I Pokémon non hanno certo bisogno di grandi presentazioni! Scrollata ormai da anni la poco lungimirante etichetta di “fenomeno passeggero”, i mostri tascabili di Nintendo appartengono di diritto al gotha dei videogiochi dall'alto di ben 155 milioni di copie vendute. Numeri incredibili che si ripetono ad ogni nuova uscita per un successo che come ben sappiamo ha fin da subito travalicato i confini del videogioco per contaminare carte collezionabili, fumetti, cinema e migliaia di gadget. Dopo la riedizione avvenuta nel 2004 sul Gameboy Advance dei primi due storici episodi (ribattezzati per l'occasione VerdeFoglia e RossoFuoco), Nintendo si tuffa ancora una volta nel passato per ridare nuova vita all'accoppiata di titoli maggiormente apprezzata dagli appassionati; Pokemon Oro e Pokémon Argento, adesso caratterizzati dagli scintillanti nuovi appellativi HeartGold e SoulSilver. Come é già accaduto nella prima riuscitissima operazione nostalgia, anche in questo caso non ci troviamo dinanzi ad un semplice rifacimento limitato al solo comparto tecnico, ma di fronte ad un titolo (o se preferite ad una coppia di titoli) che pur mantenendo intatte le fondamenta del gameplay, arricchisce l'esperienza originaria con delle novità di spessore.
Le Pokéathlon; tanti diversi miniogiochi su cui cimentarci.
Il sistema di controllo é stato rivisto, ora tramite il touch screen potremo navigare tra i menù molto più comodamente.
Alcune immagini sono tratte dalla versione giapponese; il gioco é ottimamente tradotto in italiano.
Seguendo lo stesso modus operandi che ha da sempre caratterizzato la serie principale, anche in questo caso vivremo le avventure di un giovane allenatore nel suo lungo viaggio per l'immensa regione di Johto (e non solo), guidato soltanto dall'amore per i Pokémon e dal sogno di poterne diventare il migliore allenatore. Dapprima saremo accompagnati solamente da una di queste simpatiche creature, ma proseguendo nella nostra avventura avremo modo di catturare tanti nuovi Pokémon selvatici con cui costituire la nostra squadra per sfidare gli altri allenatori. Come sanno oramai anche le pietre, ognuno di questi Pocket Monster, é differente, non solo in termini estetici, ma soprattutto per le mosse a disposizione, che potranno essere ampliate e potenziate con i giusti allenamenti e facendone salire il livello di esperienza. Esplorare i vastissimi percorsi alla ricerca di nuovi Pokémon, allenarli, interagire con i numerosi e ben caratterizzati personaggi non giocanti, e cimentarci in innumerevoli combattimenti, sono solo alcune delle principali azioni che hanno da sempre costituito il fulcro del successo della serie. Si potrà certamente obiettare sulla ripetitività di alcuni di questi meccanismi (soprattutto i combattimenti casuali potrebbero scottare chi é poco avvezzo ai giochi di ruolo), ma la varietà, la cura e la profondità, faranno ben presto breccia nel cuore dei giocatori.
Se da una parte si può apprezzare la maniacale ricostruzione di tutti gli elementi presenti nell'edizione originaria, dall'altra bisogna doverosamente soffermarsi sulle novità. La principale e certamente più gradita di esse é legata al nuovo sistema di controllo; gli altri episodi disponibili per Ds risultavano difatti anacronisticamente ancorati ad una disposizione figlia dei titoli per GameboyAdvance, ora invece finalmente il touch screen viene sfruttato con maggior decisione, permettendo una comoda e veloce gestione pressoché di tutti i menù, a partire dal Pokédex, passando per la mappa, il salvataggio e così via. Se il restlyng del sistema di controllo era pressoché d'obbligo, una novità di sicuro inaspettata é legata invece al Pokéwalker; una sorta di contapassi (dotato di schermo) contenuto nella confezione in grado di comunicare via infrarossi con la scheda di gioco. Sarà possibile trasferire un Pokémon al PokéWalker, ed ogni passo che noi compiremo nella vita reale, corrisponderà un analogo movimento da parte della nostra fida creatura, ed un accumulo di “Watt” utilizzabili poi in due appositi minigiochi che ci permetteranno rispettivamente di catturare dei nuovi Pokémon e di ottenere dei preziosi strumenti, sempre all'interno del PokéWalker, che in questo caso più che un contapassi ricorda da vicino il Tamagotchi dei tempi che furono.
Una volta che il Pokémon selvatico sarà esausto potremo provare a catturarlo.
Durante il giorno le condizioni atmosferiche potranno mutare.
Ritorna la simpatica feature di poter essere accompagnati dal proprio Pokémon preferito.
Un'aggiunta certamente interessante, che permette la curiosa ed a tratti paradossale situazione di continuare a giocare pur non giocando direttamente. Vastità é senza dubbio la parole d'ordine di questo rifacimento, che offre ben due regioni da esplorare per un totale di 16 medaglie da raccogliere, e udite udite ben 493 Pokémon da catturare. Un'impresa che si preannuncia davvero titanica e che già da sola farebbe schizzare la longevità a livelli stratosferici, ma la vita reale del giocatore sarà messa a dura prova anche da una ancor meglio curata modalità multiplayer (sfide via wireless e via internet per combattimenti e scambi con amici di tutto il mondo) e dalle inedita Pokéathlon. Questaé una sorta di olimpiade in salsa Pokémon, dove tre creature a nostra scelta si dovranno cimentare in nove divertenti minigiochi (molto) liberamente ispirati ad alcune discipline sportive. Partecipare e vincere in queste sfide ci permetterà poi di fare acquisti nel Negozio Atleta, ma soprattutto di divertirci, garantendo un po' di varietà rispetto all'avventura principale.
Come ovvio il lavoro dei ragazzi di Game Freak per questo remake si é concentrato notevolmente anche sull'aspetto tecnico, anche se in tal senso era lecito aspettarsi qualcosa in più perlomeno sotto l'aspetto grafico, che invece pare poggiare senza tanti miglioramenti sul motore già alla base di Pokémon Platino. Il risultato finale é certamente apprezzabile, soprattutto per quel che riguarda le ambientazioni vaste, ben differenziate e con cambiamenti ben visibili a seconda dell'ora del giorno o delle condizioni atmosferiche, ma il Ds ha dimostrato ampliamente di poter offrire ben di più. Buona anche la riedizione del sonoro, tante vecchi brani dal sapore 8-bit sono stati riarrangiati e tanti altri nuovi ben si addicono all'atmosfera del titolo. Monumentale, curato e pressoché infinito, SoulSilver (o HeartGold) rappresenta il non plus ultra dell'universo Pokémon, un titolo che non deve mancare assolutamente agli appassionati di giochi di ruolo e che farà la felicità non solo dei nuovi giocatori ma anche di chi ha già giocato la versione originaria.
Pokémon Oro e PoKémon Argento tornano a nuova vita con HeartGold e SoulSilver; un eccellente remake che riprende le inossidabili meccaniche della serie e aggiunge tante gradite novità, a partire dal sistema di controllo fino ad arrivare al PokéWalker. Monumentale, curato e pressoché infinito, SoulSilver (o HeartGold) rappresenta il non plus ultra dell'universo Pokémon,
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