Resident Evil 3: Nemesis

Resident Evil 3 Nemesis
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Non ci sono molte software house al mondo che sanno come ottimizzare i guadagni al pari o meglio della nipponica Captive Communications. Pochi giochi, prodotti in serie e per quasi tutte le piattaforme videoludiche esistenti. Conosciuta fino a qualche anno fa soprattutto per i suoi picchiaduro 2D (tutti avrete sentito parlare di Street Fighter) e la saga di Megaman, la casa giapponese seppe stupire nel 1996 il pubblico (e la critica) di mezzo mondo pubblicando il primo Resident Evil per la scatoletta grigia di mamma Sony. Il titolo, pur non rappresentando una novità assoluta (soprattutto per gli utenti PC più "anziani", che probabilmente hanno giocato ed apprezzato i tre Alone in the Dark), era ottimamente confezionato, sia nella meccanica sia nell'atmosfera e ottenne un grandissimo successo praticamente ovunque. Come da tradizione Capcom arrivarono ben presto le conversioni e i seguiti. Questo terzo episodio appare sul Dreamcast a pochissima distanza dallo splendido Code Veronica (probabilmente il migliore della serie, finora). Riuscirà a tenergli testa?

THE STORY SO FAR..
Resident Evil 3: Nemesis
All'inizio di ogni partita potremo decidere quale simpatico vestito far indossare alla nostra Jill

A grandi linee dovreste conoscerla tutti. Per coloro che fossero vissuti su Marte negli ultimi anni, ecco un brevissimo sunto della situazione. Nel primo episodio Jill Valentine e Chris Redfield, due membri della S.T.A.R.S. (le forze speciali di polizia di Raccoon City), si trovano a dover investigare sulla misteriosa scomparsa di alcuni cittadini. La loro ricerca li porterà a esplorare una villa nei dintorni della città, in cui una multinazionale chiamata Umbrella conduce strani e pericolosi esperimenti biogenetici. In Resident Evil 2 il pericoloso virus mutante della Umbrella si diffonde per Raccoon City, con effetti devastanti. Leon Kennedy, un poliziotto al suo primo giorno di lavoro e di Claire Redfield, sorella di Chris, venuta in città per avere notizie del fratello, devono cercare di fuggire e di porre fine all'orrore provocato dalla follia della multinazionale. In Code Veronica (episodio fuori dalla numerazione "ufficiale") vestiamo ancora una volta i panni di Claire, catturata mentre era in cerca di indizi per trovare Chris e portata sull'isola/laboratorio della Umbrella stessa
Resident Evil 3: Nemesis
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Resident Evil 3: Nemesis

Tra i vari difetti di Resident Evil: Nemesis, ce n'è uno tanto banale quanto lampante: l'essere uscito dopo Code Veronica. Fare confronti spesso non è bello, però in questo caso è inevitabile, visto che si parla di due giochi molto simili usciti per la stessa piattaforma a circa tre mesi di distanza l'uno dall'altro. E, purtroppo, questo terzo episodio ne esce con le ossa non dico rotte, ma quantomeno malconce. Mettendo anche per un attimo da parte l'apparato grafico, Nemesis risulta inferiore sia dal punto di vista della storia che dal punto di vista del coinvolgimento. E' pur vero che sono state introdotte delle piacevoli aggiunte (le polveri da sparo, le schivate, i bivi), ma è evidente che i designer le hanno implementate per cercare (disperatamente?) di rendere più vario un gioco dagli schemi oramai obsoleti e sbilanciato pesantemente a favore della componente action e splatter. Analizzandolo invece come gioco a se stante, ha tutte le (solite) caratteristiche per piacere senza dubbio ai fan della serie: molto (ri)giocabile, violentissimo e, a sprazzi, opprimente. Se riuscite a sorvolare sulla scarsa qualità del porting, avete ancora fame di zombie (ehm...) e volete aggiungere altri tasselli alla tormentata storia di Raccoon City, allora fatelo vostro. Altrimenti buttatevi a pesce su Code Veronica o, se l'avete già finito, aspettate pazientemente il quarto episodio, che si spera porterà con se cambiamenti a livello globale ben più ampi, in modo da rinverdire i fasti di una saga di cui non vogliamo che Code Veronica venga ricordato come il classico canto del cigno.