The Lord of the Rings: Gollum, alla fine non è proprio un “Tessooorooo”! – Recensione PC

Non deve essere per niente facile prendere una storia, tratta da un’ambientazione esistente, e trasformarla successivamente in un videogioco. Da un lato è quasi doveroso mantenere un certo attaccamento alla storia, questo per non deludere chi, magari con quest’ultima, ha costruito un rapporto particolare nel corso del tempo. Dall’altro, per ragioni ovvie, bisogna avere il coraggio di prendere strade diverse, osando col fine di costruire qualcosa di diverso, se vogliamo anche un pelino originale.

Nel caso di oggi andiamo a scomodare uno dei “mostri sacri”, quel Signore degli Anelli che tanto ha fatto parlare di sé in lungo e in largo: i libri parlano da soli, tra l’omonimo romanzo e i suoi vari prequel e spin-off. E non dimentichiamoci dei film, che tra meme e momenti magici hanno creato una vera magia al cinema, una roba capace di consacrare il franchise facendolo diventare cross-mediale. E c’è anche una serie tv, un esperimento riuscito a metà che dovrà fare tanta strada prima di riuscire ad appassionare il pubblico come si deve.

Qui e ora parliamo invece del videogioco su Gollum, uno dei personaggi più iconici della saga, intriso di mistero e ambivalenza, tanto da incarnare una delle anime più tormentate del mondo di Tolkien. 

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The Lord of the Rings Gollum – Quel gap sconosciuto ai più, oggi colmato

Inizialmente conosciuto come Sméagol, Gollum era un Hobbit dalle caratteristiche dolci e gentili. Tuttavia, l'Anello ha gettato su di lui la sua ombra seducente, corrompendo il suo cuore e la sua mente, al punto da portarlo a uccidere il suo parente Déagol. Lentamente, Sméagol si è trasformato in Gollum, una creatura schiva e tormentata, ossessionata dalla sete di possesso dell’anello di Sauron.

L'Unico Anello, con la sua influenza malefica che prima tradì anche il re umano Isildur, ha acuito i tratti più oscuri della personalità del personaggio. La sua ossessione per l'oggetto è diventata la sua ragione di vita, spingendolo a intraprendere un viaggio per recuperarlo dopo averlo perso nel suo incontro con Bilbo Baggins durante i fatti narrati ne “Lo Hobbit”. 

Questa relazione simbiotica tra Gollum e l'Anello crea un conflitto interiore costante. Da una parte, Gollum desidera ardentemente l'Anello e la sensazione di potere che ne scaturisce. Dall'altra, il suo io umano, Sméagol, combatte per riemergere e trovare redenzione. 

Nel videogioco sviluppato da Daedalic Entertainment viviamo la parte poco narrata nei lungometraggi al cinema, quella fase che ha inizio dal momento in cui Gollum viene catturato dagli orchi di Sauron, poi torturato fino al punto da rivelare che il nuovo possessore dell’Unico Anello era Bilbo, un hobbit della Contea. Qui il cammino diverge un minimo, puntando su qualcosa di inedito, come il percorso di schiavitù che porta il protagonista a conoscere nuovi personaggi della Terra di Mezzo, alcuni noti, altri completamente inventati.

Sul fronte della trama, tralasciando alcuni dialoghi forse un po’ privi di quel pathos che ha caratterizzato il personaggio nei film (santo Andy Serkis e Peter Jackson che lo ha diretto), il cammino rappresentato da Daedalic trabocca di citazioni e momenti persino emozionanti, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione di alcune zone della Terra di Mezzo, come i giardini del Re Thranduil o la tetra Mordor, o anche il passo di Cirith Ungol con Shelob tanto per farvi un esempio.

Grazie a questi elementi d’effetto, si può tranquillamente affermare che nel gioco si respira l’epicità della Terra di Mezzo, sebbene non al livello dei due capitoli su “L’Ombra di Mordor”.

The Lord of the Rings: Gollum, alla fine non è proprio un “Tessooorooo”! – Recensione PC

The Lord of Rings Gollum – Un gameplay che fatica a decollare

E con una storia così? Qualche problema riesce comunque a emergere, snaturando a mio avviso l’intera bonarietà dell’opera. Il gameplay del videogioco dedicato al personaggio di Gollum offre una prospettiva originale, e ben amalgamata con il protagonista, incentrata sullo stealth e sulla risoluzione di enigmi ambientali necessari per avanzare nella storia. 

Sulla carta tutto regolare. Tuttavia, purtroppo, questo approccio presenta alcuni difetti che rendono l'esperienza talvolta claudicante e ripetitiva. Inizialmente, l'aspetto stealth del gameplay prometteva un'esperienza trascinante, capace di permettere ai giocatori di sperimentare la furtività di Gollum. 

