I delitti del Barlume: la stagione si chiude all'insegna del divertimento con Sasso carta forbici

L’ottima stagione de I delitti del Barlume si chiude su Sky lunedì 27 gennaio con Sasso carta forbici, l’ultimo capitolo in cui, come da copione, i nodi (alcuni, almeno) vengono al pettine.

I delitti del Barlume 12, la trama di Sasso carta forbici

Mentre si prepara a lanciare la sua carreira da trapper, l’aspirante King of Tirreno Marchino (Paolo Cioni) gira un truculento videoclip musicale al Barlume, non senza creare qualche problema alla Tizi (Enrica Guidi) e a un redivivo Viviani (Filippo Timi) che finalmente torna in pianta stabile nel suo bar. Riuscito finalmente a piazzare terreno e capre, il Viviani deve trovarsi un posto in cui abitare, e la soluzione - ve lo garantiamo - sarà esilarante.

Intanto la nostra commissaria Vittoria Fusco (Lucia Mascino) deve indagare sul nuovo omicidio scoperto a Pineta, collegato in qualche modo a Marchino, mentre le tocca subire la ripicca infantile di Tassone (Michele di Mauro), offeso a morte con lei per avergli negato la felicità arrestando la sua amata Anna…

Un finale degno della stagione

Questa stagione de I delitti del Barlume è stata davvero divertente. Dopo il primo, imperdibile omaggio ai fan (e al Rimediotti) con Non è un paese per bimbi, e dopo il ritorno alle origini con la formula iniziale in Gatta da pelare, gli amici del Barlume ci salutano (rivolgendosi direttamente a noi, come sempre) con un altro episodio ricco di momenti spassosi.

Imperdibile Tassone, che risponde in stile “asilo Mariuccia” alla presunta offesa ricevuta dalla povera Fusco, senza mai dimenticarsi di dedicare la propria attenzione al suo vero grande amore: il cibo.

Esilarante la soluzione abitativa escogitata per il Viviani, mentre Cosimo (Marco Messeri) dovrà fare i conti con la sua stessa moneta e l’omaggio a Kill Bill nel videoclip del Marchino a suon di latte di pomodoro per il sangue è già cult per i fan della serie.

Ma il vero punto di forza di questo episodio è la chiusura di tutti gli archi narrativi lasciati in sospeso, dal sindaco Pasquali (Corrado Guzzanti, che si diverte tanto da non riuscire a nasconderlo) che dà la caccia a Susanita (Angelica Lucia Lopez Monsalve) alle capre di Carmine (Francesco Rossini), senza naturalmente dimenticare il povero Beppe (Stefano Fresi), tormentato fino allo sfinimento dal suocero.

Leggerezza per parlare di temi importanti

I bimbi Emo (Alessandro Benvenuti), Pilade (Atos Davini) e Aldo (Massimo Paganelli) non hanno perso il loro fascino, mentre si ricorda ancora una volta - citandolo - il buon Gino Rimediotti, a fare la bella vita in un Paese esotico (uscita dal cast forzata per la morte del suo interprete e omaggiata con questa soluzione positiva).

Tornano altri storici personaggi (dal terribile avvocato Falcucci alla mitica Bettina). Il meraviglioso Pasquali si reca in commissariato a far impazzire la Fusco: vuole denunciare per furto la sua malcapitata assistente Franca (Alessia Spinelli) senza avere uno straccio di prova di colpevolezza, solo per trovare un pretesto per licenziarla. Ancora una volta, quindi, sotto il divertimento e la leggerezza con cui li tratta, il nostro Barlume ci fa riflettere su tematiche importanti, dal mobbing al revenge porn, dal degrado della società agli scherzi che sono belli quando durano poco.

La regia di questo terzo e ultimo film della stagione è di Milena Cocozza mentre la sceneggiatura è firmata da Roan Johnson, Davide Lantieri, Ottavia Madeddu e Carlotta Massimi.