The Stolen Girl: la deludente miniserie di Disney+

Un'ottima occasione, vanificata dalla banalità

The Stolen Girl la deludente miniserie di Disney

The Stolen Girl è la miniserie britannica in 5 episodi in arrivo su Disney+ a partire dal 16 aprile. Firmata da Catherine Moulton (Lark Rise to Candleford), è tratta dal romanzo di Alex Dahl e viene presentata come un thriller psicologico ad alta tensione.

Ma delude decisamente le aspettative.

La trama di The Stolen Girl

The Stolen Girl: la deludente miniserie di Disney+

Tutto nasce, a prima vista, da un banale ritardo. Elisa Blix (Denise Gough, Star Wars: Andor), madre della piccola Lucia di nove anni, arriva in ritardo a prenderla a scuola. Elise lavora come hostess su jet privati e trova la figlia in compagnia di un'amichetta e della madre di quest'ultima, Rebecca (Holliday Grainger, The Capture). Rebecca si offre gentilmente di portare le bambine a casa sua e, nonostante la sua iniziale esitazione nel lasciare andare Lucia con una sconosciuta, Elisa, spinta dall'insistenza della figlia, acconsente. Quando la richiesta si trasforma in un pernottamento, Elisa porta a casa di Rebecca il necessario per la notte di Lucia, e poi va a lavorare. Il giorno seguente Fred (Jim Sturgess, 21), il marito di Elisa, la informa che Lucia non è tornata. Rebecca non risponde e quando i due si presentano a casa della donna, la trovano disabitata... Da quel momento per i Blix ha inizio un incubo: Lucia non si trova più...

Un'idea forte, ma solo all'inizio

The Stolen Girl: la deludente miniserie di Disney+

L'incipit della trama, incentrato sulla scomparsa improvvisa di una bambina, getta immediatamente lo spettatore in un vortice di angoscia e mistero, promettendo di esplorare l'incubo peggiore di ogni genitore. Tuttavia, come spesso accade, le premesse avvincenti non sempre si traducono in una narrazione pienamente riuscita.

The Stolen Girl ha infatti un potenziale narrativo considerevole, forte di quell'incipit che cattura immediatamente l'attenzione e genera una palpabile tensione. Purtroppo, il promettente inizio si scontra con uno sviluppo davvero di basso livello.

La figura della giornalista Selma (interpretata da Ambika Mod, One Day), introdotta presumibilmente per fare luce sui segreti del passato dei protagonisti e svelare i misteri che avvolgono la scomparsa di Lucia, si rivela un elemento più confusionario che chiarificatore, appesantendo ulteriormente una narrazione già di per sé farraginosa.

Con la discutibile eccezione del primo e dell'ultimo episodio, la miniserie sembra arenarsi in una palude di eventi inconsistenti, in cui l'azione latita e la lentezza della narrazione diventa un difetto esasperante. Non far succedere praticamente nulla per 3 episodi e mezzo su 5 era un'impresa. Eppure, The Stolen Girl ci riesce.

Sviluppi banali e prevedibili

The Stolen Girl: la deludente miniserie di Disney+

Aggiungiamo gli sviluppi psicologici dei personaggi che appaiono superficiali e frettolosi, privi della profondità necessaria per coinvolgere emotivamente lo spettatore, e abbiamo il quadro della situazione. Le motivazioni che guidano le azioni dei protagonisti e le risoluzioni dei conflitti narrativi risultano spesso banali e prevedibili: tutto è visto, rivisto e stravisto. Ci sono dozzine di film con una trama pressoché identica, e tutti sono meno noiosi di questa miniserie. Che, fra l'altro, riesce anche a depotenziare qualsiasi tentativo di creare suspense o colpi di scena efficaci.

Nonostante la bravura di alcuni degli interpreti (la Grainger su tutti), la mancanza di ritmo e la prevedibilità rendono incredibilmente arduo giungere alla conclusione della miniserie. The Stolen Girl è davvero in tutto e per tutto vista e rivista. Non ci sono "segreti" davvero inaspettati. La cosa più interessante è l'antipatia per la madre di Lucia, che accomuna il pubblico e il "leoni da tastiera" che la definiscono irresponsabile nella gestione della sicurezza della figlia. Tolto quello, solo noia. Incluso il paesino da cui proviene una delle protagoniste, per non parlare della scarsa verosimiglianza dell'evento scatenante. L'impressione è che la narrazione avrebbe tratto un beneficio significativo da una maggiore concisione, magari condensando gli eventi in una miniserie di tre, se non addirittura due episodi, o perfino in un unico film.

La mancanza di originalità nel materiale di base, unita a una gestione narrativa poco incisiva, rende The Stolen Girl una visione faticosa e, in definitiva, poco memorabile. Se pensiamo a cosa avrebbe potuto fare uno come Harlan Coben con in mano un materiale del genere viene da mettersi le mani nei capelli...

5

Voto

Redazione

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The Stolen Girl: la deludente miniserie di Disney+

The Stolen Girl parte da un’idea forte e inquietante - la scomparsa improvvisa di una bambina - che promette una narrazione intensa e ricca di tensione, ma dopo un inizio promettente si perde rapidamente in uno sviluppo confuso e privo di ritmo. La figura della giornalista Selma, introdotta per fare luce sui misteri del passato dei protagonisti, finisce per appesantire ulteriormente la trama. La narrazione si trascina per gran parte della miniserie senza sviluppi significativi, con personaggi poco approfonditi e svolte narrative banali e prevedibili. Nonostante la buona prova di alcuni attori (soprattutto la Grainger), l'insieme risulta noioso, poco coinvolgente e incapace di generare vera suspense. Sarebbe bastata una durata più contenuta - due o tre episodi o magari un solo film - per rendere il tutto più efficace e meno estenuante...

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