Suicide Squad: Kill the Justice League, la recensione: un'esperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico

Gli antieroi DC Comics

Suicide Squad Kill the Justice League la recensione unesperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico

Dopo anni di attesa, numerosi rinvii e crescenti aspettative, è finalmente arrivato Suicide Squad: Kill the Justice League. Oggi possiamo dare uno sguardo da vicino al nuovo videogioco Rocksteady Studios.

Recensione aggiornata il 3 febbraio 2024.

Dopo aver trascorso diverse ore su Suicide Squad: Kill the Justice League, il gioco si presenta con un mix di sensazioni contrastanti. Da un lato, certi dettagli suscitano curiosità, dall'altro lasciano una certa indifferenza. Il gameplay non riesce a essere pienamente coinvolgente, mentre la narrazione incentrata sugli antieroi DC Comics si rivela a tratti divertente. Tuttavia, molti aspetti non soddisfano le aspettative.

Suicide Squad: Kill the Justice League, la recensione: un'esperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico
I protagonisti di Suicide Squad: Kill the Justice League. Crediti: Warner Bros. Games/DC/Rocksteady Studios.

Ecco i contenuti di questa recensione!

Il gameplay di Suicide Squad: Kill the Justice League

Immaginate di avere a disposizione ingredienti di eccellente qualità: il pregiato pistacchio di Bronte, il raro caviale albino, il rinomato tartufo bianco di Alba, l'esclusiva anguria Densuke, il delicato miele Elvish e una prelibata fetta di carne Kobe. Ingredienti perfetti per un’eccellente cena, ma il cuoco decide di combinarli tutti insieme, creando un piatto che Bruno Barbieri di Masterchef definirebbe un "mappazzone". Questo è un paragone azzeccato per illustrare il gameplay di Suicide Squad: Kill the Justice League. Gli sviluppatori avevano a disposizione numerose meccaniche di gioco interessanti, ma la loro fusione in un'unica esperienza ha portato a un risultato caotico e disordinato.

Suicide Squad: Kill the Justice League è classificato come looter shooter, un genere che fonde gli elementi dinamici degli sparatutto con quelli strategici dei giochi basati sulla raccolta e l'upgrade di oggetti. In questi titoli, i giocatori affrontano nemici, spesso in contesti multiplayer, ricevendo in premio equipaggiamenti per potenziare i loro personaggi.

Suicide Squad: Kill the Justice League, la recensione: un'esperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico
Un personaggio di Suicide Squad: Kill the Justice League e alcuni nemici. Crediti: Warner Bros. Games/DC/Rocksteady Studios.

Nel gioco, il completamento delle missioni porta a ricompense sotto forma di oggetti. Tuttavia, Suicide Squad non brilla per un'evidente progressione dei personaggi: nonostante gli upgrade, l'esperienza di gioco rimane sostanzialmente invariata. Anzi, l'utilizzo dei punti per sbloccare abilità tramite l'albero delle competenze sembra addirittura rendere l'esperienza più disordinata.

Il termine "caos" sembra essere la parola chiave di questo titolo. I trailer iniziali mostrati al PlayStation State of Play di febbraio 2023 avevano suggerito un approccio simile a quello di Marvel's Avengers, un progetto che non ha incontrato il successo sperato. Dopo aver testato il gioco, posso confermare che Suicide Squad: Kill the Justice League ripete gli stessi errori di Marvel's Avengers, tra cui un insufficiente sfruttamento del materiale originale.

Il gioco presenta quattro personaggi giocabili - Harley Quinn, Deadshot, Capitan Boomerang e King Shark -, ognuno dotato di abilità uniche. Nonostante questa varietà, il gioco non riesce a sfruttare appieno il potenziale dei suoi personaggi, creando un'esperienza acerba.

Nelle fasi iniziali, i giocatori si trovano ad affrontare tutorial tediosi e poco chiari, che danno l'impressione di essere stati realizzati in fretta, forse per colmare una lacuna. Qui si manifesta uno dei difetti principali del titolo: tantissime meccaniche, stili di combattimento, mosse e armi vengono lanciate sui giocatori senza concedere loro il tempo adeguato per assimilarle, studiarle e padroneggiarle. La situazione è paragonabile a quella di uno stagista alla NASA che, nel suo primo giorno, si trova a dover costruire una navicella spaziale da solo. Proprio per questo motivo, dopo alcune ore di gioco, ho preso la decisione di affrontare l’avventura utilizzando principalmente uno dei protagonisti.

Suicide Squad: Kill the Justice League, la recensione: un'esperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico
Il combattimento di Suicide Squad: Kill the Justice League. Crediti: Warner Bros. Games/DC/Rocksteady Studios.

All'inizio, i nemici si presentano monotoni, privi di sensibilità e caratterizzazione, rendendo gli scontri ripetitivi e poco stimolanti, quasi un continuo “abbattere obiettivi viola”. Man mano che si procede nella narrazione, tuttavia, si introduce una varietà maggiore di avversari che propongono sfide più complesse. Questi nuovi nemici richiedono una riflessione più accurata sulla strategia da adottare, rendendo le battaglie più coinvolgenti e divertenti, nonostante il persistente caos caratteristico del gioco.

