Ángela: una donna in fuga da un marito violento, tra verità e inganni

Sei episodi per questa miniserie spagnola, remake della britannica Angela Black, che vede Verónica Sánchez nelle vesti delle tormentata protagonista. Su Netflix.

Angela: una donna in fuga da un marito violento, tra verita e inganni

L'era dello streaming ha ulteriormente intensificato il fenomeno dei remake, che se un tempo erano parte di una pratica legata principalmente all'universo cinematografico, ormai sono una consuetudine anche sul piccolo schermo e nel panorama online. Ecco così che a soltanto quattro anni dall'originale britannica Angela Black, trasmessa su ITV nel 2021, sbarca nel catalogo di Netflix la relativa versione spagnola (già andata in onda sulle reti nazionali) che conta il medesimo numero di episodi, ovvero sei, e si propone di aggiornare la vicenda alla base senza particolare originalità.

La prima puntata si apre presentandoci la vita apparentemente perfetta di Ángela, una donna elegante che vive in una villa lussuosa con il marito Gonzalo, affascinante uomo d'affari, e le loro due figliolette. Questa facciata idilliaca nasconde però una realtà terrificante: Gonzalo è un infatti un uomo violento e un maestro della manipolazione psicologica. La protagonista è intrappolata in un ciclo di abusi senza apparente via d'uscita, almeno fino a quando non incontra Edu, un vecchio compagno di scuola dalla quale si sente inevitabilmente attratta. Tra i due nasce una relazione clandestina, ma non sarà questo l'unico sconvolgimento nell'esistenza della donna, che si ritroverà in una situazione sempre più complicata nella quale non potrà fidarsi di niente e nessuno.

Ángela: una donna in fuga da un marito violento, tra verità e inganni

Ángela: la verità mi fa male lo so

Il thriller psicologico, quando riesce a trascendere e superare i meccanismi del genere, può diventare una sorta di specchio oscuro capace di riflettere, e spingerci a riflettere su, le nostre paure più intime, un labirinto vorticoso in cui la perdita di certezze del/la protagonista diventa quella di chi guarda.

Ángela: una donna in fuga da un marito violento, tra verità e inganni

Ci troviamo davanti con Ángela ad un nuovo adattamento che si immerge in questo territorio scivoloso con l'ambizione di costruire un racconto claustrofobico sul dramma della violenza domestica e sulla manipolazione, affidandosi alla solida presenza scenica di una Verónica Sánchez che ce la mette tutta nel ruolo di potenziale vittima. Ma nonostante la nobiltà dell'intento e una confezione formale di discreta fattura, l'opera non riesce mai a scrollarsi di dosso una certa artificiosità, risultando un esercizio di stile tanto corretto quanto privo di pathos ed emozioni, a cui manca quella scintilla capace di trasformare la tensione a tema in uno stato di vera e profonda angoscia per le sorti della malcapitata protagonista.

Tutto troppo evidente 

La serie vorrebbe sbrogliarsi come un gioco di specchi, un thriller paranoico che intende far dubitare lo spettatore della sanità mentale di Ángela, messa sempre più alle strette in questo labirinto di inganni e false piste che la spingono a dubitare anche di se stessa. Ma in realtà è ben chiaro a tutti come stiano realmente le cose, per via di una sceneggiatura che non teme di esporsi e mostrarsi sin da subito, anche giustificatamente, schierata. Le ambiguità vengono così meno, con il picco che si raggiunge all'inizio del finale di stagione, che spiega tutto per filo e per segno, depotenziando nei fatti anche la conclusiva resa dei conti.

Ángela: una donna in fuga da un marito violento, tra verità e inganni

La vicenda rivela così la sua natura prettamente meccanica e tutto appare costruito a tavolino senza un minimo di rispetto per l'intelligenza del pubblico, tanto che ogni cosa deve essere espletata per rendere il quadro ancor più completo e rassicurante. Una sensazione che si nota anche nella regia di Norberto López Amado, elegante e chirurgica ma altrettanto patinata e incolore, affidata unicamente sulle spalle della Sánchez, che offre una performance comunque notevole nei panni di una donna ben più che tormentata, che lotta per riappropriarsi della propria vita. Eppure nemmeno la sua prova maiuscola riesce a sopperire alle mancanze di una scrittura che si affida a dialoghi fin troppo esplicativi, a figure secondarie poco interessanti e a soluzioni ad effetto che nulla aggiungono al cuore del racconto.

 

Gallery

Ángela

Rating: TBA

Nazione: Spagna

5

Voto

Redazione

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Ángela

Sei episodi come l'originale in questo remake, per nulla necessario, della britannica Angela Black. Questo rifacimento in salsa spagnola mantiene la centralità del tema, con il dramma della violenza domestica e l'incubo nel quale si ritrova sommersa la protagonista, che inizia a dubitare di chiunque e anche di se stessa, ma non trova quel surplus in grado di elevarsi in un filone quanto mai inflazionato. Nonostante l'ottima interpretazione di Verónica Sánchez, Ángela si perde tra luoghi comuni e un esasperato didascalismo, tra spiegoni e colpi di scena mostrati in modo gratuitamente forzato, quando in realtà la verità era già assai scontata e prevedibile per come posta allo spettatore. E il gioco mistificatorio è infatti talmente fragile che dura poco, castrando la tensione sul nascere. 



 

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