Silver

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STILE DI GIOCO
Silver é un'avventura in stile Final Fantasy VII, ma se quest'ultimo non poteva essere considerato un GdR a tutti gli effetti (come, ad esempio, Ultima 7 di Richard Garriot) Silver é ancora meno GdR del capolavoro Square. La trama é lineare come quella di Final Fantasy VII e il succedersi degli eventi segue uno svolgimento unico e non modificabile. La trama é forse un po' stucchevole nel suo attenersi pedissequamente agli stereotipi del genere GdR, nei personaggi e nell'ambientazione: ci offre qualche diversivo più avanti nel corso del gioco ma in generale non brilla per originalità. L'approfondimento psicologico dei personaggi non va oltre ciò che può ritenersi adatto a un passatempo pomeridiano, non aspettatevi di piangere per Aerith come in FFVII: Silver non vuole fare breccia nei vostri cuori ma solo offrirvi un po' di svago e divertimento, e ci riesce riducendo al minimo gli enigmi e dando più spazio all'azione. L'inventario cerca di ridurre il tempo da dedicare alla consultazione usando un'innovativa ed originale disposizione a cerchio degli strumenti. In questo modo, in genere, sono sufficienti un paio di movimenti per raggiungere l'oggetto che ci interessa
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Il dettaglio poligonale dei personaggi è piuttosto basso, anche se la fluidità è massima

Nel gioco controlliamo un party di personaggi (di cui solo uno é direttamente comandabile, mentre gli altri sono affidati al computer) ma le statistiche che li riguardano sono ridotte al minimo e, in pratica, ben poco significative. Si può solo migliorare il proprio inventario ma la progressione di livello procede a tappe predeterminate, perciò i nemici che incontreremo saranno automaticamente adattati alle abilità raggiunte dai nostri personaggi. Se questo da una parte semplifica le cose per chi non ama perdere tempo in combattimenti, dall'altra toglie un ulteriore elemento di natura GdR a Silver, che finisce per assomigliare a un'avventura stile Lucas Arts con elementi dei picchiaduro a scorrimento. Grande spazio é concesso ai combattimenti in puro stile arcade. É possibile fare delle combo, parare e farsi insegnare nuovi colpi nel corso del gioco. In alcuni momenti vi sembrerà di tornare indietro ai tempi del mitico Guardian Heroes del Saturn, anche se più per l'eccezionale fluidità della grafica (50 quadri al secondo, versione PAL) e l'ambientazione medievale che per il repertorio di mosse a disposizione. Bisogna però riconoscere che le animazioni sono convincenti ed il numero di nemici presenti contemporaneamente sullo schermo decisamente elevato, anche se le visuali sono pressoché grandangolari. In ogni caso, quest'approccio ai combattimenti spezza piacevolmente la tipica azione dei GdR classici rendendo il gioco Infogrames molto più digeribile agli avventurieri occasionali
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7

Voto

Redazione

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L'impegno e la cura che Infogrames ha profuso in Silver sono innegabili, ma il talento non può essere sostituito del tutto dalla dedizione. Graficamente, Silver è la risposta a chi si domandava quale sarebbe stato l'aspetto di Final Fantasy VII se ad esso fossero state applicate le capacità di una console a 128 bit: l'elevata risoluzione e la palette true color lo rendono molto seducente all'occhio. La struttura di Silver è più simile a un adventure con elementi picchiaduro piuttosto che a un GdR e il gioco scorre senza intoppi e inutili complicazioni, anche per gli utenti meno esperti. Ma Silver non è un'avventura epica, destinata a figurare tra i più grandi, perché nonostante l'ottima grafica e giocabilità è troppo legato agli schemi classici dei GdR e in generale la trama è troppo povera di pathos per rappresentare un'esperienza incisiva. Considerata la povertà del panorama dei GdR tradotti per Dreamcast, Silver va consigliato a tutti gli avventurieri. Troverete tanta ottima grafica e azione, ma non lo spessore narrativo e strategico di Final Fantasy VII.