The Bouncer

Tra l'altro l'intelligenza artificiale dei nemici e dei compagni computerizzati é davvero ridicola, tanto che si può finire il gioco alla prima partita senza problemi gustandosi i due personaggi di supporto mentre fanno poco o niente. Gli aggiustamenti della difficoltà in base al livello di forza dei personaggi non sopperiscono a un problema che si trascina dall'inizio alla fine rendendo poco utili gli otto attacchi disponibili di base. Le trovate ci sono, però durano troppo poco così come i combattimenti. I round hanno una durata davvero limitata, lasciando presto spazio a un intermezzo e a un caricamento. Vista poi la lunghezza di quest'ultimi ci si ritrova in breve innervositi dall'azione a singhiozzo che si interrompe sempre quando le cose cominciano a diventare interessanti. E' vero che per vedere tutto di The Bouncer é necessario finirlo più di una volta, ma le variazioni dal punto di vista prettamente giocoso sono davvero poche e più che altro riguardano i preziosi intermezzi
L'uso pedante di filmati e altre amenità é completamente alieno all'uso di supporto che ne era stato fatto in titoli come Final Fantasy VII. The Bouncer é un gioco sulla carta promettente asservito del tutto a quello che si può definire come una sterile ed edonistica visione del videogioco, ed é un vero peccato considerando che bastavano dei semplici accorgimenti per rendere il tutto migliore. Forse i programmatori della Dream Factory hanno bisogno di giocare un po' a Double Dragon o Final Fight per capire i loro errori, basti pensare che massacrare gli avversari con la combo più devastante in The Bouncer non é divertente quanto colpire con una semplice raffica di pugni un nemico dei giochi menzionati. La scarsa longevità (un'ora e mezzo a dire tanto) non sarebbe neanche un grosso problema, dopotutto non si può rendere un titolo del genere eccessivamente esteso, dato che pochi passerebbero ore a massacrare scagnozzi per otto ore e passa. L'unica speranza per ravvivare i picchiaduro a scorrimento é rendere il gioco a due o più giocatori più divertente, ma Dream Factory ha dimostrato di aver capito tutto eliminando tale opzione dallo Story Mode..
Voto
Redazione

The Bouncer
SECONDO COMMENTO
Tanta buona grafica, pochissima sostanza del gioco vero e proprio. Triste liquidare così uno dei giochi più promettenti per PlayStation 2, ma questa volta i creatori di Ehrgeiz e Tobal hanno puntato troppo sull'aspetto grafico del gioco (ottimo, anche se non incredibile) lasciando in secondo piano lo schema di gioco (troppo semplicistico) e soprattutto la longevità, che risulta veramente troppo, troppo bassa. Un gioco ottimo da noleggiare o da mostrare agli amici, ma in fondo un acquisto consigliato solo in caso si possa giocare in multiplayer. Peccato.
Stefano Castelli