L’ambientazione: una città sotto assedio

Suicide Squad: Kill the Justice League si svolge nella città di Metropolis, la patria putativa di Superman, ora sotto l'assedio del malvagio Brainiac. Rocksteady Studios ha realizzato una Metropolis dettagliata e riconoscibile, ma purtroppo l'assenza di altre forme di vita umane la rende incredibilmente irreale. Un confronto utile può essere fatto con la New York di Spider-Man 2, che si distingue per la sua vastità, accuratezza e vitalità. La presenza di persone che interagiscono con il protagonista contribuisce a rendere l'esperienza in Spider-Man 2 realistica e coinvolgente. Al contrario, la Metropolis di Suicide Squad: Kill the Justice League appare desolatamente vuota e priva di vita, mancando così di quell'autenticità che avrebbe arricchito il mondo di gioco.

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La città di Suicide Squad: Kill the Justice League. Crediti: Warner Bros. Games/DC/Rocksteady Studios.

La squadra di Suicide Squad ha la possibilità di muoversi agilmente per Metropolis grazie all'equipaggiamento speciale a disposizione. L'eterogeneità dei personaggi porta a un'esperienza di gioco variabile: si può percorrere l'intera città con il parkour, con alcune pause. Personalmente, ho trovato gratificante giocare con Harley Quinn e Deadshot, mentre i movimenti di King Shark risultano più lenti e impacciati. Tuttavia, nessuno di questi stili di movimento raggiunge il livello di soddisfazione del web-swinging e del planare di Spider-Man 2, un confronto quasi inevitabile data la vicinanza temporale delle uscite dei due videogiochi.

La trama di Suicide Squad: Kill the Justice League

Suicide Squad: Kill the Justice League si svolge cinque anni dopo gli eventi di Batman: Arkham Knight. La direttrice dell'agenzia governativa A.R.G.U.S., Amanda Waller, forma una squadra speciale costituita dai detenuti di Arkham Asylum (la struttura in cui sono detenuti i criminali più folli e pericolosi): Harleen Quinzel/Harley Quinn, Digger Harkness/Capitan Boomerang, Floyd Lawton/Deadshot e Nanaue/Re Squalo. Questi ex criminali sono incaricati di una missione estremamente pericolosa: salvare Metropolis e il pianeta dall'invasione di Brainiac, che ha iniziato a controllare mentalmente gli abitanti, inclusi i membri della Justice League.

Suicide Squad: Kill the Justice League, la recensione: un'esperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico
Una scena di Suicide Squad: Kill the Justice League. Crediti: Warner Bros. Games/DC/Rocksteady Studios.

Dal punto di vista narrativo, la trama si presenta come una tipica storia alla Suicide Squad: un gruppo di criminali chiamati a difendere la giustizia. L'incipit è intrigante, specialmente considerando la natura imprevedibile e controversa della squadra nei fumetti. Dopo diverse ore di gioco, però, si nota una lentezza nello sviluppo della trama: l'introduzione di Brainiac richiede molto (troppo) tempo, mancano dettagli sul background dei protagonisti e non ci sono significativi colpi di scena. Ci si chiede se questo sia un tentativo di dilatare il gioco, inserendo sequenze e livelli che non arricchiscono significativamente la narrazione.

Nel corso dell'avventura, si incontrano alleati e nemici, tra cui Diana Prince/Wonder Woman (l'unico membro della Justice League a non essere sotto il controllo di Brainiac), Rick Flag, Lex Luthor, l'Enigmista e il Pinguino. Per gli appassionati dei fumetti DC Comics, l'interazione con questi personaggi iconici è un valore aggiunto.

Un altro aspetto positivo riguarda le gag dei personaggi. Rocksteady Studios è riuscita a catturare l'ironia, spesso involontaria, e la natura caotica della squadra suicida. Alcuni dialoghi riescono a strappare un sorriso, un tocco gradito che sembra ispirarsi a The Suicide Squad - Missione suicida di James Gunn, giocando sui punti di forza violenti e anarchici del materiale originale.

Conclusione

Suicide Squad: Kill the Justice League, la recensione: un'esperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico
Deadshot nel videogioco Suicide Squad: Kill the Justice League. Crediti: Warner Bros. Games/DC/Rocksteady Studios.

In conclusione, queste sono le mie impressioni dopo aver giocato a Suicide Squad: Kill the Justice League. Si tratta di un titolo che mescola elementi promettenti con alcune (o forse “troppe”) scelte discutibili, creando un'esperienza di gioco che oscilla tra il divertente e il caotico

 

Suicide Squad: Kill the Justice League

Versione Testata: PS5

5.5

Voto

Redazione

I protagonisti di Suicide Squad Kill the Justice League Crediti Warner Bros GamesDCRocksteady Studios

Suicide Squad: Kill the Justice League

Suicide Squad: Kill the Justice League mostra delle potenzialità, soprattutto per gli appassionati dei personaggi DC, ma è chiaro che ci sono alcune lacune (tra cui un gameplay che non riesce a catturare pienamente l'attenzione) che rovinano l’esperienza complessiva. Da Rocksteady Studios, autore di capolavori come la serie Batman: Arkham, ci si sarebbe certamente aspettati qualcosa di più convincente. Questo titolo non raggiunge le vette di eccellenza che abbiamo imparato a conoscere e amare.