L'uso dei suoi movimenti agili e silenziosi, insieme alle sue abilità di mimetizzazione, avrebbe dovuto consentire ai giocatori di evitare gli ostacoli e di superare i nemici con astuzia. Tuttavia, il gameplay stealth spesso pecca di ripetitività, con situazioni simili che si ripetono frequentemente, mancando di offrire una varietà di sfide ed emozioni.

Inoltre, la risoluzione di enigmi ambientali utili a progredire nella storia potrebbe risultare particolarmente frustrante. Sebbene l'idea di esplorare e scoprire indizi per superare gli ostacoli sia affascinante, a volte il design dei puzzle può essere poco intuitivo o troppo prevedibile.

Oltre a queste “sfide” di concetto, la nostra esperienza pre-release del gioco ha rivelato numero problemi di bug, che si sono manifestati in vari modi, come glitch grafici, interazioni incoerenti con l'ambiente o problemi di IA dei nemici. Alcune volte ci è capitato di saltare verso una sporgenza e morire all’istante, altre volte ci è bastato superare i nemici correndogli davanti senza fermarci (allertandoli nel frattempo tutti), mentre durante alcuni puzzle abbiamo solo dovuto ripetere le combinazioni fino a raggiungere il risultato sperato.

The Lord of the Rings: Gollum, alla fine non è proprio un “Tessooorooo”! – Recensione PC

Non si avverte alcun senso di pericolo, il che è un problema soprattutto perché come detto in precedenza finisce un po’ per snaturare tutto il concetto di inseguimento, mistero e disagio che provava presumibilmente il personaggio durante il suo viaggio.

Questo perché Gollum, idealmente, rappresenta la lotta eterna tra la luce e l'oscurità, tra la volontà di resistere alla tentazione e la brama insaziabile di potere. La sua storia ci ricorda che anche i personaggi più compromessi possono risvegliare empatia e compassione, poiché il bene e il male si intrecciano in modo intricato nell'animo umano. 

Anche qui, per esempio, è stato intelligente da parte degli sviluppatori inserire una meccanica in gioco che cerca di farci convincere una parte o l’altra dell’animo di Sméagol/Gollum, ma quest’ultima non sembra dare peso al racconto. Ne altera un minimo l’esposizione, ma più di questo, zero.

Le buone idee di Gollum non bastano

Il videogioco dedicato a Gollum presenta alcune funzionalità tecniche di rilievo, come l'integrazione delle tecnologie NVIDIA DLSS e Ray Tracing. Grazie all'implementazione del DLSS, è possibile ottenere una migliorata qualità dell'immagine e prestazioni ottimizzate, modalità che consente ai giocatori di godere di una resa visiva più nitida e dettagliata. Il Ray Tracing, d'altra parte, permette una simulazione realistica degli effetti luminosi e riflessi, offrendo un'esperienza di gioco immersiva e coinvolgente. 

Anche qui sulla carta potremmo pure starci. Tuttavia, è importante sottolineare che, nonostante queste caratteristiche avanzate, la grafica nel complesso potrebbe risultare non al passo coi tempi, soprattutto per la presenza dei modelli di personaggi davvero imbarazzanti, realizzati con un po’ di superficialità sul fronte tecnico.

Una serie di occasionali cali di framerate durante i passaggi tra le diverse aree di gioco chiude la disamina sul comparto tecnico, dimostrando la reale possibilità che il gioco sia stato sviluppato con una maggior attenzione alla vecchia generazione di console, potenzialmente limitando alcune delle potenzialità offerte dalle più recenti tecnologie grafiche.

Una delle caratteristiche positive di Gollum è la qualità del doppiaggio nella lingua originale, che contribuisce a una maggiore immersione nell'universo di gioco. I dialoghi sono ben interpretati e restituiscono fedelmente le sfumature del carattere del protagonista. Inoltre, è degno di nota il fatto che il gioco sia completamente localizzato anche in lingua italiana, offrendo così ai giocatori italiani l'opportunità di godere dell'esperienza di gioco nella propria lingua madre.

The Lord of the Rings: Gollum, alla fine non è proprio un “Tessooorooo”! – Recensione PC

The Lord of the Rings: Gollum

Versione Testata: PC

6

Voto

Redazione

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The Lord of the Rings: Gollum

In conclusione, Gollum di Daedalic Entertainment si presenta come un titolo che cerca di gettare nuova luce su uno dei personaggi più famosi de “Il Signore degli Anelli”, offrendo una trama intrigante e approfondita. Tuttavia, le buone intenzioni dello studio non sono sufficienti a mascherare le lacune evidenti nel gameplay e nel comparto grafico. Nonostante la presenza di enigmi ambientali e un approccio stealth, il gameplay si rivela spesso claudicante e ripetitivo, mentre il comparto grafico, sebbene presenti buone texture ambientali ed effetti visivi, risulta datato e con modelli di personaggi imbarazzanti, ad eccezione del protagonista stesso. Nonostante le premesse iniziali, Gollum si rivela un titolo che lascia uno spiacevole senso di insoddisfazione. Un vero peccato.