enfasi si può sempre intervenire caricando (innaturalmente) tramite DAC esterno come per esempio l'unità Soundblaster G8, attivando lo “Scout Mode” o intervenendo sull'equalizzazione.

Sennheiser HD 550 e HD 505 - La scelta

La scelta tra HD 550 e HD 505 si riduce sostanzialmente alla preferenza personale in termini di timbrica. Le HD 550 privilegiano un suono più caldo e corposo, con un accento lievemente più marcato sui bassi e le voci. Le HD 505 offrono maggiore chiarezza sugli alti e una resa ancora più ariosa, ideale per chi cerca una maggiore definizione nei dettagli strumentali.

Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

In termini di comfort, costruzione e palcoscenico i modelli sono pressoché identici. La scelta dipenderà quindi dal gusto musicale: chi ascolta molta musica classica, jazz vocale o pop melodico potrebbe preferire le HD 550, mentre chi è orientato verso generi più ricchi di dettagli acustici come progressive rock o elettronica potrebbe trovare più soddisfacenti le HD 505. In entrambi i casi si tratta di modelli che in un videogioco aprirebbero a un panorama sonoro non più compresso e caotico.

Conclusione: il nuovo neutro secondo Sennheiser

Le Sennheiser HD 550 non mirano a rivoluzionare il mercato ma a perfezionare un concetto ben rodato: la riproduzione musicale il più possibile fedele e bilanciata. In tal senso l'obiettivo è raggiunto senza riserve. Per molti queste cuffie potrebbero rappresentare il nuovo standard di riferimento, soprattutto in ambito domestico. Scelta consigliata per ore di divertimento tra musica e qualche videogame senza accusarne il peso fisico e aprendo a un panorama sonoro/musicale che privilegia qualità e neutralità. Non siamo in presenza di cuffie con i bassi più profondi, né quelle con il dettaglio più raffinato, ma sono probabilmente tra le più equilibrate sul mercato in questa fascia di prezzo. In un’epoca in cui molti modelli puntano su effetti speciali sonori per attirare l’attenzione, le HD 550 scelgono la via della sobrietà e della coerenza.

Sennheiser HD 550 – In prova le cuffie audiofile open-back

Se siete alla ricerca di un paio di cuffie aperte comode, con un suono naturale e adatte all’ascolto quotidiano che possano illuminare la scena sonora anche di un videogame, le Sennheiser HD 550 sono un’opzione solidissima. Prezzo suggerito al pubblico: 299,90€.

Pro

Riproduzione neutra e accurata degli elementi musicali

Eccellente equilibrio tra bassi, medi e alti

Per chi è alla ricerca di un suono dettagliato

Da provare anche in ambito gaming

Vestibilità comoda

Contro

Suono neutro inadatto a chi adora l'enfasi a tutti i costi

Il design open-back richiede un ambiente tranquillo

Prove allineamento dell'orecchio al centro del driver

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