The Starship Damrey

The Starship Damrey
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A distanza di un anno circa dall'uscita di Guild01, la prima compilation di videogames creati assieme a vari game designer per Nintendo eShop, Level5 rende disponibile sul mercato online il primo titolo per Guild02, altra trilogia tutta made in Nippon. In oriente sarà possibile averla in un unico pacchetto, ma qui in occidente arriverà suddivisa in più parti.
The Starship Damrey ci catapulta così nello spazio infinito, dove mistero e brividi regnano sovrani. Ma in questa astronave sarà davvero così? Scopriamolo insieme!

The Starship Damrey
Povero Bob... giustizia sarà fatta...


Houston, abbiamo un problema
Ebbene sì, in effetti un piccolo problema lo abbiamo. La scritta "This game contains no tutorials or explanations. Part of the experience is to discover things for yourself." apparsa su schermo ci lascia da una parte eccitati e dall'altra preoccupati, ma senza badarci troppo, ci ritroviamo quasi subito a fissare i nostri piedi avvolti in una calda copertina. Siamo evidentemente sdraiati in una capsula cryogenica, ma se tentiamo di uscire, questo si rivela impossibile. Non abbiamo memoria di dove siamo e perché siamo lì, ma una voce robotica ci dice che é normale, di stare calmi. Don't panic, diciamo noi. E dopo aver “smanettato” abbondantemente per riparare l'interfaccia che regola la capsula, grazie ad un accattivante sistema di enigmi che, personalmente, abbiamo apprezzato moltissimo, riusciamo finalmente ad accedere in SAM il computer principale della nave. In breve tempo scopriamo che qualcosa di terribile é successo a bordo della Damrey, e l'unico modo per svelare l'arcano é servirsi di un'unità robotica che potremmo comandare a distanza, e che farà le nostre veci di impavido esploratore.

Come dicevamo poc'anzi, l'assenza di tutorial e spiegazioni non ci deve preoccupare, anzi: i comandi per interagire con l'esterno e muovere il robot sono estremamente semplici ed intuitivi. Dopo appena pochi passi in sua compagnia infatti, individuiamo subito un cadavere. O meglio, una tuta spaziale un po' troppo poligonata ammassata in un angolo, e che scopriamo essere un membro dell'equipaggio. Analizzare più volte oggetti e persone é consigliabile, dato che un'analisi più approfondita porterà alla rivelazione di nuovi e sicuramente utili dettagli per portare a termine la missione.
La trama comincia a farsi avvincente. Cosa ha ucciso quest'uomo? Cosa sarà successo agli altri componenti della squadra EDeN? Cosa blocca la capsula cryogenica dove ci troviamo? Riusciremo mai ad uscire da lì, per lo meno vivi? Ma soprattutto, CHI O COSA C'E' SU QUESTA NAVE INSIEME A NOI? Domande cui troveremo risposta man mano che avanzeremo nel gioco, risolvendo enigmi, acquisendo dettagli sulla crew della Damrey e sul destino che ci attende.


404 - Adam not found.
404 - Adam not found.
Eccoci nella nostra capsula cryogenica... al sicuro.
Eccoci nella nostra capsula cryogenica... al sicuro.
Cosa ci sarà oltre quella porta? Andiamo a vedere.. *trrrrrrrrrrrrrr*
Cosa ci sarà oltre quella porta? Andiamo a vedere.. *trrrrrrrrrrrrrr*


