Constellation: AppleTV+ ci regala un’altra serie di fantascienza degna di nota

La nuova produzione Apple Original con Noomi Rapace e Jonathan Banks affascina da subito

Constellation AppleTV ci regala unaltra serie di fantascienza degna di nota

Un nuovo stato della materia che si può ottenere solo in assenza di gravità. Come a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, fra le ambientazioni principali di Constellation.

La nuova serie TV di Apple TV+, disponibile dal 21 febbraio con un nuovo episodio ogni mercoledì, ha per protagonista Noomi Rapace, attrice che rappresenta un volto noto agli amanti della fantascienza, e in particolare delle avventure ambientate nello spazio, grazie al ruolo di Elizabeth Shaw nei prequel di Alien (Prometheus e Covenant).

Constellation è un thriller spaziale elegante, con un’altissima qualità visiva e produttiva, incentrato su un’incoerenza nella velocità di scorrimento del tempo e nella dislocazione spaziale.

La trama di Constellation

Constellation: AppleTV+ ci regala un’altra serie di fantascienza degna di nota

A seguito di un incidente avvenuto durante lo svolgimento di un esperimento sullo stato della materia da parte del comandante per conto della NASA, l’astronauta svedese Jo Ericcson (Noomi Rapace) si ritrova a essere la più alta in grado durante un’emergenza sulla Stazione Spaziale Internazionale in un’operazione congiunta di ESA, NASA e RPL (per la ricerca). Ora è Jo il comandante. Per questo, nonostante abbia una figlia, Alice, rimasta sulla Terra insieme al padre Magnus (James D’Arcy), Jo sceglie di far evacuare gli altri tre astronauti e restare a bordo, sola, provando a riparare la capsula d’emergenza danneggiata.

Sola, con lunghi periodi al buio e in isolamento, senza possibilità di contattare la Terra, Jo deve lottare contro il tempo per sfruttare ogni minuto residuo del supporto vitale e portare a termine la missione, tornando a casa. Ma quando si trova sola nello spazio, inizia a sentire dei rumori e a notare che il tempo scorre in modo anomalo, facendole vivere esperienze diverse, incoerenti e inaspettate fra la stazione spaziale e la Terra.

Constellation: un thriller fantascientifico fra Gravity e Inception

Constellation: AppleTV+ ci regala un’altra serie di fantascienza degna di nota

Il pilot di Constellation è all’altezza di tutte le produzioni scientifiche Apple Original, da Severance a For All Manking e Silo, senza dimenticare l’ottima See.

Il dispiego di mezzi di questa co-produzione internazionale è evidente, così come il cast di ottimi attori. Non solo la Rapace, ma anche il grande Jonathan Banks (l’ex Mike Hermantrout di Breaking Bad e Better Call Saul), James D’Arcy (Cloud Atlas, Oppenheimer), Barbara Sukowa (Hannah Arendt) e Lenn Kudrjawizki (Vikings). Molto brave anche le giovanissime gemelle Davina e Rosie Coleman, che interpretano Alice alternandosi.

Gravity e Inception sono i due riferimenti del cinema di fantascienza che saltano all’occhio in modo più evidente come ispiratori sia della storia che dello stile narrativo e visivo.

Constellation porta la firma di Peter Harness (Doctor Who, Wallander), su un’idea di Sean Jablonski (Suits, Oz, Nip/Tuck). Un’idea evidentemente mutuata dai film citati, ma anche ricchissima di un’alternanza di ritmo che ci fa viaggiare fra un’avventura solitaria - fra spazio e Terra - fondata sulla tensione e un racconto corale dal sapore action.

Constellation: AppleTV+ ci regala un’altra serie di fantascienza degna di nota

Attenzione, però: Constellation rappresenta anche una sfida lanciata allo spettatore. Le risposte arrivano col contagocce, e per entrare veramente nel mood della serie, comprendendolo, ci vogliono almeno 3 degli 8 episodi della stagione. Apple ne è sicuramente consapevole, per questo ha deciso di distribuire da subito i primi 3 episodi.

In una stagione infarcita di citazioni e riferimenti che faranno la gioia degli appassionati di fantascienza, in un gioco di rimandi fra la letteratura (Dick e Asimov su tutti), il cinema e la TV. Il simbolismo usato è molto simile a quello di The Leftovers, nonostante la profonda differenza di genere, ma anche Inception irrompe pesantemente fra i simboli, con l’utilizzo della collana fatta da Alice simile a quello della trottola usata da Leonardo DiCaprio nel film di Christopher Nolan.

Constellation, però, è la storia di una donna, di una madre, di una figlia, di un marito. Esseri umani. Con passioni, desideri, e una naturale inclinazione a commettere errori.

La sceneggiatura non lo dimentica mai, mostrando ambizioni ed egoismi che vorrebbero un esperimento scientifico più importante di tante vite e di tanti altri dati che possono dare indicazioni preziose sul rapporto fra la Terra e lo spazio. Con un punto di vista costruito sempre sull’intervento umano rispetto a entrambi e sulle conseguenze che la permanenza nello spazio lascia negli astronauti. Oggi come all'epoca del programma Apollo.

Constellation

Rating: TBA

Nazione: USA

7.5

Voto

Redazione

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Constellation

Constellation è un thriller spaziale elegante, pieno di spunti di riflessione, con un’altissima qualità visiva e produttiva, incentrato su un’incoerenza nella velocità di scorrimento del tempo e nella dislocazione spaziale. O, meglio, nella loro percezione da parte di chi è stato a lungo nello spazio.

Nella serie creata Peter Harness (Doctor Who, Wallander) per AppleTV+ con una ricca co-produzione internazionale, l'astronauta svedese Jo Ericsson (Noomi Rapace, già nota agli appassionati di fantascienza per i prequel di Alien) deve gestire un'emergenza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, scattata in contemporanea con un esperimento sullo stato della materia condotto dal comandante per conto della NASA, e fare di tutto per tornare a casa da sua figlia e suo marito.

Ma una volta tornata, dopo le strane esperienze vissute a bordo, Jo non è più la stessa.

Il responsabile dell'esperimento è interpretato dal grande Jonathan Banks (Breaking Bad, Better Call Saul), ex astronauta e fisico teorico, in un gioco di rimandi che s'ispira apertamente a un mix fra Gravity e Inception, i film di Alfonso Cuaròn e di Jonathan Nolan.

La chiave di lettura della serie si trova nel corso degli episodi, in una sfida allo spettatore che procede lentamente, in modo volutamente lento ma ugualmente efficace che alterna la tensione di un'esperienza solitaria e terrificante a un racconto corale fra azione e fantascienza.