In alto il braccio robotico per l'unità 07! O forse no.
Il nostro amichetto di metallo é piccolo, un po' goffo ed impacciato, ma ce la mette davvero tutta. E' stato subito amore. Analizziamo quindi alcuni dettagli di gameplay. Se da una parte la semplicità, per quanto riguarda le interazioni, é un punto a favore del titolo, diventa a sfavore se con semplicità definiamo anche gli enigmi ed i puzzle che incontreremo sul nostro cammino. L'illusione dataci all'inizio sul poter utilizzare più di unità robotica oltre questa, svanisce nella prima mezz'ora di gioco, lasciandoci un po' sconsolati a manovrare il nostro robottino in giro per l'astronave. Ed ecco un altro punto a sfavore. L'intero gioco si svolgerà appunto con l'esplorazione, e quindi, con il girovagare da una parte all'altra della Damrey per risolvere questo o quell'enigma. Il sonoro é una parte importante nel gioco, poiché ci permette di individuare le “space leech” una sorta di parassiti alieni nascosti un po' dappertutto e che dovremmo sterminare senza pietà per poter sbloccare un contenuto speciale alla fine del gioco. Allo stesso tempo, l'audio diventa un elemento tedioso. Un comparto musicale quasi del tutto assente, e suoni ambientali che dovrebbero creare atmosfera (clangori nell'oscurità, porte che sbattono) ma che riescono solo in parte nel loro intento, vengono letteralmente massacrati (così come i nostri timpani) dall'incessante suono che caratterizza l'incedere del coraggioso Robottino. Un timbro sferragliante e monotono che non ci lascerà mai, e che non potremmo far tacere vista l'importanza dell'audio per individuare quelle larve malefiche citate sopra. Stringiamo i nostri metallici dentini e andiamo avanti. La curiosità é troppo forte. Proprio così, se c'é una cosa che sono riusciti ad alimentare per bene é la voglia nel giocatore di scoprire la verità, anche se gli enigmi sono facili e “lunghi” - poter trasportare un solo oggetto per volta allungherà di un bel po' l'esperienza di gioco - ed il tutto é condito da un'atmosfera sinistra e buia cui la grafica rende giustizia, nonostante certe spigolosità riscontrabili in alcuni ambienti e sui personaggi umanoidi, all'esterno tutti identici e brutti, della ciurma spaziale. Questo titolo offre anche delle chicche a livello video: le sequenze d'azione sono divertenti, auto-ironiche e ben curate. Una vera gioia per gli appassionati del genere, che non faticheranno a riconoscere le citazioni...
Altro tasto dolente invece, é il 3D. Con o senza non farà assolutamente alcuna differenza, anzi: girando velocemente tra gli angoli dei corridoi abbiamo riscontrato qualche fastidio visivo. In ogni caso, non é necessario per godere appieno dell'esperienza di gioco.


The Starship Damrey
Ok, ok. Restiamo calmi. E' sicuramente un manichino, o una cosa del genere.


In conclusione...
Insomma, dire che questo titolo non ci ha affascinati sarebbe una bugia, quindi vi diremo solo la verità: ottime basi che potevano essere sfruttate meglio.
Non parliamo poi della sua durata: 3 ore circa sono davvero poche, soprattutto se paragonate al prezzo cui viene venduto il tutto.
Se vi state preoccupando per il vostro cuore, smettete pure. Sebbene venga definito come Survival Horror, la componente Horror viene mostrata davvero poco ed é ri-proposta sottoforma di suspense grazie alla visuale in prima persona, alla scarsa illuminazione, e giusto a qualche effetto sonoro udito in lontananza (che sul momento può turbare, e che però non si imprime nella nostra psiche). Senza rovinarvi le future “sorprese”, vi assicuriamo che la paura non fa parte di questo titolo. Una cosa di cui invece dovreste aver paura, é la possibilità di non riuscire a capire i dialoghi nel gioco. Già, perché dal menù alle animazioni fino al parlato, tutto si presenta in inglese. Certo, un inglese semplice, ma chi non ha dimestichezza (ne basta davvero poca) con esso potrebbe avere qualche difficoltà. Se invece siete dei veri Lord, allora non c'é di che preoccuparsi.

Orsù, siete disposti a chiudere gli occhi sui difettucci di questo titolo per svelare il mistero nascosto a bordo della Damrey?

The Starship Damrey
6.5

Voto

Redazione

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The Starship Damrey

Affascinante, coinvolgente, a tratti divertente: ottime basi per un titolo che poteva ma che ha fallito nel suo intento, sotto diversi punti di vista. Asano e Abiko, i due game designer che si sono occupati del gioco, potevano fare qualcosa in più oltre che dare i propri nomi a due membri dell'equipaggio. Un vero peccato, tanta potenzialità così poco sfruttata! Level5, ritenta, sarai più fortunato.